Category: figa la civiltà industriale


Ebbene sì: a Facebook non gli garbano le puppe. Succede che oggi mi trovo un messaggio, ovvero che per 24h non potrò pubblicare niente, perché ho violato gli standard di nudismo. Mi pareva strano, perché so che non si può e non lo faccio mai di conseguenza. Però poi guardo meglio, il casino l’ha fatto il post precedente, con l’immagine di Sarah Nicole Randall a puppe all’aria. E dire che sarebbe bastato mostrarne un’altra come anteprima, magari quella più sotto con Kelly Madison in bikini. Ora, non posso togliere le donne nude o semi- dal blog, perché sono il motivo di traffico n.1, e allo stesso tempo nemmeno posso rinunciare a Facebook per lo stesso motivo. I due motivi confliggono, quindi… boh, dovrò mettermi a scegliere manualmente l’anteprima. Che fatica orrenda! Certo, fossi uno di Peppekrilo potrei sempre dire che i Poteri Forti mi vogliono impedire di pubblicare su FB perché altrimenti sbeglio lagggente e uno vale uno!1!!, ma la realtà è molto più terra-terra, cioè che si violano i termini di FB, e fanculo al cazzo. Vabbeh, ora che lo so metterò almeno un’immagine da poter usare senza problemi come anteprima.

Ancora una volta le forze restaurative remano contro all’Arte e alla Cvltura. E’ successo di nuovo a Caltagruate, dove Ermenio Sbrenna, pittore e performatore, si è visto negato il permesso della sua nuova installazione “Circomene Derelicta” in quanto, a detta degli inquirenti, oltremodo oltraggiosa nei confronti di quella morale del Signore Iddio Gesù (cane, aggiungeremmo in un secondo tempo) che tanto bene ha fatto all’arte, vedasi i dipinti lì di coso, Giotto e Michelangelo, ma tuttavia non possiamo in nessun modo far sì che tutto ciò, lo scembio, diventi un’abitudine, perché ne va della nostra buona nomea, ed dovrebbe essere chiaro a tutti, ma in un paese deficitario di culture e attenzioni, in cui i valori sono in crisi e si mandano in pensione giornalisti preparati come Salvatore Gualla e critici d’arte di fama internazionale come Alybrando Siraghi, ecco, in questo paese per forza poi che scende il PIL, per forza poi che le agenzie di ratingsz declassano tutto e mandano in malora le piccole aziende che lavorano sul chilometro zero mentre arroganti calciatori come Balotelli danno un cattivo messaggio ai giovani, cioè che è bello essere negri e trombare le vedettes, che poi che cultura ci viene fuori se non quella dell’ignoranza e della plebe che non capisce un cazzo, proprio di questa gente qui che sarebbe l’anima del paese insomma il grande processo restaurativo spinge le spinte centrifughe dell’arte a coalizzarsi in un groviglio liquamoso di rizomi e sterco, di incrostazioni del linguaggio e della semantica dell’ovvio per cui al giorno d’oggi

un giovane uscito dal liceo non è in grado di estemporarizzare su due piedi i molteplici dislivelli di lettura della Vita Nova di dantesca memoria, ma allo stesso tempo sa dirvi tutte le formazioni dell’Atalanta dal 1979 a oggi e per di più crede che furbescamente agendo per conto terzi con attività di basso conio morale e intellettuale sia possibile costruirsi non già un futuro, ma quantomeno un presente coincidente con l’acquisto dell’iPhone con cui andare in giro e fare le foto ai negri, oppure da ricaricare mediante l’estrinsecazione di performance sessuali dietro pagamento, che secondo alcuni è pur sempre un’instradazione alla via dell’imprenditoria personale, secondo altri però e io mi ci schiero altro non è che la deriva ultima della corporeità post-meretriciale in cui ormai l’intelletto è totalmente staccato dal corpo e lo utilizza con disinvoltura come mezzo per ottenere qualche osso di gabbiano, qualche enfisema nei kiwi, qualche lavanda gastrica gratis dal reumatologo della mutua

che stando ad alcune voci di corridoio, tuttavia piuttosto affidabili, è pure manfruito e lo acciuffa a chilometri nel tabarén ogni sabato sera per modico prezzo dietro il Mercato Ortofrutticolo, dimmi un po’ te ora se un mestiere onorato come quello del medico oggi dev’essere pure infestato da’ finocchi, sono veramente tempacci di crisi che si rifrangono come un’onda malsana e miasmatica nella vita di tutta la società, al punto che ormai fra un Presidente della Repubblica e uno sbozzascalini non v’è più alcun possibile distinguo, e anzi è ancor più rimarcata l’uguaglianza fra le due parti e si ritiene ormai giusto e scontato asserire che chi dice il contrario sia un negro

che si chiama pure Billi ed è bravo a basket, questa disciplina sportiva che allena i muscoli senza aguzzare l’ingegno e quindi è tutta una deriva entropica questa qui che prende la società dove i tracciati individuali si atomizzano in un brodo primordiale inconcludente reificato dalla pertecipazione agli Europei di Calcio ove si uccidono cani per permettere ai milionari di tirare calci al pallone, tutto questo uccide l’intelletto dei nostri giovani che troveranno più interesse ad andare in giro sulla spiaggia a vendere gli accendini perché è così che ha iniziato Balotelli, che se magari si fosse dedicato ad uno sport di grandi valori morali tipo il rugby avrebbe smesso già in giovane età di essere negro e oggi occuperebbe un palazzo a Milano con le sue installazioni artistiche che mettono in crisi la società dei consumi e basta che mi sono rotto il cazzo dio merda, oh.

(ps: post n. 666!)

Booooom fragga fragga boooom!!!

(foto: bella lì Dime, eri troppo il meglio)

I recenti attacchi terroristici in India hanno ristuzzicato la paura del terrorismo, inutile girarci intorno, e durante una crisi economica la cosa fa anche più effetto. Naturale che alcuni personaggiucoli ci si siano buttati subito a pesce, e chi è più personaggiucolo di un politico e di un giornalista? Nessuno, appunto. Insomma no, mi dicono venerdì che cé un coglione di ministro legarolo, Maroni mi sembra, che dice di fermare & impedire lapertura delle moschee che offrono asilo e alloggio e basi ed elicotteri e testate nucleari ai terroristi. Ora io non so nelle vostre città, ma non mi capita di vedere un cantiere di moschea ad ogni isolato. La sparata è solo, appunto, una sparata per rassicurare la gente fidatevi ci si pensa noi sbroc sbroc. Roba abbastanza minchiotronica, come del resto i cretimbecilli che volevano farsi saltare allEsselunga – si sono fatti beccare come pirli e non avevano neppure le idee chiare su cosa e come fare.

