Category: cacciucco


gm

L’immagine di cui sopra non l’ho inventata io, l’ho solo ricreata ex novo per l’impossibilità di ritrovare l’originale, perso in qualche meandro dell’interwebbo irraggiungibile da Google. Oppure mi sono stufato troppo presto di cercare. Non sono sicurissimo, ma credo fosse un parto della mente acuminata del buon Tommaso Labranca, altro scomparso del 2016, sebbene meno noto di George Michael o di Carrie Fisher, giusto per citare gli ultimi due. Riguardo a questa cosa delle morti, onestamente, io capisco emotivamente come ci si senta per la perdita di personaggi pubblici che apprezziamo, amiamo, ci ispirano etc. E quelli che “eh ma ci sono cose più importanti…” vanno presi a roncolate nel coccige, non ci piove. Quest’anno mi è dispiaciuto un casinissimo per il grande Prince, per dire, e pure il molto più defilato e infaticabile contrabbassista Bob Cranshaw. Che aveva 84 anni, tra l’altro, quindi nemmeno stupisce troppo, come pure Leonard Cohen, ottantenne o giù di lì. Altri, tipo Prince, Michael o la Fisher, no, sono morti fra i 50 e i 60. Ed essendo, chi più chi meno, persone che hanno avuto i loro eccessi, come tante altre celebrità, il loro fisico era minato e più suscettibile. Questo per dire che nei prossimi anni vedremo sempre più personalità del mondo dello spettacolo andarsene, in particolare quelle nate fra gli anni ’40 e gli anni ’60 – un intero ventennio, quello dei miti (con merito, con usurpazione, non importa) ancora in attività. Sarà forse il caso di mettere da parte nostalgie varie e iniziare a scoprire i talenti di oggi? Io lo faccio da anni e non me ne pento, altri preferiscono piagnucolare tenendosi stretta la loro sedicesima copia deluxe limited quadrisound 3.0 di Dark Side Of The Moon.

Detto questo, mi dispiace per George Michael, per carità: era giovane e come tutti i personaggi giudicati immorali etc mi stava simpatico – anche per come affrontò la questione dell’omosessualità (pochi avrebbero marciato sopra ad uno scandalo facendo un pezzo/video divertente come Outside). Però la sua musica mi ha sempre fatto cacare, e la sua voce, “l’unica ke poteva cantare i Quinz!11!”, due palle. Eppure ora son tutti suoi fanzi e ne chiederanno la beatificazione. Carrie Fisher invece era in pratica una di famiglia, come per tutti i fan di Guerre Stellari. Il dispiacere in questo caso è molto maggiore, anche perché la Fisher purtroppo è rimasta schiava di quel ruolo, come un po’ tutti gli attori della trilogia originale escluso Harrison Ford. Il personaggio di Leia era quello di una donna risoluta e sveglia, ben lontana dalla principessa che attende di essere salvata dall’eroe e si attiene poi alle decisioni di quest’ultimo. Appare naturale che nei due nuovi, bellissimi film della serie vi siano al centro donne in gamba, dalla simpaticissima Rey alla scorbutica Jin. La cosa che mi fa più ridere? Gente che vede nella trilogia originale un’esaltazione dei ruoli cristiani e della civiltà bianca e tradizionale, in opposizione a quelli nuovi infettati dal gender. Chiederei, a questi coglioni, se hanno mai prestato attenzione al personaggio di Leia. Probabilmente, il fatto che fosse Principessa bastava a inquadrarla in un certo modo e a ignorare i fatti. Vabbeh.

E buon anno, perché non so se riscrivo di qui al 31. Anzi, col cazzo proprio.

Hitlerjugend

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Buone abitudini: giovani, carini, rigorosamente bianchi e di varie sfumature biondo/moro/azzurro. Un’immagine di repertorio di almeno tre anni fa, di origine americana.

Cattive abitudini: la droga, il capellone, e, poteva mancare? Il negro, mi sembra ovvio!

Può sembrare una parodia, ma non è: le menti che hanno già partorito il Fertility Day hanno colpito ancora. Il tutto per un opuscolino tranquillino che contrappone vita sana a vita malsana. E in fin dei conti, ovviamente, la droga la spacciano i negri, quindi tanto vale partire subito con l’associazione di idee negri->droga, no?

Sono molte le persone che lo dicono, con tono di sfida: combattere il Sistema. Già. Il Sistema, quello che ci opprime, ci inganna e ci vessa, perseguendo i suoi turpi fini e pervertendo tutte quelle istituzioni che in teoria sarebbero nate per tutelarci e proteggerci, riempiendoci la mente di cazzate e falsità, dividendoci per farci scannare fra di noi, tenendoci all’oscuro e all’ignoranza, nel fondo della caverna. La rete trabocca di siti contro il Sistema, denunciandone l’attività malefica con spietata dovizia di dettagli. Dalla controinformazione degli anni ’60 e ’70 passando per la net-culture degli anni ’80 fino al moderno World Wide Web, alla fine la verità viene a galla: il Sistema vuole la nostra fine e si sta adoprando con ogni mezzo per schiavizzarci. Lo si dice pure in parlamento, grazie ai maldestri grillini. Tuttavia, di fronte a questo mare di accuse e indici puntati, nessuno si è mai preso la briga di chiedere il parere del Sistema, cosa voglia, perché lo faccia, quali siano le sue aspirazioni. E’ facile così. Qui, lo sapete, si fanno le cose seriamente, non ci si tira indietro di fronte al pan pepato come tutti gli altri vili teste di bigongia. E’ per questo che, forse unici al mondo, siamo andati a intervistare un disponibilissimo Paolo Sistema che ha soddisfatto tutte le nostre curiosità.

