Orval Faubus fu un governatore segregazionista iperrazzista dell’Arkansas, a cavallo fra gli anni ’50 e ’60. Oggi viene ricordato soprattutto per il magnifico sberleffo in musica dedicatogli da Charles Mingus, Fables Of Faubus appunto. Bene, ora mi si dirà, e allora? No niente, è solo per ridere e sghignazzare di Venezia, la città della cccccultura e il cinema e l’arte. Un’ordinanza comunale, articolata punto per punto, regolamenta quale musica vada bene e quale no, quale si possa suonare nell’augusta Venezia e quale no.
Possiamo leggere che la giunta, su proposta dell’assessore alla cultura, visto che molti locali da anni sono punto di ritrovo e socializzazione, in considerazione dell’aumento della popolazione studentesca nel centro storico, il cambiamento da essi comportato nella routine della vita serale invernale, visto anche la moltiplicazione dei punti di ritrovo e socialità che diventano anche economicamente rilevanti, e vista la possibilità quindi di rendere più note aree della città solitamente poco frequentate, visto tutto questo, è necessario porre comunque un freno alle musiche permesse in città perché la gente c’ha diocane da dormire (allegato n.1). Quindi, prese in esame le diverse modalità esecutive dei vari generi di musica, si conviene, dopo una descrizione di jazz (anzi, “jazz/dixieland”!), che il free jazz debba essere bandito dalla città, perché essendo dissonante potrebbe essere sgradevole o di disturbo. Non si va molto per il sottile con reggae, dub e acid jazz, roba da negri con strumenti estranei alla tradizione dell’Italia bella (allegato n.2).
Insomma, ce la mettono tutta per rovinare le vacanze ad Archie Shepp e Cecil Taylor, dio cane. Uahahahahahah! Mi raccomando, continuiamo così. E poi allo stesso tempo lamentiamoci della cultura in Italia che è arretrata sbroc sbroc.
Un ringraziaggio al lettore minculpop (nomen omen cognomen cazzus dicus amen) che si è preso la briga di scartabellare: la delibera in questione è la n.926/99 del 1999, attiva dal 2000 e mai levata dai piedi fino ad oggi.
Il Metalsz non e’ menzionato, questo vuol dire che si puo suonare? :) No, direi di no…..comunque ste cose mettono sempre tristezza, calcolando che 4 anni fa a Venezia ci han suonato Meshuggah e Brutal Truth che non sono esattamente quartetti d’archi acustici, e non mi pare sia sprofondata la città nella laguna….
Mmmm, sì, l’esagerazione c’è,
ma c’è anche la memoria storica di questo
Ho capito, ma i Pink Floyd ti attirano diciotto milioni di spettatori, Cecil Taylor o Charles Gayle se arrivano a 200 possono ritenersi fortunati.
Qualsiasi legge che bandisca quella merdacacofoniadissonante e priva di senso del free jazz è degna di un paese civile.
No, dico, FREE JAZZ. Strumentisti buoni a muovere le ditina che suonano cose a caso e si sparano le pose. Un po’ come i dream theater, ma senza distorsori.
Devano andà ‘n culo. Sic dixi.
Secondo me c’hai una visione un tantinello folkloristica & distorta della cosa… a partire dal fatto che il free jazz, essenzialmente, non esiste più. :)
Se si è autoestinto e il prog metal no, significa pragmaticamente che prog metal > free jazz. Seguendo la tua stessa logica che applichi ai film di moretti, e che per inciso, ho sempre condiviso a pieno.
Ad ogni modo no, fidati, non è una visione folkloristica e distorta: l’è proprio merda :)
sa30a
Una sega, ho diversi dischi del settore che mi piacciono molto e parecchi musici di tal fatta che apprezzo assaje. Come tutte le cose, tranne il brit pop, c’è da abituare l’orecchiuo.
mha.. l’altro giorno mi hanno messo su un album di john zorn esaltandone le qualità free qualcosa.. e non ho potuto fare altro che invocare, sfortunatamente senza successo, l’arrivo di Cthulhu. poi magari qualcosa di interessante nel Jazz Free Jazz si trova qua e la, ma a livello di pose sparate…vanno sparati in testa il 99% di essi musicanti jazz free jazz
Dal punto di vista del giudizio artistico sono interamente d’accordo con Single a Trent’anni.
Per quanto riguarda l’ordinanza invece, si tratta di un chiarissimo caso di gravi lesioni cerebrali che conducono al ritardo mentale.