Poi cé laltro idiota, Magdi Allam, egiziano (lo dico perché gli dà noia di sicuro) dunque negro (pure) e arabo (anche) nonché musulmando (idem) che però si è sottoposto ad un volontario processo di bianchizzazione coatta da essere in primo luogo un ridicolo tamarro, in secondo il più credibile contraltare europeo allo strapotere di Michael Jackson (riconosciuto leader del settore). Allam ha fondato il partito sgommotronico degli Europei Uniti Contro i Negri o qualcosa di simile, insomma teniamoci stretti e saldi attorno alle radici cristiane sbroc sbroc cultura comune sbroc sbroc via affanculo tutti gli altri sbroc sbroc tratti comuni sbroc sbroc sono così italiano che sono un virtuoso della caffettiera e del mandolino.

Probabile che Allam e Maroni condividano molti fanz, la somma dei tendenzialmente islamofobi coi tendenzialmente cristianisti ad oltranza, cioé insomma tutti quelli che sono stati "risvegliati" da Oriana Fallaci a suo tempo. Le paure di fondo non sono molto giustificate: chi si trasferisce si adegua o fanculo, come successe ai cercopitechi mongoloidi che uccisero la figlia perché "troppo occidentalizzata", o quegli altri mongospastici che fecero uguale perché alla figlia gli garbava un locale anziché il beduino promesso in isposo. Queste persone sono state spedite in galera e tanti saluti. Quindi, la moschea o la non moschea sono falsi problemi, i veri problemi sono dati dai cervelli arrugginiti e rimasti ad un medioevo culturale di merda – e se fanno le loro atrocità da queste parti, si beccano la giusta dose di randellate nellosso parietale. Fine. Tranquilli che nessuno, in certi casi, si mette ad invocare le differenze culturali, se non qualche antiimperialista terminale.

A questo punto tiro le somme di questo inconcludente e inutile post:

1) Non credo ci sia un reale pericolo di terrorismo in Italia. Se ci fosse, governo e stampa dovrebbero stare zittissimi e non dire niente, per non allarmare la popolazione e non innescare pericolose spirali di aggressioni, pestaggi ecc. Dopodiché, si prendono i terroristi, una volta individuati, e li si fa sparire. Pulito, essenziale, rapido. Nessuno si accorge di nulla, nessuno percepisce il terrorismo, nessuno ne ha terrore, e quindi il terrorismo medesimo risulta vanificato. Se si parla di terrorismo e rischio terrorismo italiano un tanto al chilo, è per fare notizia e rafforzare le convinzioni dellelettorato.

2)
Resto dellidea che siano principalmente gli islamisti a doversi svegliare e liberare della loro orribile cultura. Che non me ne frega un cazzo se è antica e millenaria: fa cagare, e fine. Solo, mi chiedo, quando si sveglieranno? Quando utilizzeranno quellimpegno e quelle energie che solitamente utilizzano per far stragi di civili in mercati, alberghi e scuole, per impiccare gli imam, bruciare le madrasse fino alle fondamenta, rieducare da capo i giovani, liberare le donne e mettersi in rapporti economici e quindi normali con il resto del pianeta? Bah, non so. Ma sarebbe lora. E ci guadagnerebbero sia loro, senza quelle merdose teocrazie, sia noialtri che ci abbiamo a che fare. Chi sono io per decidere sbroc sbroc? Nessuno, mi limito ad osservare che da noi si sta meglio. Stessero meglio anche loro, si starebbe tutti ancora più meglio. Certo, se stare nelle baracche fangose di Kabul esportando eroina per finanziare la jihad degli iman, con tutte le conseguenze che sappiamo, è una figata per il diritto alla resistenza…

Insomma, si fa presto a tenere sempre per una parte (vale per Cuba, lArabistan, la Corea del Nord etc etc), idealizzandola da lontano con tutti gli addentellati romantici del caso. Credo che tutti questi capi che si fanno amare con uno sfrenato culto della personalità, riempiono la testa della gente di cazzate invereconde e li fanno vivere in condizioni derelitte e merdose, ecco, tutti questi capi andrebbero presi a fucilate in culo. Da Fidel Castro allimam Sakrubazkh a chi vi pare. Questi irresponsabili mongoloidi sarebbero dei grandi capi? <!– –>

Ullallllà ullallà il budello di tu ma

No, cioè, queste sono le cose ganze a randello. Cose come lesperimento LHC a Ginevra, che i puristi della natura contestano in quanto sgommotroni, e cose come lascensore spaziale. Io sono ultra favorevole a queste epicherie tecnologiche perché, per arrivare allo scopo, si produce una valanga di conoscenza in più che potrà in seguito avere ripercussioni importanti e positive sulle nostre vite. Basta vedere a tutti i tipi di materiali e tecnologie radiocomunicative etc. etc. messe a punto per i programmi spaziali. I semplici "effetti collaterali" di questi grandi esperimenti e grandi imprese tecnoscientifiche sono delle figate enormi, figuriamoci il resto.

Ora pare che i jappi vogliano investire qualche squinquiliardo di monete sonanti sul progetto dellascensore spaziale. Bene, spero vivamente che ce la facciano, per tutti i motivi elencati sopra, perchè lascensore spaziale in sè è ganzissimo, e perchè voglio rileggere "Le Fontane del Paradiso" di Arthur C. Clarke ascoltandomi a stecca "Jacobs Ladder" dei Rush, gruppo che fra laltro ha cantato lera tecnologica con grande intelligenza e abilità. Avanti jappi, e tutti i possibili consociati al seguito, ascensorate, ascensorate – qualcosa resterà.

Io pensavo, fra le altre cose, ad un utilizzo troppo ganzo dellascensore spaziale: quello di smaltitore della merda. Pensateci un po, si potrebbero stoccare tonnellate di merda inquinante, portarla allascensore, calcolare lorbita giusta e spararle dritte, queste tonnellate di merda inquinante, scorie, rifiuti e caccole, dritte dritte nel sole. E il sole non è schizzinoso, incenerisce tutto senza fare distinzioni. Quindi il problema di dove infilare la merda inizierebbe a perdere di peso, visto che avremmo a disposizione il migliore dei termovalorizzatori esistenti.