Buongiorno, signor Sistema…
“Buongiorno, ma ti prego, chiamami Paolo.”

D’accordo. Perché non si presenta ai lettori, Paolo?
“Nessun problema. Sono Paolo Sistema, e sì, sono proprio io quel Sistema che combattete con tanto impegno. Sono nato a Fremenzano, in provincia di Pillaretto. I miei si sono trasferiti in America negli anni 20, perché mio padre era diplomatico, io così ho studiato laggiù laureandomi col massimo dei voti in giurisprudenza ad Harvard. Ho fatto parte della confraternita Skull & Bones, e da lì strinsi i legami con alcune persone che subito dopo la laurea mi portarono nello staff di John Edgar Hoover prima e Richard Nixon poi.”

Addirittura! Un vero e proprio battestimo del fuoco, il suo! Che impressione aveva di questi uomini che, nel bene o nel male, hanno comunque fatto la storia?
“Entrambi avevano delle notevoli capacità e qualità, ma una visione delle cose troppo limitata. Si trovarono in posizione di potere, e ne fecero uso per risolvere le loro ossessioni personali. Avrebbero potuto, e dovuto, fare di più, pensare in grande. Giurai a me stesso che non avrei fatto i loro errori.”

Le si darebbe una settantina d’anni, settantacinque al massimo. Però, stando a quello che mi dice, dovrebbe averne almeno trenta di più!
“La medicina di cui io e alcuni stretti collaboratori (quelli che chiamate Illuminati, per la cronaca) possiamo servirci è molto, molto avanzata.”

Come divenne il Sistema che tutti conoscono?
“In realtà cominciai prestissimo. Ricordi il caso di Roswell? Ecco, io inventai la questione degli alieni e la feci girare fra la gente, mentre i militari dicevano che era un pallone di rilevamento metereologico o qualcosa del genere. Risultato: un gran casino su cui si continua a dibattere a vanvera. Io mi limito ad intascare una percentuale su ogni pubblicazione sull’argomento grazie ad una legge che feci approvare negli anni ’70 tramite un mio uomo di paglia.”

Ho quasi paura a chiederlo, ma… cosa successe a Roswell?
“Diciamo che la NERF e Neon Genesis Evangelion hanno il loro bel sostrato di realtà.”

Ah. Veniamo alle cose di tutti i giorni. E’ vero che c’è il suo marchio dietro ad ogni atrocità commessa nel mondo, dietro ad ogni ingiustizia, dietro ad ogni malefatta, dalle più piccole alle più grandi?
“Non esageriamo, non sono onnipotente. Purtroppo. Faccio il possibile, questo sì. Mi piace tenermi allenato, escogitare nuovi piani, mettere in moto processi storici e osservarne gli esiti.”

Però per i fatti eclatanti tipo 9/11, Kennedy, allunaggio, Ustica, gli UFO, i vaccini, le lobby etc. si può dire che è colpa del Sistema?
“Certo, certo, sono alcune delle mie mosse migliori degli ultimi anni. Per il 9/11 ho anche vinto un premio. Anche se il caso Oslodorf è quello di cui vado più orgoglioso.”

Cosa sarebbe?
“Appunto.”

Capisco. Cosa ne pensa di tutte quelle persone che lottano contro di lei ed espongono le sue malefatte su internet?
“Sono tenaci, da questo punto di vista li ammiro pure. Io elaboro piani estremamente complessi, però la catena di comando per l’esecuzione dei medesimi è lunghissima e profondamente ramificata. Fra governi, agenzie, industrie, media, ci sono sempre quelli che prima o poi fanno errori e sputtanano le cose involontariamente. Qualcuno nota un particolare su internet, magari da una telecamera di sorveglienza in bassa risoluzione o da un filmato di cellulare in penombra, e fa scoppiare un casino. E’ davvero seccante, ma purtroppo non posso fare tutto da solo. Pazienza, ci vorrà del tempo prima che tutta questa gente possa dire di aver sconfitto il Sistema (ride, nda)!”

Di solito, la maggior parte della accuse va alla CIA e al Mossad. Come mai?
“Perché sono in gamba e sono professionisti, quindi mi servo spesso di loro. Anche l’MI6 non è affatto male, eh.”

Cosa ci può dire delle scie chimiche?
“Un progetto molto interessante. Ci voleva qualcosa per ridurre la popolazione mondiale, controllare le menti delle persone a cui era stato installato il microchip con le vaccinazioni, fare scoppiare terremoti a comando e manipolare il clima. Avviare tutti questi progetti insieme sarebbe stato lungo e costoso, e grazie a internet fin troppa gente si stava svegliando. Così ho ideato le scie chimiche come soluzione ottimale. Hanno lo svantaggio che, da terra, l’inganno si scopre. Ma va bene lo stesso.”

E le crisi economiche?
“Quelle si fanno per poter poi causare le guerre e far arricchiere la massoneria ebraica. Ah, e per il petrolio. Anche il Vietnam.”

Ma in Vietnam non c’è il petrolio!
“Non più…”

Ok. Resta una sola domanda, la più importante. Perché?
“Perché sono malvagio.”

E rispondendo a quest’ultima domanda, Paolo Sistema mi fa vedere la carta d’identità: alla voce allineamento c’è proprio scritto chaotic evil. Ringraziamo Paolo per questa illuminante intervista. Da oggi sapete.

