
La line-up originale di Polish Busty, da sx: Aneta Buena, Ewa Sonnet, Ines Cudna, Bea Flora
C’era una volta Polish Busty. In realtà c’è sempre, ma ormai sembra al punto di rottamazione o giù di lì. Non ha saputo tenere il passo. Che aveva di speciale, mi direte? Beh, io odio il retro-ismo e il nostalgismo, all’incirca in ogni manifestazione dell’essere. Mi piacciono cose del passato, anche molto, ma non mi piace quando il presente si rinchiude nella contemplazione idealizzata del passato e sospira e moralisteggia e cerca di riprodurlo in laboratorio. Non mi piace in musica, in letteratura, in niente. Però anch’io conosco l’eccezione, ed è il reparto erotico. Non mi piace molto l’erotismo (e lo intendo come soft-core, nudo femminile e basta) che si fa oggi – troppa seriosità, fisici troppo tirati da palestra e Photoshop, nemmeno un sorriso, pose sempre più vicine al pornoduro. Tutta roba che nell’insieme mi garba poco e solo nell’era dell’interwebsz ha trovato contraltari degni – e con questo intendo il recupero di un certo gusto anni ’60 e ’70, con donne puppone e sorridenti dal fisico meyeriano in foto dal clima simpatico & giocoso. Sito leader del settore è diventato Pinup Files, credo, ma il primo in cui mi sono imbattutto è stato appunto Polish Busty. Che aveva quel sapore tutto casereccio e simpatico, quella grafica nata vecchia, quella webmaster i cui testi mi facevano involontariamente ridere. Io mi immagino che la webmaster abbia trovato queste ragazze puppone e le abbia detto, tipo, “oh bimbe, si mettono le vostre foto nude sull’interwebsz in un bel sito a pagamento così si fa du’ vaini che qui altrimenti siamo sempre nel terzo mondo diocane?” e loro evidentemente le devono aver risposto di sì, e credo pure che qualche anno di Polish Busty abbia aumentato almeno del 2% il turismo polacco. Aspiranti sugar daddy in giro per le strade di… boh, non mi viene il nome di mezza città polacca e non mi scende il culo di aprire Google per scoprirne almeno la capitale, quindi fate voi… insomma, per le strade di una città polacca in cerca di una simil-Bea Flora da portarsi a casa: ce li vedo troppo. Oggi, delle ragazze di Polish Busty, non è rimasto moltissimo. L’unica che è riuscita ad emergere e arrivare più in là è stata Ewa Sonnet, che in patria è diventata una piccola celebrità come fotomodella, cantante. forse presentatrice di eventi (non ho capito bene). Le altre sembrano essersi ritirate, tipo Bea Flora, o aver intrapreso una carriera solista di non troppo successo (la concorrenza è numerosissima e la professionalità paga, cosa che avvantaggia nettamente gli States rispetto alla Polonia).

Foto di Polish Busty...
Tutto questo, naturalmente, ha avuto un prezzo, e cioè che Ewa uscendo dall’underground è diventata commerciale. Il suo fisico è più tonico e asciutto, le sue foto molto più riciucciate e professionali – si è perso insomma quel fascino casereccio, tranne che nei videoclip musicali curiosamente pezzentissimi. Ma siccome per lei è un grande passo avanti, ne siamo felici.

... e di oggi, ultraprofescionalz.
Arriviamo dunque al punto, perché sì, questo post ne aveva uno. Conoscete i Rotting Cock? No? Nemmeno io, fino a poco fa. Si tratta di un gruppo pornogrind estone. Il pornogrind fu inaugurato da gruppi come Meat Shits e Waco Jesus una ventina buona d’anni fa, ed è grindcore con testi incentrati su pornopratiche delle più zozze, con grande abbondanza di escatonecropedodissezionofilia. Un tipo di musica nato per dare fastidio, offendere e fare schifo alla merda, anche se da un certo punto di vista è del tutto superato: nell’epoca in cui un 2 Girls 1 Cup è alla portata di un click, mettersi ad ascoltare gli Anal Ejaculation di turno è un po’ come andare in giro col velocipede. Ma tant’è, siccome il velocipede si produce ancora, ogni Rotting Cock del pianeta ha diritto ai suoi quindici fan, e poi sempre meglio loro che i Muse. I Rotting Cock hanno inciso un ep, My Sister Is Dead And I Fuck Her Corpse Every Day. Bene, guardate un po’ che hanno combinato i Rotting Cock per la copertina:
Avete visto? C’hanno schiaffato Ewa Sonnett senza nemmeno chiederle il permesso. Per forza, altrimenti sarebbe andata all’incirca così:
RC: “Ciao Ewa, senti, siamo un gruppo musicale, possiamo usare una tua foto per la copertina?”