Due le perplessità. A portare la roba allascensore, quanto si inquinerebbe? Chiaro che questo problema andrebbe studiato attentamente perchè il giuoco valga la candela, e realizzare un ascensore per continente non sarebbe così male – in questo modo ogni continente dovrebbe fare meno strada per portare la propria merda allascensore. Il secondo è: ma gli ecologisti inizierebbero a protestare perchè non sarebbe giusto inquinare il sole? E i vari pauperisti animisti sosterrebbero che violando il sole con la merda ne scateneremmo le ire, e la natura, anzi, la Natura si vendicherebbe? Senza tener conto che fra qualche cazzigliaio danni il sole passerà in fase supernova senza laiuto di nessuno? Nel dubbio, io li manderei di persona a controllare.

Domande senza risposta, chissà se vivremo abbastanza per vedere tutto questo. Spero di sì. Ricordate, Ascensore Spaziale e Termovalorizzatore Totale Naturale! <!– –>

Sghignaz sghignaz sghignaz

Il bello dei fessi è che, in quanto fessi, fanno e dicono fesserie, e dunque li si riconosce sempre. Prendiamo il caso di Sarah Palin, governatrice dellAlaska pressoché sconosciuta al di fuori dellAlaska e assurta agli onori della cronaca dopo che John McCain lha scelta come sua vice. La cosa divertente non è la Palin, quanto latteggiamento dei coglionazzi nei confronti della Palin medesima. Già solo il fatto che tutti i pirli nostrali, quella congrega di ruderi intellettuali e morali attaccati come patelle al relitto del PD, si prendano così a cuore le elezioni USA come se fossero loro a dover votare è da sbriciolarsi dal ridere e dà una buona misura della sciroccataggine.

Sarah Palin, sbroc sbroc

La Sarah Palin, torniamo quindi alla Sarah Palin. Non appena si è fatto il nome della "hockey-mom", come si definisce lei stessa, si è scatenato subito un divertente circo. La Palin è infatti lesponente del reazionariato Dio-Patria-Famiglia che fa dei suoi figli uno spot pubblicitario, supporta le armi e il secondo emendamento, ama cacciare e mangia lalce, è antiabortista e antigay. Tutto vero, tutte posizioni del cavolo, tranne quelle sulla caccia e lalce: io sono ben felice che esistano i cacciatori che mi permettono di mangiare buonissima selvaggina, come fagiani, cinghiali, cervi, daini, caprioli etc, se mi offrissero un bello spezzatino dalce lo mangerei volentieri. Hockey-mom di tutta lAlaska, siete in ascolto? Invitatemi a cena, vengo volentieri. Dicevo, tutte posizioni retrive e putride. Nellottica della campagna, la Palin sarebbe stata arruolata per far breccia nellAmerica più conservatrice e bigotta, e vista la sua energia e la sua verve probabilmente ce la può fare. La si potrebbe ritenere il definitivo segnale del passo indietro di John McCain, per anni politico competente e scomodo. Ok. Ma si tralascia un fattore, un fattore da niente: il fattore energia.

Energia tutta mia

Lenergia è un problema. Si parla tanto di energie varie, e di crisi. Il progetto che la Palin stava già avviando in Alaska e a quanto pare diverrebbe di primaria importanza sotto la presidenza McCain (ma sarebbe positivo lo mettessero in atto comunque, anche sotto la presidenza Obama) è questo: rendere gli USA indipendenti dal punto di vista energetico. LAlaska è un terreno enorme dal sottosuolo ricchissimo di petrolio e gas. Un potenziale mai sfruttato finora, ma adesso sarebbe proprio il caso. Il bello è che la Palin, a differenza di ciò che tanti genii nostrani vanno a pensare, non ha la minima intenzione di affidarsi ai lobbysti del petrolio che anzi ha bacchetato subito, ma di istituire un programma federale, perché questa energia sia rivolta al bene della nazione. A casa mia, questo si chiama trovare una soluzione pratica ad un problema, per giunta ad un grande problema. La reazionaria sbroc sbroc Sarah Palin (uh, mi ero dimenticato, fra le sue colpe, che è unex reginetta di bellezza: dunque è sicuramente stupida!) si fa avanti con un progetto realizzabile, allinsegna del pragmatico buon senso e dellintelligenza. Tutte doti che nessuno dei nostri grandi politici ha, tipo quei geniacci delleconomia che si fanno piantare unombrello in culo dai tassisti e non riescono nemmeno a comprare Vicolo Stretto a Monopoli.

Badass!
Se la roba delle trivellazioni alaskane e il relativo programma energetico andranno in porto, si profila finalmente la possibilità di mandare a fare in culo il petrolio arabistano. Certo, non mancheranno quelli che accuseranno gli USA di non aiutare più leconomia saudita, e ne rideremo a tempo debito. Quel che risulta evidente è lidiozia degli idioti. Quelli che ragionano sulla politica americana in (vetusti) termini europei non fanno che infilare il cilindro nel foro rettangolare.  Soprattutto, sono talmente accecati dal punto di vista ideologico da non capire il perché di certe scelte, tipo la nazionalizzazione della Fannie Mac e di quellaltra: ma come, non solo liberisti capitalisti sbroc sbroc? Semplice, basta avere intelligenza e spirito fattivo, del tipo: ci vuole una soluzione rapida ad un problema serio, intanto abbiamo questa, mettiamola in pratica e studiamo qualcosa di meglio nel frattempo. Cé la crisi energetica causata dalla speculazione petrolifera? Intanto creiamoci le nostre riserve di energia al riparo da future bolle speculative dannose, senza tralasciare gli investimenti sulle energie alternative (vorrei ricordare come in Nevada abbiano una bella centrale fotovoltaica, mentre da noi se metti uno specchietto retrovisore in mezzo ad un campo arrivano subito i Verdi). E un modo sano di affrontare la realtà che prescinde dal dx/sx, che non corrisponde affatto al problema del repubblicano vs democratico, o del conservative vs liberal se preferite.

Riassumendo: gente che si crede la parte sana del paese segue le elezioni americane lanciando frizzi e lazzi allindirizzo della conservatrice e reazionaria ma anche intelligente e fattiva Sarah Palin, continuando nel frattempo a parteggiare, in casa propria, per uno accrocchio politico talmente progressista da schierare in campo la Binetti che, oltre ad essere un cesso e più indietro della Palin, non è stata mai in grado di muovere un dito e fare un cazzo di nulla. Non è da scassarsi dal ridere?

