Category: minchianera award


Mario Monti ha fatto dimettere Oscar Giannino che in realtà è Ratzinger, visto che si sono dimessi lo stesso mese e nessuno li aveva mai visti insieme. Ci avevate mai pensato? Io sì, perché c’era un precedente importante: nel 2007, a due giorni di distanza, morirono Luciano Pavarotti e Gigi Sabani. Li avevate mai visti insieme? No, vero? Ecco, avete capito. Comunque, eh sì, ci sono le elezioni. Chi votare? Son dilemmi. Qui dentro siamo fermamente convinti (io e quello trasparente qui accanto) che ci siano poche cose essenziali per spingerci a mettere una X qua o là: l’economia, i calzini e i mercati azionari dei tappi di cerume di negro. Vediamoli nei dettagli.

1) Le trappole per nani.

Si tratta di una questione annosa e difficile da dirimere. Praticamente, no, stando ad uno studio comparato effettuato dall’OPSCA, tutti i possessori di bercellatori, dal 2002 al 2010, hanno dimostrato un tasso di accise sulla disoccupazione pari a 2/3 dell’IRPEF. Tradotto, significa che il reato di bancarotta fraudolenta in usocapione è stato praticato dal 22,5% dei nostri politici che a loro volta trasducevano con funzioni monotone (non monotòne, eh, intendo proprio monòtone, come i Sigur Ros) il PIL in Sexpistols (e giù a ridere). Questo malcostume diffuso è stato ripetutamente sanzionato dalla Merkel e da Silvio Abberlusconi, che però al momento di firmare si è ritirato a vita privata adducendo scuse implausibili come l’osteoporosi di alcuni negri in usocapione che dovevano sistemargli lo spread sui titoli guatemaltechi di comprarietà di Mediaset, Brudersbanke e Peppecrillo. I risultati sono sotto gli occhi di tutti: la merda d’ora in avanti sarà venduta in appositi merdatori con un’iva del 75%, e questa sanguinosa mossa serverà per ripagare IL DEBITO PUBBLICO.

2) Welfare per il sostegno dei consorzi storionifici

Nei paesi civili, le talpe di questura costituiscono un investimento a lungo termine. Sono il sale e l’aceto di ogni democrazia, per usare le celebri parole di Wayne Dentarelli. Eppure, com’é possibile che una persona priva di qualsiasi certificazione possa svolgere il mestiere dello spostatore di gamelli di piombo pavimentizio? E’ un modo irresponsabile di gestire la cosa pubblica di cui stiamo pagando il prezzo orrendamente, e l’Europa ce lo farà pagare: la crisi della Grecia è cominciata quando il prezzo congiunturale dei calzini e quello della pasta d’acciuga ha superato il rendimento dei derivati (scoperti, bada bene) sul nerching. Da lì all’effetto spirale discendente negativa il passo è breve, e infatti s’è visto: nessuno ha più cittadinanza jugoslava. L’Italia deve fare tutto ciò che è in suo potere per rientrare nei parametri e riconquistare la coppa del mondo di pilates, altrimenti il benchmark non verrà rispettato e non potremo nemmeno dare più la colpa ai negri.

3) Tassazione progressiva delle ossa di giaguaro

Altro problema di cruciale importanza, di cui ben pochi fanno menzione in campagna elettorale, è la riduzione delle emissioni di lompo bicubico. Già Federico Di Prussia (non lo zar, eh) si era occupato della questione, ma con una manovra a sorpresa fu scalzato dalla Legge Zorro, che impediva di fatto lo scioglimento delle camere e la riduzione dei bicchieri assegnati ad ogni membro del consiglio dei dieci assenti. Stando così le cose, alla vigilia delle elezioni ci troviamo un numero spropositato di club della ciabatta in giro per la penisola, con un costo del tutto insostenibile, soprattutto sociale: fin troppi giovani perdigiorno passano le giornate attorno ai club, mendicando pitali da svuotare per un tozzo di pane, e a volte vivono proprio di escrementi, perché non vogliono impiegare le loro energie nel lavoro produttivo e nell’attivismo contro la feuglia adriana. I risultati sono sotto gli occhi di tutti, a partire da tassi di robeusi da capogiro e assenza di lestospirosi al 24%.