Con questo post rinverdisco, probabilmente, un’antica tradizione di questo blogbs che ormai era passata un po’ in sordina: dire quanto il PD sia il Partito Deficiente e quanto sia ovvia la vittoria di Abberlusconi dato il carattere, fondamentalmente cazzone ed irresponsabile, degli italiani. Oddio, in realtà su quest’ultima parte ci sarebbe già un post dell’ottobre 2009 che vi rivogo, gli aggiustamenti di traiettoria li saprete fare da voi e in caso contrario siete dei coglioni. Bene, torniamo a noi, ma brevemente che non ho poi così voglia. Insomma, no, c’è un accrocchio di spastici che non riuscità a governare e quindi vedrai che di qui a fine estate arriva un governo tennico, che speriamo sia obbligato ad esistere e impossibilitato a cadere, un governo che deve solo dire sì ad una serie di riforme necessarie per europeizzare questo posto di merda, w la Merkel già che ci siamo, speriamo mandi Ser Gregor Clegane a raddrizzare qualche schiena. Dicevo, a parte questo: possiamo notare alcune cose molto divertenti.

1) E’ Abberlusconi cambiato, in questa campagna elettorale? Assolutamente no, il suo stile è sempre quello che tanta fortuna gli ha portato negli anni. Nemmeno aveva dato avvisaglie di cambiare alcunché nel suo modo di fare, giusto solo una mezza idea di non candidarsi e lasciare il suo partito nelle mani di, boh, non so, uno dei suoi sgherri più fidati. Semmai, Abberlusconi ha trovato subito il tasto da picchiare, ovvero l’IMU e di riflesso Ammariomonti e più in generale le tasse. Vecchi sistemi che funzionano sempre, in una nazione incivile dove è sempre colpa di qualcun altro.

2) Il Partito Deficiente aveva già scritto il suo destino nel granito quando ha fatto fuori Matteo Renzi alle primarie. Perché era un figura sia giovane che carismatica, con in più esperienza politica (critcata da molti, elogiata da altrettanti, ma qui non importa) di prima mano. Non che voglia dire molto, eh,  pure Weltroni è stato sindaco… Comunque, ci scommetto il culo (vostro) che Abberlusconi ha messo da parte i piani di ritiro solo quando Bersani ha vinto le primarie. Non so se abbiate mai sentito le tipiche frasi degli anti-Renzi, roba tipo che eh, dio bestia, Renzi è uno stronzo perché ho sentito che tanti delusi dal PDL voterebbero PD se il candidato premier fosse lui, quindi meglio votare gente con un lungo curriculum di sconfitte tipo Bersani o Vendola! Ah! Coglioni di merda.

3) Appeppecrillo. Anche su di lui ho già scritto e non ripeto. Anche lui, come Abberlusconi, è un mezzo vate e un completo cazzaro, e anche lui va a toccare il portafogli con boiate epiche: se Abberlusconi restituisce l’IMU, Appeppecrillo istituisce il reddito di cittadinanza di 1000 euro garantiti al limone. Il che significa: gli italiani amano grufolare nella merda finché la barca tiene, poi quando il loro grufolìo comincia a far affondare la barca vogliono l’uomo della provvidenza e il capro espiatorio. Di conseguenza, come prima premier donna d’Italia ci vedrei benissimo Wanna Marchi.

Appare abbastanza evidente, ormai, che l’Italia non abbia alcun desiderio di pensare a lungo termine. Che voglia solo difendere uno status quo che bene o male permette il vivacchiamento, tanto poi si può sempre cucinare la pasta alla pomarola. Insomma, l’Italia è una tossica che mente a sè stessa e agli altri, e ogni volta che gli si presenta una via di uscita ci prova ma poi ci ricasca subito appena vede uno con l’aria da spaccino che gli dà le dosi. Come dicono i sempre amabili Lamb Of God, a quick fix for all that you think that you need.

Certamente possiamo trovare, in tutto questo macello, un aspetto positivo: Antonio (Di Pietro & Ingroia), Paola Binetti e Gianfranco Fini fuori dalla cazza. Anche queste sono, pur mediocri, soddisfazioni.

“I must not fear.
Fear is the mind-killer.
Fear is the little-death that brings total obliteration.
I will face my fear.
I will permit it to pass over me and through me.
And when it has gone past I will turn the inner eye to see its path.
Where the fear has gone there will be nothing……Only I will remain.”

La “Litany Against Fear” viene recitata da Paul Atreides durante un confronto con la Reverenda Madre del Bene Gesserit. E’ roba di Dune, quindi è bellissima, visto che si parla del corpus originale di Herbert e non le sgommate successive. Dice essenzialmente di superare la paura, perché la paura blocca, paralizza, ottunde e impedisce, lasciandoci in preda dell’irrazionalità. Bene, credo che mai come oggi la paura e l’irrazionale siano il carattere dominante dell’umanità. E’ singolare che questo accada nella parte di civiltà in teoria più progredita, come la nostra, eppure è il solito vecchio copione: in tempi di difficoltà e incertezza la paura serpeggia più che mai, e forma presto un capitale su cui tribunacci della plebe, demagoghi e merde di ogni tipo possono investire a colpo sicuro, per di più col solito sistema del capro espiatorio e dell’assoluzione del popolo.