Concludo dicendo che mi piacerebbe molto vedere le varie Serena Dandini, Daria Bignardi etc. prese a calci in culo dalla vigorosa Sarah. E chiunque vinca le elezioni, ripeto, sarebbe forte che il programma trivellatorio alaskano andasse in porto. <!– –>

Limpero del budello di tu ma

Leggo laltro giorno un trafiletto su "Il Venerdì" di Repubblica, dove il trafilettista si rammarica che, ahimè, le appena passate Olimpiadi nulla abbiano insegnato alla Cina che continua a non rispettare i diritti umani. La prima domanda da fare sarebbe "quanto sei imbecille, da uno a dieci?", ma poi mi sovviene che si parla di un giornalista, e dunque la domanda giusta è "quanto sei in malafede, da uno a dieci?" La linea di demarcazione fra imbecillaggine e malafede è un concetto che non gode di abbastanza notorietà, temo. Perché mi sa che uno dei ritornelli più cantati dei prossimi anni sarà una stanca variazione sul tema di "Addavenì bbaffone". Tutti quei figuri che, dopo il crollo del muro, hanno riposto parka e balalaika nellarmadio concedendosi giusto un cuba libre ogni tanto, adesso saranno tutti ringalluzziti: hanno dei nuovi reami fatati cui fare riferimento come terre dellanticapitalismo e dellantiamericanismo, lontane dallo stile di vita occidentale, e aggiungete pure tutti i vostri sbroc sbroc preferiti di seguito. Certo, poi laggiù si vive di merda, e si fanno fucilazioni di massa, e in condizioni da terzo mondo, ma in fin dei conti cosa volete che sia confronto a due esecuzioni in Texas dove cè nato Bush, eh?

Dizionario alla mano, questo è limpero:

"
organismo politico costituito da un insieme di nazioni e popoli diversi sottoposti a un’unica autorità che ha generalmente il titolo di imperatore".

Non siamo più in tempi di imperatori, gran ciambellani, pulitori di testuggini etc. (per fortuna), si usa il termine "superpotenza", ma resta il fatto che ci savvia verso una fase nuova in cui glimperi in giuoco sono tre: USA, Russia, Cina. Allo stato attuale, gli USA sono in difficoltà, ma si sono rialzati da crisi ben peggiori (vedi quella del 1929), non vedo perché vendere la pelle dellorso prima che sia stiantato come fanno tanti fessi.

Tornando alla deficienza di cui si parlava allinizio, la si rinviene su due piani distinti.

Internamente agli USA: cé la stolida convinzione che, se vince Obama, gli USA diventeranno qualcosa di molto simile alla Fatebenefratelli o similia. Naturalmente è falso come la statua di Giuda al museo delle cere: vinca Obama o McCain, il tratto principale degli USA, ovvero quello di superpotenza politico-militare-economica non verrà assolutamente messo in discussione. Cambierà la strategia (in particolare nella delicata questione mediorientale), sarà diverso il modo di affrontate la crisi esterna, cambierà la politica interna, questo ok. Chi crede allObama Cambiatutto è lo stesso tipo di cretino in malafede stile DAlema, Rutelli, Weltrony o GiornalistaDiRepubblicaACaso che diceva "magari tornasse Clinton…" ai tempi di Bush. Clinton suonava il sax e si faceva fare le pompe dunque era, indubbiamente, un figo, però su imperialismo e guerrismo non ha mai esitato un attimo. Ora dicono, con lo stesso spirito, "speriamo vinca Obama". Ma è una bugia che sparano così, per poter diventare filoamericani scopertamente, perché no McCain repubblicano cattivo imperialista sbroc sbroc.

Esternamente agli USA: subito dopo il crollo del muro e la fine della guerra fredda, abbiamo vissuto anni di egemonia completa USA. Immagino che a Washington tenessero docchio la Cina e la scatafasciata Russia, ma senza prevedere la loro grande esplosione in concomitanza con un periodo di crisi americano. Così è stato, invece. Attualmente la Cina, con tutti i soldi che ha prestato allAmerica, si trova in condizioni privilegiate. Vedremo come va a finire. Comunque, se una volta i babbioni si scannavano su quale fosse meglio fra modello cinese e modello russo (di comunismo), ora la cosa si ripeterà, in demenziale farsa: quale antiimperialismo sarà meglio, quello russo o quello cinese? Rivogheranno in abbondanza la frottola, gli amicici intellettuali giornalisti sgommotronic, a tutta la selva di movimentisti e movimentati, socialforum, centrosocialisti, pasionarii e più in generale illusi e babbei ottusamente antiamericanisti per sport e partito preso. Quelli della rivoluzione come hobby, insomma. Rivogare due imperi, competitori degli USA sul piano geopolitico e prontissimi a usare gli stessi mezzi (la scaramuccia georgiana ne è un esempio), per resistenze allimpero – ahaha!

Perché poi è il solito discorso: si fa presto a dire sbroc sbroc. Vedrai che nel malvagio impero dello Zio Sam puoi benissimo continuare a praticare la rivoluzione come hobby, magari anche a trasformarla in un lavoro e a camparci. Fai lo stesso negli altri due imperi: non so bene in Russia, in Cina fai di sicuro una brutta fine. La fai pure dal buon Fidèl, sai comé. Eppure meglio gli antichi regimi tibetani, meglio essere donne in Iran, meglio essere parte del plotone di fucilati cinesi, sempre meglio, ci mancherebbe, che vivere in US.

Non vi garba limpero? Sarete contenti, ora che ce ne sono ben tre. Si preannunciano colossali arrampicate sugli specchi, da parte dei rivoluzionari per hobby, per difendere unazione riprovevole se compiuta da uno dei due Imperi del Bene! Imperi che, mi pare scontato, non esiteranno a scontrarsi fra di loro per stabilire predominanze varie in diverse zone dellAsia e del Medioriente. Anzi, non mi stupirei se nel giro di qualche anno questultimo fosse in comproprietà: Impero del Male, Impero del Bene 1 e Impero del Bene 2. I "resistenti"? Pffff, ahahahaha! <!– –>

E beccati sto popo di catastrofe ecologica, ecostronzo!

A me mi garba ridere delle teste di caprone putrefatto, per la semplice legge che il male voluto non è mai troppo. Capita che mi garbi anche di leggere RipensareMarx, un blog molto acuto e intelligente, dove le analisi e gli scritti di Gianfranco La Grassa e soci spezzettano tranquillamente il culo alle fregnacce dei tanti illvstri intelletvali e polytologi ddddesinistra che invitano la popolazione a scendere in piazza a protestare contro Abberlusconi. Bene bene, cé un post di alcuni giorni fa che mé piaciuto molto, ed è questo qui. Un post che prende a pedate nel cazzo due cose ridicole: il petrolio e il neopauperismo criptoluddista demenzialoide.  Del resto lo sappiamo tutti, che se vediamo su MTV le pubblicità con Gesù che invita al risparmio energetico e Beppe Grillo che tuona contro i led lasciati accessi e poi Google a sfondo nero che farebbe risparmiare, vuol dire che qualcosa non va e bisogna scureggiare controvento per dare noia a tutta questa massa di mongolitici ecostronzoli. E quindi si, lenergia pulita, lenergia rinnovabile, il riciclo, come sono bravi a Peccioli (PI)!