ES: “Beh, tanto per inziare chi siete?”
RC: “Ehm, sai, i.. come si chiama… hhrrrrrrrmph… Rttngcck cough cough!”
ES: “EH? E il disco?”
RC: “Ehrr… in realtà è un ep di sei canzoni pornogrind e…”
ES: “PORNOCOSA?”
RC: “Grind, pornogrind (tono sussiegoso, nda), e si chiama My Sister Is Dead And I Fuck Her Corpse Every Day (uff, ce l’ho fatta, l’ho detto, oioi…)”
ES: “PROVATECI E VI MANDO I CONTRAS, PORCA PUTTANA LADRA ASSASSINA!!!!!”
Voglio dire, se Justin Timberlake o i LMFAO avessero voluto Ewa per un video o una copertina, lei molto probabilmente avrebbe acconsentito: sarebbe stato un grande passo avanti dal punto di vista della carriera, per di più di fronte ad un pubblico internazionale. I Rotting Cock ovviamente non sono niente di niente e hanno dovuto ricorrere al bracconaggio. Ma è facile presupporre che già ai tempi di Polish Busty la Sonnett fosse molto più nota dei Rotting Cock. Ed è molto probabile che sia più alta la percentuale di fan di Ewa Sonnett fra i fan dei Rotting Cock che viceversa, per ovvi motivi. In breve, se il mondo è piccolo l’interbwebs è in miniatura ed Ewa ha presto scoperto tutto, minacciando ritorsioni legali pese. E noi, che da sempre sosteniamo i Poteri Forti alla faccia dei boveri balesdinesi, siamo con lei che ha assolutamente ragione, e dio cane, speriamo li riduca sul lastrico, que’ merdosi.
Tra quattro coglioni e una tizia con le tettone, io so (tutta la vita) da che parte schierarmi… devo ancora pensare a quale posizione tenere, ma questi sono dettagli.
Cordialità
Attila
Ma sono dei dementi!
Schiafferò una foto dei Rotting Cock sul demo del mio gruppo, a spregio!
Eggià, il primo BP aveva quel quid… Vedendo le immagini delle mastodontiche signorine c’era quell’aria amateur che pareva quasi di sentire la lavatrice centrifugare e lo sfrigolio delle padelle sul fuoco. E poi era tutta campagna.
Questa è poesia.
ma chi sono sti dilettanti?!?!?!
pfffff dovrebbero imparare da gente seria, dai messicani per esempio
tipo i Paracoccidioidomicosisproctitissarcomucosis!!
ma no dai, invece io sto coi Cocchi Rotti, alla fin fine mi fanno tenerezza, e poi la loro copertina è pur sempre un tributo alla bellezza tanta di Ewa Sonnet. La Sonnet dal canto suo, nel suo piccolo, se veramente ha sderenato legalmente i Rotti, si è comportata come la Marini del microwebz, una divetta snob, con l’aggravante che in realtà, fuori dalla Polonia e dal circolino dei tettomaniaci (al quale mi onore di appartenere ovviamente), la signora conta come un barattolo di lenticchie della Coop. Mi avrebbe fatto più simpatia se l’avesse presa con ironia e sportività.
Appena ho aperto Pinup Files e mi so trovato Jordan Carver che mi sbatte le pvppe in faccia. Sanno come farsi amare. :-)
Questi fanno veramente sul serio
Comunque povera Ewa, che merdoni. :(