Prendiamo, per esempio, la situazione italiana: dopo anni di appelli a NazioneStranieraStimata di invaderci e prendere le redini dell’Italia per liberarci da Abberlusconi, quest’ultimo è stato messo da parte in malo modo e sostituito dall’attuale governo tennnnnico. E’ passato un annetto, e non ho sentito cambiare granché il ritornello è tutta colpa del governo. Governo che si è trovato ad agire all’interno dello scenario della crisi dell’Eurozona, con il compito di sanare i conti. Le scelte fatte dal governo sono di per sè criticabili e poco lungimiranti, riassumibili in una pesca a strascico fatta di tagli e tasse, con in più il varo di nuove leggi & misure i cui effetti saranno visibili più avanti. Forse. Resta una cosa del tutto incontrovertibile: sebbene il governo avrebbe potuto agire meglio, è anche vero che doveva agire e il prima possibile. Gli italiani si sono comportati, nell’ultimo trentennio, come una mandria di maiali al trogolo. Oppure, come gente che inizia ad abbuffarsi al ristorante sperando di scappare fra il caffè e l’ammazzacaffè, complice l’amicizia del cameriere. Sfortunatamente, ad un certo punto, quel cameriere è stato licenziato e quello nuovo non sente seghe: in accordo col proprietario del ristorante, obbliga i quattro furbacchioni a lavargli i pavimenti gratis per tutti i fine settimana dei prossimi otto mesi per ripagare tutte le cene scroccate nel tempo, e questo solo per non andare sul penale. Ecco, gli italiani in questa circostanza direbbero che il ristoratore è uno stronzo che gli impedisce di divertirsi nel weekend, e il nuovo inflessibile cameriere un maledetto pezzo di merda che vuole fargli pagare le prossime cene, quando in realtà è solamente serio e non vuole dei furbastri fra i piedi. In parole povere, arriva il conto di trent’anni di sbafo senza costruire niente. Sbafo di cui sono colpevoli tutti, e non solo i politici. Il Batman laziale è una figura che tutti conosciamo perché ce ne sono un sacco intorno a noi. Per le tante piccole batmanate il governo pesca a strascico/obbliga a lavorare gratis nel weekend: sangue ovunque, che ne sarà di noi? Come potremo continuare a chiudere l’occhio sui peccatucci altrui, così l’altrui li chiude sui miei? Perché? A questa domanda rispondono un sacco di stronzi: è colpa dell’Europa che ci vuol levare la sovranità monetaria per venderla agli ebrei negri massoni come la Merkel.

La Grecia intanto conferma la propria condizione: se noi si fa schifo, loro lo fanno di più. La loro situazione poteva ricalcare la nostra, solo con l’aggravante di non avere alcuna economia produttiva. Il violento patatrac ha portato ad una reaziona violenta: mandare i nazisti di Alba Dorata in Parlamento. Ora ditemi se si può essere più mongoloidi. E’ una legittimazione pericolosissima che va stroncata il più possibile, visto che serpeggia sempre di più il vento del nazifascismo di ritorno, camuffato persino poco. L’attuale vulgata è che, sì, in fondo Mussolini voleva proteggere l’Italia e gl’italiani belli dalle mani predatrici del capitalismo anglosassone, lo stesso che ci fa venire il mal di pancia oggi, quindi insomma cercate di capirlo, era un fine nobile, le intenzioni erano buone, poi esportava a Dachau alcuni cittadini italiani, che insomma, erano pochi, alla fine che importava… erano di quei pochi che poi fanno il Bildemberg e la BCE del signoraggio, diciamoci la verità, se risuccedesse uguale uguale non sareste poi tanto in disaccordo, vero? Perché non so voi, ma Gli Ebrei e La Finanza Ebraica e I Banchieri Ebrei li leggo e, peggio ancora, li sento dire sempre più spesso. Ma Marchionne mica è ebreo?, viene fuori durante una discussione l’altra sera. L’esaltazione della nuova URSS, ovvero il Merdistan islamico e in particolare Iran & Siria, come dei nuovi caudillos Chavez & Kirchner, va di pari passo.

Tutte queste paure, insomma, costituiscono un enorme bacino di voti. Alba Dorata l’ha capito come lo capì il loro zio Adolfo qualche anno prima. Avete paura, avete ragione, ci sono LORO che vogliono succhiarvi il sangue, dove il loro è un orrido allogeno: gli immigrati, l’UE, la BCE. Votateci e vi proteggeremo, noi Peppe Crillo, Partito Italia Nuova, Forza Nuova, Casa Pound, etc etc. A volte sembra quasi che la gente ci goda a spaventarsi, come per il discorso degli OGM, secondo una legge non scritta per cui naturale = buono, quando a voler vedere la natura fa morire l’inadeguato senza molte cerimonie e con fredda efficienza. Lo dico dopo aver letto l’ennesima bravata del dott. Seralini, che progetta gli esperimenti su misura per dimostrare che gli OGM sono cancerogeni: ha ricevuto un milione di critiche dal mondo scientifico per il suo cherry picking in flagrante malafede. Del resto, fra gli sponsor di Seralini ci sono Greenpeace e politici ecologisti che VOGLIONO dati che affermino la cancerosità degli OGM, in modo da poter fare campagne anti-OGM e annessi e connessi. E poco importa se questi dati sono inattendibili: le opinioni degli scienziati seri ormai non hanno alcun valore, visto che in nome della correttezza politica si è permesso ai cialtroni di inquinare quasi ogni livello di discussione, e l’uomo della strada non sopporta che la sua ignoranza possa valer meno della competenza altrui.