Ma insomma, questo petrolio? Quello che sta per finire, che ci sono riserve fino a dopodomani, che Al Gore e MTV e il protocollo di Kyoto e Pecoraro Scanio e Carlo Rubbia e Pebbe Llirgo e gli arabistani? Ebbene ebbene, quel che dentro di me pensavo è vero – ce né a sfare, in realtà, di petrolio. Ce né talmente tanto che non si corre nessun rischio di restare senza. Deformazioni ideologiche, promosse da luminari e associazioni ambientaliste, non fanno che instillare la paura della catastrofe immininte a cui rimediare con… solare, eolico, le cose su cui sta fiorendo unindustria che si prospetta redditizia. Lì su RipensareMarx cé riportato un pdf, che mi ha convinto ma fino ad un certo punto, per un semplice motivo: non essendo io nè Beppe Grillo nè Giulietto Chiesa, non ho preso acriticamente per buona la prima cosa che ho trovato solo perché assecondava il mio punto di vista, ma ho cercato un po online – ho scoperto che lautore  del pdf, tale Tom Bosco, è un complottista, il che mette in dubbio lattendibilità del suo scritto. Ma le vie di Google sono infinite, e dunque con poca fatica ho trovato, fra i tanti, questo articolo qui che è molto valido e chiarificatore.

(niente più petrolio, niente più plastica, niente più Mechadoll, RealDoll e compagnia: vorreste davvero vivere in un mondo simile?)

Quel che viene fuori è che, semplicemente, la Terra produce petrolio a sfare sotto un po tutta la superficie esistente, in pratica potreste trovarlo pure sotto il culo di vostra nonna in carriola. Quando si parla di pozzi in esaurimento, si parla in realtà di un insieme di cose: abbassamento di pressione, smerdamento della falda, prezzi estrattivi che di conseguenza aumentano. Con le tecniche di trivellazione ad altissima profondità si può scendere al di sotto dei 6 km per trovare millemila miliardoni di litri, al punto che ci si potrebbe affogare, nel petrolio.  Russia, Cina, Corea, immagino anche lIndia, si stanno attrezzando per queste trivellazioni ultraprofonde dalle loro parti. Gli USA stanno sondando il Golfo del Messico. Insomma, ce né a rondema. Probabile che spesso e volentieri si tratti di petrolio più grezzo che ha bisogno di una raffinazione più laboriosa, e questo porterà nellimmediato ad un rapido miglioramento delle tecniche di raffinaggio.

Naturalmente tutto questo fa il paio col globbbal uormi, la cui stretta correlazione con lattività solare viene ignorata o minimizzata – troppo poco sensazionalismo, troppi pochi documentari, nessun nobel, ahimè, perché col Sole non ci puoi fare un cazzo. Oh, lho già detto anche in passato, dobbiamo contenerci nello smerdamento perché lo smerdamento fa schifo, e in misura strettamente precauzionale è più sano e razionale ridurlo. Per il resto, sembra che faccia schifo pure notare che dai tempi dellinquinamento, la popolazione mondiale CRESCE e la vita media SI ALLUNGA – non esattamente un trend da apocalisse prossima ventura, anzi, sembra piuttosto lesatto contrario.

Cui prodest, lapocalisse ecologggica e lenergia pulita? Sento nellaria quello stesso odore che si sentiva una dozzina di anni fa ai tempi della New Economy, sento. Ecco cosa. Il fetore della speculazione.

E dunque, petrolio ce né, la crisi non dipende neppure dalla scarsità dei pozzi attualmente attivi ma dalla speculazione finanziaria sui futures, quindi che resta da dire? Tanto per iniziare, che andrebbe posto un freno, nel senso di un laccio legale penale a questi finanzieri del menga, ma cé larticolo linkato lì di Uriel che spiega la cosa per bene quindi non mi ci addentro.  E poi ci sarebbe veramente da ridere coi neopauperisti. Una congrega di vati del mentecattismo che cianciano a cazzo di ritorno alla natura, di creazione di monasteri felici in cui vivere ripristinando lumanesimo e la frugalità lontani dalle spire della società capitalista frenetica e disumanizzante. Non ci credete? Eppure cé un cialtrone termonucleare, tal Bifo, che dice proprio queste stronzate. E di sicuro non è lunico.

Ritorno alla frugalità, alla semplicità, al budello di tu ma. Immagino che Bifo lì voglia la chiusura dei mercati globbbali, della globbbalizzazione, per un localismo pauperista dove uno si fa il pane di betulla incrostato di merda e lo rivende al vicino che in cambio ti dà trippa di varano mototrebbiato, entrambi poi si riempiono di piaghe da denutrizione, scorbuto e altre cose simpatiche.

Perché è così difficile capire che la globbbalizzazione delle merci è un bene, mentre è quella delle finanze a essere un male, diogristo?!?

Merci ===> bene (tutti hanno tutto a prezzi bassi).
Finanze ===> male (speculazioni che poi vanno a ramengo e si ride…).

E proprio così difficile da capire? Per ideologi bimbiminkia pauperisti fregnoni probabilmente sì. Del resto sono gli stessi che, di fronte alla diagnosi di un tumore in fase avanzata, se il medico gli dicesse che è possibile curarlo con un ampio margine di successo grazie alliniezione di nanoidi prodotti dalla Big Pharmacorp che riconosco
no e bersagliano il tumore, non risponderebbero:

a) "si si, subito, a me, a me!"



b)
"rocknroll, yeah!! Facciamo saltare in aria quel bastardo!"

ma

c) "no, non mi farò iniettare prodotti costruiti da una multinazionale che cerca solo il profitto e invade la naturalità delluomo con pseudoorganismi simbolo di tecnocrazia!"

o una cazzata simile insomma.

