E così, Splinder è stiantato. Io avevo già importato qui gran parte dei post (credo tutti, ma controllare mi fa fatica) e nessun commento (di cui mi frega un cazzo). Splinder era una piattaforma di merda e non mi mancherà, il suo crollo è solo un esempio da manuale di darwinismo applicato. Nel senso che la prima piattaforma bloggistica italiana non è riuscita a tenere il passo con un numero di iscritti sempre crescenti, il che si è riflettutto in impallamenti sempre più frequenti e assistenza sempre minore. Le migrazioni sono state inevitabili. Gli abbandoni, passata la moda del bloggaggio, pure.
Perché il bloggaggio, dopo un periodo di boom, si è affievolito, un po’ come tutte le mode. Ricordo anni fa, alla nascita del primo bloggherame italiano, la pretenziosità artistico-letteraria di gran parte dei blog. Fotografie, racconti, poesie: un diluvio di cagate immani da parte di una selva sterminata di attention whore. Siamo in un paese costituzionalmente vegliardo, quindi il panorama editoriale si è buttato sulla nuova moda, quei blog di cui parlano tanto i giornali e i quotidiani di moda e costume (non i rispettabilissimi Vanity Fair e Novella 2000, ma Repubblica, L’Espresso etc), e alla fine le case editrici hanno sparato i più in vista nel classico mainstream mediatico – tv e libri. Ora la blogpalla s’è svuotata, c’è rimasto chi continua ad apprezzare il mezzo, e gli altri sono passati a Twitter (non ce l’ho) e Facebook (ce l’ho) in attesa di abbandonarli per altre novità. Il blog lo tiro avanti perché mi diverte, mi piace scrivere a cazzo di cane di quel che mi va, senza obblighi di niente, senza vincoli di tempo, spazio, periodicità, rispetto etc etc. Attraverso il blog c’ho rimediato qualche amicizia. Dei blog che seguivo un tempo, alcuni hanno chiuso, pochi sono durati fino ad oggi, altri li ho scoperti via via. I grandi hub del blogghismo italiano, tipo Macchianera, facevano cagare al tempo e non mostrano intenzione di cambiare idea.E chissà che fanno oggi Pulsatilla o Pornoromantica. Mentre del passato della blogsfera, delle antiche blogstar, ne voglio salvare una e una sola:
E per due motivi. Il primo è autoevidente, il secondo è parecchio sentimentale, cioè pare mia moglie. E soprattutto mi permette di fare un excursus per il miglior trucco possibile per incrementare le visite. Ovvero, inframmezzare i post, di qualsiasi argomento, con belle figliole ignude. Tettone in particolare, che sono il tipo di femmina più cercato, perché garbano di più (spiegazione seria ma non seriosa di Davide sul perché) e sono il motore trainante dell’economia internettara. Senza la possibilità di trovare copiose dosi di femmine ignude (=dai nudi più innocenti ai peggio porni) gratis, nessuno si preoccuperebbe di comprare l’interwebs, cioè non ci sarebbe domanda e quindi nemmeno l’offerta e quindi nemmeno il blog. Esiste, insomma, un preciso nesso causa-effetto fra (es.) Pamela Anderson e WordPress: la prima è una precondizione indispensabile all’esistenza del secondo. Come conferma posso riportare le chiavi di ricerca che mi portano più visitatori: chloe vevrier, wendy fiore, maritza mendez, wendy 4, leanne crow, tettone, bea flora, miriam gonzalez, big tits, jordan carver nude. Pure uriel fanelli, a dirla tutta: Uriel, in tutto questo tempo ci hai nascosto qualcosa? E qual’è il post più visitato di sempre? Ma ovviamente Hot Stuff, la mia intervista a Wendy Fiore. Quindi, pochi ciance. Se volete aumentare il numero di visitatori senza andare in giro a commentare o a linkare o di qui o di là, insomma, senza grossi impegni, fate così: pubblicate tettone spesso e volentieri, in maniera del tutto gratuita e immotivata e slegata, all’interno dei vostri post.
Non avete motivi per non farlo, e del resto non ne avete neppure per scrivere i post, quindi… Fidelizzerete il lettore, attirerete navigatori casuali, e allontanerete eventuali rompicoglioni che preferiscono la cultura aspersa dai monologhi di Ascanio Celestini a una bella foto di Bianca Beauchamp, tipo questa:
Spero in futuro di fare qualche altra intervista ganza tipo quella alla gentilissima Wendy. Nel frattempo, ritrovo il bandolo della matassa e dico: gloria a WordPress, fanculo a Splinder!
A margine: i Litfiba fanno schifo.
Scioè, la Lucarelli pare tù moglie? Tu sì che ti diverti in queste fredde serate invernali.
rdv
Propongo una scioccante intervista corredata di fotografie caste (se ne trovi) a Gianna Michaels, che oltre a due begli argomenti ha anche la faccia simpatica.
W le tettone!
Sul blog della Lucarelli, che ovviamente seguo da tempo immemore, in questi giorni la stanno attaccando perché lei ha riportato un articolo apparso su Libero dove in sostanza dice che la Littizzetto è volgare come una palata di sterco, il che parrebbe lapalissiano a qualsiasi umanoide normodotato, e invece no, la Lucarelli è una tettona invidiosa e manipolata da Abberlusconi.
E a margine, I Litfiba fanno cacarissimo.
Ho letto ora. Semplicemente agghiaccianti.
Oh, ma che dicci? Porco dinci!
Bacco
ma un ber Tumblr no?
Ormai sono qui, non ho voglia di occuparmi pure di un tumblr.
Yo….boobs 4ever! Ascanio Celestini mangia la merda……
Si vede che r0d1 abbestia perche’ non hai mai vinto il Macchianera Blog Awards, eh?
:-)
Barney
Ho vinto il Minchianera, io!
Però una foto meno istituzionale della blogstar potevi anche pubblicarla…
Cordialità
Attila
La copertina del nuovo Burzum comunque e’ la cosa piu’ bella mai apparsa su internet da, boh, tipo un sacco di tempo.
Scusa, quando mai io ho nascosto le tette nel mio blog :) ?
Mai. Ma tanta gente viene qui cercando le tette (in varie declinazioni del termine, inclusi i nomi delle varie Leanne Crowe etc) e cercando “Uriel Fanelli”. Coincidenza? Secondo me ci stai nascondendo che in realtà sei Milena Velba: chi vi ha mai visti insieme?
io, per inciso, ho smesso di scrivere perchè tu scrivevi tutte le robe che volevo scrivere io e mettevi tutte le tette che volevo scrivere io almeno un giorno prima di me.
che cazzo di senso aveva continuare sbattersi ad avere un blog quando lo facevi tu al posto mio?
diocane?
il defunto cattomoderasta
Hai fatto male, siamo in molti a rimpiangere il blog del Catto. Fossi in te ci ripenserei…
L’ha ribloggato su Buseca ن!e ha commentato:
Ecco dove Uriel ha imparato ad infilar foto di assai procaci fanciulle assai poco vestite!
Testualmente: “Se volete aumentare il numero di visitatori senza andare in giro a commentare o a linkare o di qui o di là, insomma, senza grossi impegni, fate così: pubblicate tettone spesso e volentieri, in maniera del tutto gratuita e immotivata e slegata, all’interno dei vostri post.”
Mi inchino, ubi major, minor cessat
Prima Burzum, poi Beauchamp. C’è un motivo se seguo questo blog. Ed è specificato nell’articolo istesso!