Tempi difficili. Paura. Si può seminare un sacco di merda e moltiplicarla oltre ogni limite, guadagnandoci un bel po’ – che sia in voti, in vendita di dvd, o in autostima, poco cambia. Fatto sta che non mi piace per un cazzo. E conferma sempre più la mia idea che un buon 80% delle persone non dovrebbe avere diritto di voto. Occorrerebbe una bella purga, dio ape. O almeno, una responsabilizzazione generale, che però pare probabile quanto un pellicano che ti serve una rossa media nel confessionale.

Ancora una volta le forze restaurative remano contro all’Arte e alla Cvltura. E’ successo di nuovo a Caltagruate, dove Ermenio Sbrenna, pittore e performatore, si è visto negato il permesso della sua nuova installazione “Circomene Derelicta” in quanto, a detta degli inquirenti, oltremodo oltraggiosa nei confronti di quella morale del Signore Iddio Gesù (cane, aggiungeremmo in un secondo tempo) che tanto bene ha fatto all’arte, vedasi i dipinti lì di coso, Giotto e Michelangelo, ma tuttavia non possiamo in nessun modo far sì che tutto ciò, lo scembio, diventi un’abitudine, perché ne va della nostra buona nomea, ed dovrebbe essere chiaro a tutti, ma in un paese deficitario di culture e attenzioni, in cui i valori sono in crisi e si mandano in pensione giornalisti preparati come Salvatore Gualla e critici d’arte di fama internazionale come Alybrando Siraghi, ecco, in questo paese per forza poi che scende il PIL, per forza poi che le agenzie di ratingsz declassano tutto e mandano in malora le piccole aziende che lavorano sul chilometro zero mentre arroganti calciatori come Balotelli danno un cattivo messaggio ai giovani, cioè che è bello essere negri e trombare le vedettes, che poi che cultura ci viene fuori se non quella dell’ignoranza e della plebe che non capisce un cazzo, proprio di questa gente qui che sarebbe l’anima del paese insomma il grande processo restaurativo spinge le spinte centrifughe dell’arte a coalizzarsi in un groviglio liquamoso di rizomi e sterco, di incrostazioni del linguaggio e della semantica dell’ovvio per cui al giorno d’oggi

un giovane uscito dal liceo non è in grado di estemporarizzare su due piedi i molteplici dislivelli di lettura della Vita Nova di dantesca memoria, ma allo stesso tempo sa dirvi tutte le formazioni dell’Atalanta dal 1979 a oggi e per di più crede che furbescamente agendo per conto terzi con attività di basso conio morale e intellettuale sia possibile costruirsi non già un futuro, ma quantomeno un presente coincidente con l’acquisto dell’iPhone con cui andare in giro e fare le foto ai negri, oppure da ricaricare mediante l’estrinsecazione di performance sessuali dietro pagamento, che secondo alcuni è pur sempre un’instradazione alla via dell’imprenditoria personale, secondo altri però e io mi ci schiero altro non è che la deriva ultima della corporeità post-meretriciale in cui ormai l’intelletto è totalmente staccato dal corpo e lo utilizza con disinvoltura come mezzo per ottenere qualche osso di gabbiano, qualche enfisema nei kiwi, qualche lavanda gastrica gratis dal reumatologo della mutua

che stando ad alcune voci di corridoio, tuttavia piuttosto affidabili, è pure manfruito e lo acciuffa a chilometri nel tabarén ogni sabato sera per modico prezzo dietro il Mercato Ortofrutticolo, dimmi un po’ te ora se un mestiere onorato come quello del medico oggi dev’essere pure infestato da’ finocchi, sono veramente tempacci di crisi che si rifrangono come un’onda malsana e miasmatica nella vita di tutta la società, al punto che ormai fra un Presidente della Repubblica e uno sbozzascalini non v’è più alcun possibile distinguo, e anzi è ancor più rimarcata l’uguaglianza fra le due parti e si ritiene ormai giusto e scontato asserire che chi dice il contrario sia un negro

che si chiama pure Billi ed è bravo a basket, questa disciplina sportiva che allena i muscoli senza aguzzare l’ingegno e quindi è tutta una deriva entropica questa qui che prende la società dove i tracciati individuali si atomizzano in un brodo primordiale inconcludente reificato dalla pertecipazione agli Europei di Calcio ove si uccidono cani per permettere ai milionari di tirare calci al pallone, tutto questo uccide l’intelletto dei nostri giovani che troveranno più interesse ad andare in giro sulla spiaggia a vendere gli accendini perché è così che ha iniziato Balotelli, che se magari si fosse dedicato ad uno sport di grandi valori morali tipo il rugby avrebbe smesso già in giovane età di essere negro e oggi occuperebbe un palazzo a Milano con le sue installazioni artistiche che mettono in crisi la società dei consumi e basta che mi sono rotto il cazzo dio merda, oh.

(ps: post n. 666!)

La stampa è una merda ed è la forma di vita più infima. I blog pure. Incluso questo, che salta sul bandwagon del disastro-Concordia per parlare non di nautica (so una sega), non di morti e feriti (non mi pare il caso), non di De Falco (non sapevo lavorasse in capitaneria a Livorno, un giorno ci passo e mi faccio autografare i numeri dell’Uomo Ragno che scrisse negli anni ’80), ma di giornali di merda, tipo… tutti quanti. Che oltre a diffondere le comunicazioni nave/capitaneria, scavano nei particolari e nella prurigna. Tipo, ma lo sapete che c’era pure una donna assieme al comandante, in plancia? E non solo, la donna era una bionda moldava. Si può notare che:

1) se ci fosse stato un uomo, nessuno avrebbe detto pìo.
2) la donna in plancia fa già vizio a mille, vedrai coso lì tradiva anche la moglie.
3) è parso d’uopo aggiungere il colore e la nazionalità.