Ahimè, io sono per qualunque cosa ci permetta di vivere meglio e più a lungo. Bioingegneria, impianti cibernetici, tutto quello che ci potrà arrivare. Non sarò mai schizzinoso verso ciò che può guarire, rimpiazzare  arti e organi mancanti, aumentare le nostre potenzialità etc. etc.  Lammonimento che luomo non dovrebbe superare i propri limiti mi fa ridere. Primo perché già con linvenzione della capanna e della selce scheggiata abbiamo oltrepassato i nostri limiti. Secondo perché oltrepassare sì, ma si oltrepassa fino ad un certo punto. La mortalità la si può rimandare, non certo annullare. Terzo, qualsiasi cosa si crei, non è mai sicura al 100% – lumano produce un errore umano, per raggiungere un altro livello occorre laiuto di chi umano non è, e ad oggi quel qualcuno non è pervenuto, ahr ahr ahr.

Ultime obiezioni alla tecnologgggia bioingengerizzante: potrebbe essere usata a fin di male, e qualcuno ci guadagnerebbe sopra. Sul primo punto, al solito neppure laereo andava inventato, neppure la nave, ma che dico, nemmeno la ruota, visti gli impieghi bellici. Sul secondo, non vedo cosa ci sia di sbagliato o di male se si resta nella legalità. Se uno ha più ingegno e più capacità, mi pare più che giusto che si faccia il villone a Malibu o ci si compri duecento milioni di miliardi di palline gialle o quel che vuole.

Quindi, sette volte fanculo ai poveri fragili frignoni neopauperisti umanitaristi.

Petrolio, plastiche, bioingegneria e high tech resteranno con coi ancora a lungo e le potenzialità da esplorare sono molte. Bisogna solo che ogni cosa sia amministrata meglio, senza cialtroneria, senza stronzaggine, senza arraffismo sfrenato, in modo da riequilibrare un po la situazione mondiale e le sue sperequazioni. Non credo proprio che succederà, eh. Però io nel monastero con Bifo non ci vado nemmeno morto, e anzi chissà come mai mé venuta voglia di McRoyal Menu. <!– –>

Guarire dalla spiritualità è possibile

Lamyco Cindiale sottopone ai miei occhi un caso di cronaca davvero niente male. Insomma cé una ragazzina diabetica che, come ogni diabetico, fa la cura dellinsulina. Diabete –> insulina, è un automatismo che ormai lo sa anche il majale. Ebbene mamma e papà decidono di dimostrare al mondo la loro natura di fattori retrotrainanti dellevoluzione umana, e così sospendono la cura dellinsulina (collaudata da anni e anni di teoria, evidenza sperimentale, ricerca e investimento) per sostituirla con una vitamina omeopatica (a questo punto andava bene anche infuso di guscio di paguro).

No, forse non ci si rende conto.

CURA DELLINSULINA vs. MERDA OMEOPATICA

e si dà ragione a questultima. Io vorrei prendere certa gente e spedirla alla Mercedes per i crash test.

Mi vengono in mente altri fenomeni simili. Fenomeni nel senso più ironico possibile, eh: nel senso di irresponsabili teste di merda che non capiscono un cazzo e sono pericolosi per sè stessi e per gli altri e quindi andrebbero sbattuti in un bel sanatorio.

Tipo i testimoni di genova
che non accettano trasfusioni di sangue perché sulla Bibbia cé scritto che non si deve spargere sangue.

Tipo quelli che telefonano al mago
, astrologo, veggente e chirocartomante per un consulto, sapere il proprio futuro, vedere se sbroc sbroc.

Tipo quelli che si affidano alle pomate estratte dal fegato di panda per dimagrire senza smettere di mangiare come forsennati.

Tipo quelli che partecipano a marketing piramidale
multilevel multitasking per diventare miliardari senza lavorare.

Tipo quelli che mangiano solo frutta e verdura morta spontaneamente per non offendere la Grande Madre Terra, a benefizio del Karma.

Tipo quelli che pregano Pantheon.RandomDeity() perché li guarisca dai mali, e se la cosa poi finisce bene, beh, si ringrazino le spoglie di Padre Pio, non il chirurgo.

Tipo quelli che è tutta colpa del complotto
giudaico massonico criptozoologicomunistariano e quello che sta per farsi esplodere nel treno in realtà non è un arabo sciroccato ma è un ebreo travestito per screditare gli arabi.

Tipo quelli che le multinazionali e la medicina
pensano solo al profitto mangiamo semi di girasole e curiamoci con lomeopatia.

In definitiva, tutte quelle persone che si affidano a una credenza superstiziosa completamente priva di fondamento, slegata dalla realtà, non dimostrabile, non riproducibile, non falsificabile, non eludibile, non antropoformizzabile, non malleabile, non confessabile, non dirigibile, quasi un soprammobile. La superstizione è più forte di tutto, me ne rendo conto, è una fissa dellumanità dai tempi della preistoria e continuerà anche nellera spaziale. E per quanto tutte queste superstizioni attraversino lo spettro aggettivistico che va da "curioso" a "insopportabile", se riferite alla sfera individuale, possono diventare – ta dahh!! – dannose e pericolose, anche in maniera mortale, se estese al di fuori del proprio mondo interiore. Avete visto linsulina e lomeopatia, vero? Ecco.

Omeopatia puzza via, che fai rima con stregoneria!

(nella foto: ambulatorio omeopatico)

Lomeopatia si basa su un principio totalmente mongoloide, che è il principio di similitudine del farmaco. Dice che "il rimedio appropriato per una determinata malattia è dato da quella sostanza che, in una persona sana, induce sintomi simili a quelli osservati nella malata." Io capisco che la teoria avesse credibilità a fine 700, quando non si sapeva un cazzo nemmeno della penicillina. Non posso capirlo affatto ai giorni nostri, ma del resto continuo a esser scettico pure su Padre Pio e il Mago Anubi, si vede che è una patologia e proverò a curarmi da un omeopatico. Ahahaha, son forte. No, dicevo, se sai che per il tuo malanno esiste una cura medica, e non la segui per andare dietro a Manitù, sei un coglione di merda. E se affidi a Manitù non la tua vita, ma quella di unaltra persona, sei molto peggio che un coglione di merda.

Riprendendo la pagina di Wikipedia sullomeopatia, spero abbiate notato le citazioni.

Gandhi dice: "Lomeopatia è il metodo terapeutico più avanzato e raffinato che consente di trattare il paziente in modo economico e non violento."

Ambrose Bierce dice: "Lomeopata è lumorista della professione medica."

