Insomma poco fa mi chiama il Santo Padre, e mi dice che domani che palle gli tocca alzarsi e fare la magamessa con l’Angelus ecc., du’ coglioni che lui voleva fare invece come ai vecchi tempi che veniva a casa mia e ci si scolava le bottiglie di Knob Creek di fronte al barbecue ascoltanto i Pantera a duemila. Ora, purtroppo, che l’han fatto papa ho perso un amico, io però posso dire che lo conoscevo prima che diventasse famoso, quando era ancora underground, e voi siete solo dei massificati. Detto questo, il Santo Padre mi ha anche detto di fare una cosa per ricordare i vecchi tempi, cioè di mettere in giro per il giorno di Pasqua un po’ di musica ganza come gli garba anche a lui, anche se ora non può più dirlo con tanta leggerezza. Insomma, mi ha chiesto di farvi sentire la voce dell’Agnello Di Dio (strizzatina d’occhio e risantina, eheheh, che burla che burla), e io l’accontento. Bella Fra’, ci si!

Insomma, visto? E’ davvero un Papa fico questo qui, mica come vell’altro che collezionava ossa di negro.