Questo perché si sa: bionda = troja, moldava = doppia troja. Il comandante inetto e testa di cazzo non poteva che aver portato un trojone in plancia, qualifica implicita nel “bionda moldava”. Posso solo immaginare il dolore di Marco Travaglio: l’ex presidente del consiglio non è azionista Costa.

E’ poi partita la megasollevazione internettara per Megaupload/Megavideo chiusi dal FBI a sprangate nei denti. Ora, presi per sè lato utente, erano servizi di merda, ma questo non importa. Entrambi fornivano un servizio premium a pagamento, che è come far pagare materiale piratato – cioè, avete presente i negri che vendono i cd e dvd piratati a cinque euro sul marciapiede? Stessa cosa. Il cicaleccio interwebbaro rappresenta quelli Megaupload come i martiri della libertà d’espressione minacciati dal potere tirannico. Eppure, se andiamo a vedere i capi d’imputazione (versione ridotta, versione completa), ci sono di mezzo attività non proprio edificanti come riciclaggio di danaro (money laundering) ed estorsione (racketeering). So benissimo che qualcuno dirà che sono accuse costruite ad arte. Beh, quel qualcuno si offra come consulente legale per la difesa, dopo aver esaminato tutte i carteggi e le indagini, no? Come, quel qualcuno non ne capisce un cazzo? Ah, ecco, mi sembrava… Perché se anche ci può essere un antipatico sincronismo con la manovra del SOPA, che comunque deve sempre passare, è anche vero che il reato andrebbe punito lo stesso, e essere su internet non ti rende automaticamente eroe o martire. L’interwebs si è trasformato in una sorta di nuova frontiera dove il conflitto legge/individuo assume toni sempre più epici e leggendari, e il delinquente per l’autorità diventa l’eroe popolano. Ma con una dialettica pezzente e da stadio per cui si urla “PRO!!11!” o “CONTRO!!!”

Ovvero: una serie di riflessioni nate giustapponendo termini in maniera piuttosto casuale, seguendo la logica inoppugnabile che la frase suonava bene e tanto valeva consegnarla all’interwebs per il diletto degli stolti (voi, neanche a specificarlo).

Un giorno o l’altro ti capiterà un nipote negro. Quel giorno, offrigli un negroni. Quell’altro, un black russian.

Sono preoccupato. Ma non per l’economia o la decadenza, che mi diverte molto. No. Per i Motörhead. Sull’ultimo numero di Rolling Stone sono disco del mese e la recensione, per 3/4, parla delle mamme con le magliette dei Ramones che sono trendy e dice diocane, non è che poi succederà anche ai Motörhead quando Lemmy schioppa, e tra l’altro il loro nuovo disco è il primo di loro che non mi fa schifo? Certo, purtroppo succederà, visto che se i Motörhead sono disco del mese su Rolling Stronz, vuol dire che ormai la coolness prefabbricata li ha raggiunti. Chiaro, tutti questi endorsement sono merda di giaguaro, confronto alla partnership con Triple H: quella sì che è roba. Ma risale a prima, quindi non vale.

Dice il primo maggio viene fatto sento Papavoitìla. Oppure beato, non so se c’è differenza, comunque cambia poco lo stesso. Come miracolo (essenziale per essere santi, altrimenti san fare tutti), avrebbe guarito una suora affetta da Parkinson. E l’avrebbe guarita dal Parkinson stesso, non dal raffreddore, altrimenti sai che sforzo.  Allora, la domanda è: ma Papavoitìla allora nel tempo libero si dedicava alle staminali ed era diventato più bravo di tutti i medici del mondo? E impediva la ricerca delle staminali così lui avrebbe potuto gabellare i suoi risultati come miracolo per poi essere beato? Ma lo sai che non fa una grinza? Uhm, lasciatemelo dire, sono un genio.

Ieri ho visto un abominevole manifesto in un negozio di dischi. Talmente orendo (con una sola ere) che non voglio postarlo qui, altrimenti si formatta il server che ospita WordPress e vengo ricercato peggio di Assange. Insomma, tale manifesto pubblicizzava il nuovo disco di (scusate il termine) Phil Collins. C’è una foto di colui da bambino con le bacchette in mano, e a quanto pare si tratta di un disco di classici del soul Motown anni ’60. Mi viene il vomito solo all’idea di sentire Phil Nerchins fare scempio di quella grande grande musica.

Sono italiano e il presidente del consiglio Silvio Berlusconi non sta parlando in mio nome. Ma non ti montare la testa, neppure tu.

Ci mancava una femmina prosperosa & discinta, arrivati a questo punto.

Mi piacciono molto le storie & le narrazioni. Da sempre, e in qualunque formato – beh quasi, l’opera lirica e i concept album, in linea di massima, mi fanno cagare. Dovessi tirare le somme della qualità della narrazione negli ultimi anni, direi che il cinema è quello che ci ha perso di più, il libro ha mantenuto il suo livello, i videogiochi e le serie tv hanno avuto un’impennata clamorosa e hanno preso a calci in culo il grande schermo. Davvero. Non è che me ne rammarichi, eh – prendo solo atto della situazione e mi godo quel che di bello esce. Il cinema è in fase di stallo e magari si rigenererà più avanti, o forse no, ma insomma m’importa una sega.