Bierce parla con lacutezza e il sarcasmo che lo contraddistinguono da sempre. Gandhi dice una stronzata: il "metodo terapeutico più avanzato e raffinato che consente di trattare il paziente in modo economico e non violento", non è un cazzo di metodo terapeutico, perché non cura una sega nulla. E quando fa qualcosina, lo fa per effetto placebo (no, non centra niente quel coglione di Brian Molko), e basta. Ma Gandhi è pur sempre un feticcio delluniverso new next age pacifist ambientalist – intendiamoci, non tanto Gandhi in sè, quanto piuttosto la sua versione macchiettistica e banalizzata buona per gli slogan e i cartelloni. Molti fan dellomeopatia fanno già parte del filone dei fiori di Bach, della coproterapia e del feng shui, per loro la citazione di Gandhi diventa credibile. Anche se è una cazzata. E anche se è Bierce quello nel giusto.


Tecnologia e materialismo

Giusto ieri un amico diceva di un tema dato alle superiori. Qualcosa del tipo che, con il crollo delle ideologie e le promesse non mantenute dalla scienza, lEuropa stia riscoprendo la spiritualità. Una stronzata del genere. Che si può anche capire, eh. Voglio dire, le ideologie ti hanno illuso che il mondo sarebbe cambiato e saremmo stati tutti bene, la scienza che saremmo stati tutti in salute e belli e avremmo capito i misteri del cosmo. Troppo entusiasmo, troppa propaganda, troppa strumentalizzazione hanno prodotto aspettative troppo grandi che sono andate deluse, ok. Però non ci si rende conto che in questi anni di materialismo bieco e tecnologia etc etc, la popolazione mondiale è aumentata, la vita media &egrav
e; più lunga e molto meno dura di solo cinquantanni fa. Il problema della scienza è la sua durezza: non solo è difficile da studiare, ma non ammette incertezza. Quando hai dei numeri che ti dicono "no", vuol dire "no". E non cé spiritualità che tenga. Sarà per quello, per il solito discorso della speranza, che si preferiscono le paludi spirituali quando il bieco pragmatismo della materia ti manda a fare in culo?


Pauperismo mitologico

Il Pauperismo Mitologico è questa sempre più diffusa tendenza a vedere solo ed esclusivamente il lato malvagio, inquinante e approfittatorio della tecnologia e della modernità, dando allo stesso tempo per scontato e acquisito quello positivo. Una volta stabilito che naturale = bene, si regolano tutte le idee di conseguenza. In maniera anche e soprattutto stramba, cieca e priva di qualsiasi considerazione elementare. Voglio tagliare corto e portare alla luce lassunto fondamentale: la Natura risponde in un solo modo alle richieste di aiuto. "Muori!" è quello che secondo natura dovrebbe aspettarsi il debole, che la debolezza sia insita o transitoria. Liberarsi dalla condizione naturale mediante livelli variamente combinati di "ingegno" e "civiltà" (più o meno) è quello che ci permette di essere così tanti e vivere così a lungo. Per dire, se tutti vivessero alla maniera dei pellirossa, come nomadi cacciatori-raccoglitori, saremmo forse molto vicini alla Natura, eh, però ci saremmo pure estinti completamente da quel dì per prosciugamento completo delle risorse. Risorse che allo stato attuale vanno amministrate in maniera molto più saggia, senza sprecare e inquinare così a cazzo, lo so lo so. Al di là di questo, il Pauperismo Mitologico che tanto piace ad ecostronzi vari si sposa bene con la Spiritualità Distruttiva, cioè quella proiettata al di fuori della sfera personale, dove invece sono scienza & tecnologica a dare documentate e documentabili possibilità di riuscita. In fin dei conti se tutto è moda che va e viene, alla disattesa iperfelicità corrisponde il recupero del mito del Buon Selvaggio, quellidiozia che andava forte nel Romanticismo quando la rivoluzione illuminista non aveva dato i frutti sperati e allora ci si rivolgeva ad un passato mitico. Iperboreo!

Per il vostro bene, la spiritualità tenetevela nel privato: usatela come fonte dispirazione per le vostre creazioni artistiche, parlatene con spiriti affini e quel che vi pare. Ma se dovete curarvi, costruire una casa, elaborare un modello matematico da dati casuali o fare una sgommata sulla rena, cé la materia con cui fare i conti. La materia della spiritualità se ne frega e obbedisce a leggi fisiche. E qui si può intervenire solo con scienza e tecnologia.

Ahr ahr ahr! <!– –>

Quel buon pittore dilettante antiimperialista, parte 2
Bei tempi, quando cera i tirannosauri

Luniverso antiimperialista è, dal mio punto di vista, un coacervo tanto strano quanto derelitto. Lo osservo dallesterno,  con un atteggiamento a metà strada fra lentomologo e il coroner – questultimo non a caso, perché lantiimperialismo pare un cimitero degli elefanti, il luogo ove claudicano ancora i residuati bellici del 900 e certe minchiate romantiche. E il terreno in cui, come già detto nella prima parte, il veterocomunista e il nostalgico del ventennio si danno pacche sulle spalle e si scambiano libri e opuscoli, scherzosamente invertono codici e saluti, e sognano unEuropa arcadica e libera dalla bieca industrializzazione, dal mercato globale e, ovviamente, dal Grande Satana fonte di ogni male, gli USA.

Il nemico aggregante

Poche cose uniscono come un nemico comune. Il nemico comune degli orfani di cui sopra, dopo il crollo del Muro di Berlino, sono diventati gli USA che hanno polarizzato tutto. Oh, ma tutto. Il fronte rossobruno compatto e solidale non ha dubbi: gli Stati Uniti sono sempre e comunque gli Aggressori, tutti gli altri sono la Vittima, e si parteggia sempre e comunque per la Vittima, secondo una retorica tipica di certo settantismo cerebrolitico per cui cé una Vittima che ha sempre ragione e lidentificazione è per sempre. E una qualsiasi analisi critica è non pervenuta. Certo, gli USA sono rapaci e vogliono controllare tutto, o quantomeno il più possibile, e sono intervenuti in guerra non per altruismo ma per interesse, e spaccano il povero medioriente ecc. ecc. Lo sappiamo tutti, è vero, e non è esattamente una bella cosa. E anche vero che sotto lala di quella formidabile e indubbiamente cinica potenza industriale si viva in condizioni migliori: con il progresso scientifico, medico, tecnologico, culturale e la sua veicolazione massiccia per mezzo di massificazione commerciale abbiamo un risultato non da niente – si vive più a lungo, si vive meglio, si vive più liberi. Noi, ora, rispetto a tutti gli altri, quelli di ora e pure di prima (cioè, anche di solo centanni fa). La considerazione strettamente empirica di questo fatto non mi risulta sfiori minimamente il mondo antiimperialista, per cui è sempre preferibile che i negri restino negri e resistano fieramente allimpero malvagio.