Stando così le cose, la situazione alla vigilia del voto si presenta molto complicata. La scelta è decisiva. Il futuro è nelle nostre mani. Le mani sono nel vostro futuro. Le mani sono in manette. E mi avete rotto i coglioni, basta, vi spacco la testa, brutte teste di cazzo impazienti, volgari e violente che non siete altro!!!

Ancora una volta le forze restaurative remano contro all’Arte e alla Cvltura. E’ successo di nuovo a Caltagruate, dove Ermenio Sbrenna, pittore e performatore, si è visto negato il permesso della sua nuova installazione “Circomene Derelicta” in quanto, a detta degli inquirenti, oltremodo oltraggiosa nei confronti di quella morale del Signore Iddio Gesù (cane, aggiungeremmo in un secondo tempo) che tanto bene ha fatto all’arte, vedasi i dipinti lì di coso, Giotto e Michelangelo, ma tuttavia non possiamo in nessun modo far sì che tutto ciò, lo scembio, diventi un’abitudine, perché ne va della nostra buona nomea, ed dovrebbe essere chiaro a tutti, ma in un paese deficitario di culture e attenzioni, in cui i valori sono in crisi e si mandano in pensione giornalisti preparati come Salvatore Gualla e critici d’arte di fama internazionale come Alybrando Siraghi, ecco, in questo paese per forza poi che scende il PIL, per forza poi che le agenzie di ratingsz declassano tutto e mandano in malora le piccole aziende che lavorano sul chilometro zero mentre arroganti calciatori come Balotelli danno un cattivo messaggio ai giovani, cioè che è bello essere negri e trombare le vedettes, che poi che cultura ci viene fuori se non quella dell’ignoranza e della plebe che non capisce un cazzo, proprio di questa gente qui che sarebbe l’anima del paese insomma il grande processo restaurativo spinge le spinte centrifughe dell’arte a coalizzarsi in un groviglio liquamoso di rizomi e sterco, di incrostazioni del linguaggio e della semantica dell’ovvio per cui al giorno d’oggi

un giovane uscito dal liceo non è in grado di estemporarizzare su due piedi i molteplici dislivelli di lettura della Vita Nova di dantesca memoria, ma allo stesso tempo sa dirvi tutte le formazioni dell’Atalanta dal 1979 a oggi e per di più crede che furbescamente agendo per conto terzi con attività di basso conio morale e intellettuale sia possibile costruirsi non già un futuro, ma quantomeno un presente coincidente con l’acquisto dell’iPhone con cui andare in giro e fare le foto ai negri, oppure da ricaricare mediante l’estrinsecazione di performance sessuali dietro pagamento, che secondo alcuni è pur sempre un’instradazione alla via dell’imprenditoria personale, secondo altri però e io mi ci schiero altro non è che la deriva ultima della corporeità post-meretriciale in cui ormai l’intelletto è totalmente staccato dal corpo e lo utilizza con disinvoltura come mezzo per ottenere qualche osso di gabbiano, qualche enfisema nei kiwi, qualche lavanda gastrica gratis dal reumatologo della mutua

che stando ad alcune voci di corridoio, tuttavia piuttosto affidabili, è pure manfruito e lo acciuffa a chilometri nel tabarén ogni sabato sera per modico prezzo dietro il Mercato Ortofrutticolo, dimmi un po’ te ora se un mestiere onorato come quello del medico oggi dev’essere pure infestato da’ finocchi, sono veramente tempacci di crisi che si rifrangono come un’onda malsana e miasmatica nella vita di tutta la società, al punto che ormai fra un Presidente della Repubblica e uno sbozzascalini non v’è più alcun possibile distinguo, e anzi è ancor più rimarcata l’uguaglianza fra le due parti e si ritiene ormai giusto e scontato asserire che chi dice il contrario sia un negro

che si chiama pure Billi ed è bravo a basket, questa disciplina sportiva che allena i muscoli senza aguzzare l’ingegno e quindi è tutta una deriva entropica questa qui che prende la società dove i tracciati individuali si atomizzano in un brodo primordiale inconcludente reificato dalla pertecipazione agli Europei di Calcio ove si uccidono cani per permettere ai milionari di tirare calci al pallone, tutto questo uccide l’intelletto dei nostri giovani che troveranno più interesse ad andare in giro sulla spiaggia a vendere gli accendini perché è così che ha iniziato Balotelli, che se magari si fosse dedicato ad uno sport di grandi valori morali tipo il rugby avrebbe smesso già in giovane età di essere negro e oggi occuperebbe un palazzo a Milano con le sue installazioni artistiche che mettono in crisi la società dei consumi e basta che mi sono rotto il cazzo dio merda, oh.