I Black Country Communion di Glenn Hughes e Joe Bonamassa mi paiono piuttosto carini ma niente di che, alla fine. C’è di meglio e con nomi meno altisonanti di mezzo. Ma questo è en passant. Piuttosto, vorrei che la gente smettesse di parlare di Eric Clapton, Jimmy Page, Eric Burdon e Jeff Beck come dei più grandi guitarristi rock blues bianchi viventi. Billy Gibbons ci spacca il culo a tutti e quattro e, com’è noto, non mi invento un cazzo.

C’è gente che ha scoperto la parola data mining e ha più o meno grossolanamente intuito in maniera primitiva e rudimentale cosa significhi. Da lì a Facebook controlla tutta la nostra vita moriremo tutti!!!11!!1! il passo, purtroppo, è breve.

Buonanotte, me le sono rotte.

Gioco di mano, gioco da pisquano

Toh, una decina di giorni senza scrivere un cazzo, è roba. E che mi fa fatica, e dire che cho qualche post che mi frulla per la testa, ma nessuna voglia di scriverlo. Per esempio, certe considerazioni su Frank Zappa. Per altro esempio, unesegesi dei Mastodon. Per altro altro esempio, le doppie spinte di educazione, selezione e calci in culo per bruciar via dai cervelli i narcisismi e i complottismi. E poi, non so, magari Avatar ma devo sempre guardarlo, anche se posso affermare con sicurezza che sia meglio di qualsiasi film con Margherita Buy.

Poi, vediamo che posso aggiungere. Ah sì, vorrei dare un consiglio ai genitori. Mamme, papà, non fate lerrore di mandare i vostri figli allaria aperta a giuocare al pallone, o a rava, o a nascondino. Regalate loro una magnifica PS3 o XBox con un bel corredo di videogiochi seri, fatti di distruzione indiscriminata, tipo Killzone 2, Gears Of War etc. etc. Se vogliono la Wii, sono ghei. E ovvio, il passo successivo alla Wii è il Mac, visto che lo Wii-aro medio ti dice, con fare tipicamente Appleista, che “la Wii pvpone un concetto di giuoco innovatyvo, a differenza delle consolle come PS3 o X Box che soddysfano esclusyvamente il volgo assetato di sangue e poco fantasyoso”, tutto questo mentre si aggiustano il monocolo. Il fatto è che a questo test:

il Wii-ista risponderà, al 99%, che preferisce un Mac. Cioè potrei scrivere che

P(Ghei|Wii)
= 0,99. (diamo per scontato che lutente di Mac sia incontrovertibilmente ghei).

Poi su Facebook leggo lo stato di unamica che dice:

“A TUTTI I VERONESI ALLASCOLTO: STASERA ALLA GRANGUARDIA, ORE 20.45 MARGHERITA HACK CONTRO IL VESCOVO ZENTI”

Devessere proprio un bellincontro, anche se i due sono un po attempatelli. Immagino che la Hack partirà subito cercando il clinch, per poi portare lavversario a terra, immobilizzarlo con una presa al braccio e alla mano, e dunque farlo cedere – da buona grappler, come dimostrò nellincontro con lo shogun Mizzu Cunimito che decise la vittoria di Wellington. Il vescovo è solito lavorare sulla distanza visto che è sempre un purista delle arti marziali orientali e quindi, sulla carta, destinato alla sconfitta.

Poi Christina Hendricks.

Ecco, no, dicevo che se volete spararvi un bel disco di metal tosto e torvo, che recuperi lo spirito rabbioso e guerresco di un tempo, che riesca a filtrare Danzig attraverso i Motörhead, aggiungendoci anche le guitarre epiche degli Iron Maiden e dei Thin Lizzy, e un suono slabbrato e cupo tipo gli High On Fire, che rulli di cartoni ma che sia anche a suo modo melodico, che sia attraversato da una sana carica sanguigna e sanguinaria, che insomma sia metal come un tempo senza cascare nelle trappole odiose del power metal, quella robaccia che esalta i più tardi fra i def(ici)enders of the faith, ecco, insomma se tutto questo, il gruppo che fa per voi è quello che ha fatto questo disco qui:

Si intitola Darkness Come Alive, e loro sono i Doomriders. Per tutte le altre testine di vitello ci sono sempre i Gamma Ray. Naturalmente non finirebbe qui con i dischi, ultimamente mi sono piaciuti molto pure gli Homostupids, Jeff Tain Watts, Eric Revis, persino i Fear Factory che sono tornati con un disco tant basta mi sono stufato di scriverne.

Ah, e sempre sulla musica, ora vanno i mostri a due teste. Ce nè uno piuttosto brutto che unisce le sembianze di Gianna Nannini a quelle di Giorgia, ma non è niente confronto alla prole informe di Cthulhu bifronte che somma Elisa e il boiler dei Negramaro. Mi sa che a Elisa la gravidanza ci ha fatto male, pare un pezzo per unadunata di CL.