Credo che il free jazz (di cui mi piacciono diverse cose, e di cui non me ne piacciono altrettantre) abbia lo stesso propblema, per es. della musica di Schoenberg: piace ad un sacco di imbecilli che ci si sparano le pose e così ti va di traverso e non vuoi averci a che fare niente.
pensa che i metallari mi avevano quasi quasi fatto passare la voglia di ascoltare certo metal..
Ci credo…
Il sindaco di Venezia è fan di Battiato:
“non sopporto
i cori russi
la musica finto rock
la new wave italiana il
free jazz punk inglese
neanche la nera
africana”.
Oppure di Elio:
“il Jazz… troppi accordi”.
A me comunque preoccupa di più che siano autorizzate orde di giovini armati di chitarre che suonano robe degli anni ’60 italiani. Molto di più.
* troppi assoli
Il revival degli anni ’60! Ma quando li fanno morire in pace?
Quindi solo Rondò Veneziano, mi pare di capire?
Si, ma solo se suonati da un’orchestrina di MASSIMO 4 elementi, di cui solo DUE neGri, e i fiati assolutamente in sordina.
Sono dubbioso sulla possibilita’, in una configurazione come questa, di avere nel gruppo una donna con le puppe al vento che suona la batteria amplificata SENZA bacchette (i.e., usando i capezzoli).
Ma vedrai e’ facile che non ce la vogliano…
Barney
ma te li vedi quei deficenti che ci lavorano sopra a quella delibera pensa che avranno fatto anche un gruppo di lavoro per la stesura…ci vorrebbe napalm come se piovesse
Dì la verità Negro, sei il nuovo Luther Blisset :D
Citato come fonte addirittura da Rollistò, ma senza bestémie…
http://www.rollingstonemagazine.it/musica/notizie/a-venezia-la-giunta-decide-quale-musica-non-disturba/42849
Dio cane!
Ho fatto una piccola ricerca e l’orrendo testo in questione, da minculpop, è del 1999 (deliberazione n.926/99) solo il fatto che sia ancora applicata/applicabile è scandaloso. Liberiamo il FreeJazz!
Grazie della segnalazione, aggiorno il post con questi dati! Mi puoi dare un link?
fossi il suo medico curante, comanderei all’assessoro l’ascolto di QUESTO in loop e a volume scriteriato per settimane due ininterrotte.
ricordandogli poi alla fine di dargli la definizione che gli dette l’esecutore: call it anything
così poi può farci una bella ordinanza apposta.
p.s. NON è friggièzz
p.p.s. friggèzz (il originale del doppio quartetto) è disco gradevolissimo et bello assaie. purtroppo non più raggiunto da chi in seguito ne usò il nome come franchising
ps: lo so bene.
pps: ha dato la scusa a troppe stronzate, e la politicizzazione ultrapesa (caricata oltremodo da critica ottusa militante) ha completato il danno.
comunque, il friggièzz ( a parte alcune eccezioni davvero geniali) m’ha sempre fatto pensare a un allevamento di polli vicino a una ferrovia. con rispetto parlando delle ferrovie
Secondo me si tende a fare l’equazione stereotipata “free jazz = gente che fa casino”, come se fosse tutto Philip Brotzmann etc (cioè gente che continua a rifare Free Jazz o Ascension ad cazzum).
verissime entrantre le repliche. un po’ come cert’arte moderna, che ha permesso a molti furbetti di spacciare qualsiasi stronzata a moltissimi snob e ignoranti, terrorizzati dalla possibilità di venire smascherati. complimenti ai furbetti e a chi ci ha lucrarto sopra, anche se già l’Albertone aveva suonato l’allarme con le vacanze intelliggenti del verduriere….
sulla politicizzazione non mi esprimo se non poi devo pulire la tastera. in ogni caso la politica è arte porca, che dovrebbe essere riservata a pochi, maledetti e capaci.
Non ci posso credere! E il metalz? Nemmeno contemplato vero? ahahahah
Guarda cosa è successo dalle mie parti invece, con un festival rock in cui si esibiva nientepopodimeno che l’adoratore di Satana Pino Scotto…
http://www.radiortm.it/2011/08/11/marco-nani-consigliere-provinciale-pdl-%E2%80%9Ci-ragazzi-di-modica-hanno-dato-ieri-sera-una-lezione-ai-%E2%80%98grandi%E2%80%99-ignorando-i-pessimi-esempi-autorizzati-che-li-circondavano%E2%80%A6/