Nell’attuale agone politico, variante energia, si sono delineati due contendenti: Donald Trump e Angela Merkel, il primo che dice fanculo agli accordi di Parigi c’ho da dare i danari ai poveracci della Rust Belt, la seconda che vuole invece puntare verso il proseguimento degli accordi e la riduzione da emissioni. Tutt’intorno un pubblico polarizzato. L’occhio allenato da anni di wrestling vede subito la recita e valuta semmai la qualità della stessa, che è abbastanza divertente. Il fatto è che entrambi mentono (rientrare o meno negli accordi non vincolanti di Parigi dipenderà più dal prossimo presidente e in ogni caso l’industria della Rust Belt non rinascerà certo col carbone, le emissioni da carbone tedesche aumentano anziché diminuire, così come le centrali, vista la scellerata idea di abbandonare il nucleare), ma entrambi portano avanti un ruolo, monster heel vs top face, nell’inedita veste uomo vs. donna.
La morale? Mi piacerebbe molto un feud fra Brock Lesnar e Charlotte Flair, che comunque nella realtà andranno di sicuro d’accordissimo, ma sul ring dovranno odiarsi per tutta una serie di motivi improbabili.
PS: che poi si debba ridurre il carbone, ricorrere ad altre forme energetiche etc etc, sono d’accordo. Sarà un bene per tutti.
Lasciamo perdere che a tutt’oggi mi fa girare i coglioni pensare a paesi civili che fanno la loro politica energetica e la valutazione costi:benefici delle varie fonti NON formando una commissione di profexoroni k4$ta, bensi’ per referendum.
Chiediamo alle casalinghe se sia meglio il nucleare o la biowashball.
Logico.
E quando lo chiediamo? All’indomani di una crisi, naturalmente.
Finche’ lo facevamo in Italia nell’87 (e poi ancora nel 2011) era ordinaria amministrazione, il solito paese di bifolchi.
Ma la Germania nel 2011?
Sorprendente: non voglio mitizzare la Germania, l’eldorado dei gelatai dove Mangiano Male Ma Si Sta Tutti Bene, ma storicamente non hanno l’abitudine di spararsi sui piedi per sport.
Pero’ ok, ci puo’ stare.
Che in Svizzera venti giorni fa sia passato un referendum analogo, pero’, mi sconvolge.
L’aspetto piu’ divertente e’ che le teste di cazzo ignoranti festeggiano scelte del genere come salvifiche per la nostra Madre Terra, nell’87 come oggi.
Mentre si bruciano tonnellate di carbone.
Sara’ divertentissimo quando, per ironia della sorte, fra trent’anni si generera’ col carbone piu’ costoso l’energia per riedificare tutto l’impianto nucleare, messi di fronte all’evidenza che alternative, oggi, non ce n’e’ (e non ce ne sara’ neanche fra trent’anni senza le risorse in piu’ – investibili in ricerca – che derivano da energia a basso costo senza il collo di bottiglia delle emissioni).
Quello, oppure si inizieranno ad abbattere tutte le foreste del mondo per avere legna a infima densita’ energetica da bruciare, suscitando ulteriore tripudio dalla curva delle teste di cazzo che “e’ energia pulita, la usavano i nostri nonni e non avevano l’inquinamento”.
P.s.: Magari salta fuori che il carbone e’ davvero il combustibile ottimo. Ma se lo e’, non lo e’ certo per referendum.
Non mitizzare la Svizzera. È la patria del “Potere alle teste di cazzo ignoranti”. Gli svizzeri fanno consultazioni popolari per ogni cosa. Dal palazzetto dello sport da costruire dietro casa (con progetto già fatto e pagato), passando per la cittadinanza (sì, in svizzera ogni comune appende i nomi di coloro che sono approvati per la cittadinanza, e tuoi vicini di casa ti posson votare contro e se non passi, riparti dal via), fino alle politiche fiscali o energetiche.
La mia teoria è che in Svizzera posson permettersi di fare cazzate perchè son (almeno per il momento), ricchissimi.
ma, a proposito: l’hai visto GLOW?
Certo! Serie top del 2017, per ora!