Poi, dice Haiti. Cioè cè il terremoto. Vabbeh, che ci posso scrivere? Niente. E del chiacchiericcio su Crassi, o Craxi? Superfluo dire che, chiedendo a chi di dovere

e quindi posso benissimo bassare oltre senza alcun senso di colpa. Senso di colpa che, comunque, nemmeno provavo. Piuttosto mi vergogno un po di una cosa. Vedete, io ho sempre avuto cani, ma mai gatti. I gatti mi sono sempre piaciuti, come un po in generale gli animali mi piacciono, ma non avendone mai avuto non ho mai saputo interpretarne il comportamento. Questo mi ha sempre reso piuttosto goffo, restio e un po pauroso in presenza dei felini di amici. Quindi, abituato ai cani ma incapace di capire i gatti, alla fine ero rimasto influenzato dai soliti discorsi dei proprietari di cani, quello che “eh, ma i gatti si affezionano alla caaasaaaa…”. Ora faccio ammenda, erano davvero cazzate di merda. Questo è avvenuto grazie a lui

che ormai sta in casa mia da qualche mese. W cani e gatti alla pari.

TNA! TNA! TNA! Da questestate guardo bresling TNA a stecca. Mi ero talmente disaffezionato a Raw, visto quanto è diventato inguardabile, che mi ero scaricato qualche puntata di Impact! giusto per la crisi di astinenza. Miracoli, era almeno un paio danni che non guardavo la TNA e ha fatto dei gran passi avanti, prima o poi ci farò un post visto che è un pezzo che non si parla di bresling qui dentro.

Qualche stenterello, lo so, insiste che io dica qualcosa su Haiti o su Crazzi perché i blog sono il giornalismo del futuro e il potere li teme. Faccio notare che

Capito? Il potere teme i blog… mpffffffffffffffffff!!

Infine, dal momento che, referrer alla mano, la maggior parte dei navigatori finisce qui cercand, testo o immagini non importa, roba tipo “Maritza Mendez”, “Bea Flora”, “Chloe Vevrier”, “tettone”, vediamo di accontentare questi navigatori che utilizzano le mie stesse keyword quando sono in cerca di nuove foto. Ci si aiuta a Vicenza, lo si può fare pure a vicenda.

Maritza Mendez:

Bea Flora:


Chloe Vevrier:

Tettone:

Ok, direi che siamo a posto. <!– –>

I bei post a punti di una volta



(foto: Benedetta Mazza, vera vincitrice di Miss Italia 2008)

– Ho visto poi la Miss Italia del 2008. Ma è un cesso! Dio marajà di Bambalore, è uno scheletraccio duna mezzasega con le spalline strette, i fianchi piatti e larghi, completa assenza di tette, culo, cosce e pancia. A me, quando vedo questa Miss del 2008, viene in mente “Arbeit Macht Frei”, e non so perché, ma sono sicuro che sia linequivocabile segno di qualcosa che non va. La mia idea di bella donna è che, alla soddisfazione visiva, si accompagni il pregustamento della soddisfazione tattile. E una conditio sine qua non. La stessa per cui Kate Moss fa cagare il cazzo. Mentre Benedetta Mazza, che aveva fatto storcere il naso a causa della sua taglia 44 e delle sue forme muliebri, è la vera vincitrice morale di Miss Italia. Mirigliani, mummia di merda, stioccati un candelabro in culo.

– Non mi si può accusare di essere un fan dei Pink Floyd, anzi, lunico loro album che davvero mi piace è il bellissimo esordio “The Piper At The Gates Of Dawn”, e comunque apprezzo molto pure i successivi due. Insomma, quelli dove il cervello brasato di Syd Barrett era presente, a tutti gli effetti o in spirito. Dopo, sinceramente, mi scassano i coglioni. Ciononostante, un brindisi a Richard Wright.

– Poco tempo fa era morto pure Johnny Griffin, grandissimo tenorsassofonista nato nellera dellhard bop, dal suono potentissimo e dalleloquio fluente, spigoloso, sfonda-accordi. Era considerato “il sassofonista più veloce del west”, ai tempi, proprio per quanto era veloce, espressivo e padrone dello strumento. Splendido in veste di sideman per Thelonius Monk (prendetevi “Misterioso” e “Thelonius In Action” per esempio) come da leader (album crepitanti e meravigliosi come “A Blowing Session”, “The Congregation”, “Johnny Griffin Sextet”, quelli della serie “Tough Tenors” assieme al poderoso Eddie “Lockjaw” Davis). Gayna a fiumi, John. Uno dei colossi saxophonistici.

– Pare poi sia uscito il disco dei Queen + Paul Rodgers. Non ho un particolare interesse a sentirlo. Solo voglio dire: Paul, come puoi fare una cosa simile? Non ti rendi conto che ora per la stragrande maggioranza della gente non sarai più la meravigliosa voce dei Free e, in seguito, dei Bad Company, o più in generale uno dei simboli del blues elettrico inglese emerso a fine 60 primi 70? No, ora tutti ti associeranno ad un disco del cazzo registrato assieme a due sgommotroni putrefatti come Brian May e Roger Taylor. Che rabbia, che rabbia. Non potevi, Paul, prenderti lintera formazione dei Thunder (meno il cantante Danny Bowes magari) e fare un disco degno del tuo nome? Ok, è vero, cavresti guadagnato di meno. A me dispiace, però. E una fine carriera ingloriosa, Paul.

– Oltre le comiche,
al di là di ogni categoria del ridicolo, in completo sprezzo di qualsiasi vago concetto di amor proprio, il Niù Italian Epic di WuMinghia e cagnolini scondinzolanti vari arriva alla versione 2.0. E non linko, perché non se lo merita. Ve lo cercate. Piuttosto vi linko Lucio, al solito ganzissimo e perfido.

Fine. <!– –>

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