(ps: post n. 666!)

Questo post è sofisticatissimo, perché arriva dopo una settimana di esperimenti, e rivela che un sito se non viene aggiornato riceva ancora più visite perché la gente si connette di continuo nella speranza di un aggiornamento, e dunque dimostra che la società è drogata d’informazione e quindi chi detiene i rubinetti della società è il più grande spacciatore del mondo e quindi, in poche parole, ho dimostrato che Rupert Murdoch vive in Colombia e tira di coca dal culo delle negre assieme al subcomandante Marcos. QED.

Per il resto, aggiungo qualche buzzword strategica per attirare gente.

Wikileaks.

Finiani voto fiducia 14 dicembre.

Proteste studenti decreto Gelmini.

Tredicenne scomparsa Bergamo.

Sarah Scazzi Avetrana (è stato il negro, lo ripetiamo).

Assange.

Bene, direi che siamo arrivati in fondo bene e dunque potete anche andarvene tutti quanti a fare in culo (a meno che non siate fan dei Valient Thorr).

Hovvinto!!11!!1!

Ebbene sì, ci speravo tanto, e alla fine ho vinto il Nerchianera Award. Sono veramente felice. Al settimo cielo.

Ora potrò esibire questo ambitissimo premio nel mio soggiorno, pensavo di metterlo fra il Pulitzer e il Nobel. Sono grato a tutti coloro che mi hanno chiamato per congratularsi con me: Jenny Gargiulo, Lord Satanachia, Gimmy Mostro, Kim Kardashian, Noemi Letizia, Donatella Versace, Teomondo Scrofalo, Ted DiBiase e Joe Guatemala sono solo alcuni dei carinissimi vipsz che si sono presi la briga di alzare la cornetta e dirmi bella lì Negrodeath, sapevo che avresti spaccato il culo a tutti! o qualcosa di molto simile. La sera della premiazione è stata molto commovente. Mia moglie aveva cucinato una pasta alla norma spettacolare che abbiamo mangiato disintegrando una bottiglia di vino frizzante a testa, per poi andar giù di rutti davanti alla tv a guardare Behind The Music dedicato a Jennifer Hudson. Poi avevo appena messo i Bible Of The Devil allo stereo quando ad un certo punto squilla il telefono: è Napolitano, mi dice che da Oslo (o Ostrogoth?) hanno deciso, vincerò io il Nerchianera! Batti cinque amigo, mi fa Napolitano, posso immaginarlo che ha strizzato pure l’occhio, te lo sei strafottutamente meritato, dio cane! Eh beh, direi, aggiungo io!

Trascrivo qui sotto in bella scrittura la comunicazione:
La Commissione Permanente del Nerchianera Award attribuisce a Negrodeath, pregiatyssimo titolare nonché unyco autore di “Sei Un Idiota Ignorante” (che, occorre precisare, in base all’art.bla bla NON è una testata giornalistica, eh, che dai contenuti avreste potuto benissimo pensarlo), il Nerchianera Award 2010 per il suo commovente impegno nella lotta alla discriminazione: raramente si sono visti blog così attenti a non far uso della parola “negro” e a non mostrare donne nude e sorridenti felici di compiacere il gretto maschio esibendo la propria epidermide all’obiettivo di un viscido fotografo servo del capitale.

Bene, possiamo chiudere le trasmissioni. Manca solo una cosa:

Alla prossimo award, care le mie testine di zampirone.

E’ giunto il momento, dunque citare Ted Nugent nel titolo del post non può che essere propriziatorio. Già, perché qui non si scherza, non si cionfola nel grano nè si gracula nel cespite. Qui si contribuisce ad innalzare il debito pubblico e a pubblicare escrementi. Qui si azzera l’impatto sociale, se positivo. Qui. Ora. Subito. E’ arrivato il Nerchianera Award e chi dice il contrario è un negro.

Caro lettore, è giunto il momento, una buona volta nella tua vita di merda, di rispondere a delle domande e farti un bell’esamino di coscienza. Per esempio:

1) Le battutine di Spinoza, stile “Un uomo entra in un caffè. Splash.” non fanno cagare struzzi di marzapane in scala 1:1?
2) Non siete incazzati con Quentin Tarantino perché è stato fin troppo tenero col cinema italiano, a cui tra l’altro sarebbe l’ora di chiudere i finanziamenti?
3) Non è meglio un Big Mac Menu oggi e domani che la bancarella equosolidale dove una patata coltivata dai negri ti costa dieci euro?
4) Seriamente, ma chi l’ha mai letta Alda Merini?
5) Fa più schifo la pizzica, la taranta o un post di Galatea?
6) Obluraschi?
7) Lotta dura, ma senza verdura?
8) Non me lo ricordo.
9) Chi è più petulante e insopportabile fra la Chiesa e l’UAAR?
10) Macchianera poi non era un nemico di Topolino?

Se anche tu, pur con tutte le menomazioni intellettuali che la natura ti ha ingenerosamente inflitto, ti sei posto almeno qualche volta una di queste domande mentre leggevi i post dei blog civili e intelligenti che rappresentano la parte sana del paese, voglio dire, se proprio tu, razza di patetico stenterello, ci sei arrivato facendo scattare un meccanismo arrugginito nel tuo ottuso cervello di primate (o di chitarrista dei Dimmu Borgir), insomma sì dio cerotto all’amarena, il discorso è: vota per questo blogsz all’annuale cerimonia dei Nerchianera Award. Se mi farai vincere, non verrai ringraziato nè pubblicamente nè privatamente, anzi, fin da subito ti dico che sei un imbecille di merda.

La serata degli awardsz verrà presentata da Nadejda Nikolov:

Nadejda è stata scelta a sua insaputa pescando fra i profili Facebook, e abbiamo scelto lei anziché Michela Murgia per via delle pvppe che generosamente esibisce. Dunque ci sentiamo onorati della sua presenza, poi tanto di italiano non capisce un cazzo, viene dal terzo mondo della Bulgaria anzi dovrebbe essere lei a pagarci per l’opportunità offerta, dio mongoloide. La Lucarelli aveva requisiti simili, però il Nerchianera ha bisogno di qualche esotico sapore esclusivo che si senta, discretamente, in filigrana. Un tocco di Bvlgarya che ahimè la Lucarelli non ha. Tra l’altro in questo modo offriamo ad una disastrata del fallimentare esperimento del socialismo reale un mezzo per riscattarsi dalla propria condizione di allezzita a pile, quindi questa iniziativa socialmente ha un valore altissimo ed encomiabile. La selezione è passata per le pvppe e non per l’intelletto, perché dalle foto l’intelletto non si vede, e sinceramente non ce n’è mai fregato un cazzo. Del resto ci sono fior di bloggheresse che non solo vi negano l’intelletto, dai loro blog, ma nemmeno hanno le pvppe, anche perché se le avessero probabilmente farebbero qualcosa di meglio che scrivere stronzate contro la Gelmini, Gaza e basta mi sono scassato i coglioni.

Insomma, leggete il regolamento, ed eventualmente partecipate se vi sentite di aderire allo Sturmo & Drango.  Questo qui sotto è l’ambityssimo premio da esporre con orgoglio nel salotto buono:

E ricordate che un premio fra blog ha lo stesso valore delle antiche tradizioni, della bellezza nei gesti semplici, della resistenza all’omologazione impostaci dall’alto, della località in contrasto alla globalizzazione: UN CAZZO. Da qui la particolarissima forma del premio stesso, intagliata nella merda coi pinoli dal noto scultore Badalassi Marmugio di Fauglia (PI). Ma ancor più sentiti ringraziamento a milady Rachel Barnacle, autrice del magnifico logo, nonché di quello del movimento SuD (chi partecipa deve ringraziare, dio armadillo).

Passo e chiudo. Qui c’è un premio da vincere, non si tergiversa in minchiate, mica ci si chiama Anelli di Fum0 o Metilbaren che pare il nome di un antiinfiammatorio, sai, tipo il Voltaren.

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