I confini

Il problema dei confini è uno dei ritornelli antiimperialisti per eccellenza. Tanto per iniziare, un rapporto terra/popolo in realtà non esiste affatto.  I confini infatti sono puramente giuridici, dunque anche lappartenenza ad un determinato luogo è frutto di giurisdizione, non di qualche proprietà intrinseca, di qualche flogisto che unisca una Terra con un Popolo. Queste sono minchiate termonucleari, lunica cosa che tenga è il fattore emotivo, giuridicamente inesistente, e quindi se un filippino nasce e cresce in Brasile (scelto a caso) è a tutti gli effetti un brasiliano – avrà legami con la terra dorigine della sua famiglia in base a quanto gli abbiano trasmesso i suoi e a tutta una serie di fattori personali. Non esiste alcuna legge, nel mondo civile, che leghi unetnia ad un territorio. E del resto, le identità nazionali europee furono inventate a tavolino nell800. Il mito "una sola Terra ad un solo Popolo" è un mito di stampo fascistone o giù di lì, ma nellattuale casino viene perfettamente condiviso dal comunistone.

Il caso esemplare è la questione Israele. Con quale diritto gli ebrei abitano certi territori, ci si chiede?
Ammettiamo il Legale Indissolubile Popolo-Territorio?

SI —> gli ebrei ci stavano, assieme ai palestinesi, millemila anni fa, e quindi possono sempre starci. Il confine giuridico formalizza la cosa, già legittima per natura.
NO —> il confine stabilisce giuridicamente la zona, in parte dei Territori Occupati, su cui non cé una vera nazione palestinese, quanto piuttosto un assembramento sostenuto dallArabistan vario.

Quindi, perché scassare il cazzo? Ci sarebbe posto per tutti i due, e Israele è riuscita a sistemare la questione geografica con Egitto e altri vicini. Con tutti tranne la Palestina, usata dalle potenze arabe come testa dariete e fonte di casini in funzione antioccidentale. La situazione è complessa, chissà quando e se tornerà a posto. Non mi trova daccordo la mitizzazione del "resistente", del terrorista che si fa saltare in aria fra i civili. E che continua a essere sfornato pure quando IsDraele retrocede e fa concessioni – manca la volontà di trovare un accordo, cé quella di continuare a fomentare il disordine, la guerra etc. etc. da parte palestinese/arabistana. Tutto questo mi parrebbe abbastanza evidente, eppure da una parte sono tutti carnefici e dallaltra sono tutte vittime. E indovinate un po? Solo i primi sono occidentalizzati e alleati degli USA.  Per quanto mi riguarda, la soluzione ideale per la  Palestina sarebbe quella di mandare a fare in culo  tutto il coranismo, gli imam etc, sviluppare uneconomia libera e allearsi coi nemici storici in un programma di crescita tecnologica e culturale – richiederebbe un balzo quantico in termini di mentalità, ma non vedo altre vie percorribili.

Nel supporto alla Palestina contro gli USA, rei di aver comprato per due baiocchi lonore dellItalia nelle 2a Guerra Mondiale (versione dx) e di essere un impero capitalista (versione sx), si schierano tutti i rossobruni insieme appassionatamente.

LArcadia dellEuropa Perduta

Il Grande Satana è tale anche perché corrompe la perduta anima dellEuropa, terra di Grandi Culture e Antiche Tradizioni e Grandi Popoli, con nuove sirene – quelle del progresso, del piacere, dellindustrializzazione, e di tutti i processi culturali innescatisi nel corso del 900. Rivolgere uno sguardo pieno di nostalgia ad un Passato Mitico di Veri Uomini, Vere Donne, Tradizioni & Valori diventa un tratto comune rossobruno. E strano, perché quelle che una volta erano le istanze proprie dei progressisti sono viste, in maniera assurdamene ingenua e deleteria, come forze reazionarie (!) o al limite imperiali (?). Abbracciare lecologismo coatto e demenziale, immaginare un mondo arcadico e puro lontano dalle spire dellIndustria, fa venire in mente tutti quei coglioni dell800 che pensavano ad Arcadie perdute e popoli di pastorelli felici, mentre Marx elaborava tuttaltro. Si vorrebbe uneconomia di non si sa bene cosa, "prodotti naturali", biomerda, la fantomatica energia gratis e illimitata che chiunque abbia dato fisica generale è autorizzato a deridere, anzichè investire in sataniche tecnologie e godzilleschi biotech. Si vorrebbe un bel mondo di localismo, senza le malvagie multinazionali che ti permettono di avere tutto a basso prezzo, e con "tutto" intendo proprio i beni di prima necessità come… il cibo, per esempio. Certo, sarebbe ottima cosa l
a riduzione dei nostri sprechi e un equilibrio fa parte ricca e povera del mondo, in modo che tutti ne possano beneficiare. E chissà come mai, immagino che se e quando tutti i vari PDM* cambieranno radicalmente mentalità, lo faranno senza il ripudio completo della propria cultura – solo levoluzione e ladattamento, che non credo facciano così male. Il dato empirico evidenzia come i PDM siano sempre PDM e nessuno di questi sia un posto da CocaCola Index 1, del resto. Ma non ditelo allantiimperialista: il PDM deve restare PDM, e resistere contro il malvagio impero, è meglio, anche se forse il compromesso con tale impero comporterebbe il miglioramento delle condizioni di vita medie del PDM stesso. E poi lEurasia, come dimenticarla. Il vaneggiamesto eurasiatico è una specie di gioco di ruolo in cui si progetta/vaneggia unEuropa potente come un tempo e antiimperialista che sostiene gli antiimperialisti dogni dove; ma oramai manomessa e sciabordata comé, la vecchia Europa, è destinata a rimanere tale e quale nel lungo termine. Allorizzonte si profila il policentrismo con Cina, Russia e (forse, in seconda battuta) India. Questi giocatori di ruolo eurasiatici dellUltima Thule credono, sulla base di non-si-sa-cosa, che Cina e Russia facciano salire sul trono la vecchia Europa e realizzino il Paradiso Terrestre di stretta osservanza antiamericana…

Di tutto di più

Resistere allimperialismo oltre ogni ragionevole limite porta, come dicevo più sopra, ad un bordello intricatissimo di relitti culturali, una volta in conflitto e ora a braccetto. Dal momento che lImpero (e Palpatine cé, anche se in Vaticano) è sempre il male, qualsiasi cosa sia contrario allImpero è sempre comunque il bene e poi del maiale non si butta via nulla. E così dagli allebreo, travestendo lantisemitismo con lantisionismo perché Israele è USA e quindi ebrei USA e quindi tutte le dicerie sugli ebrei sono vere lobby lobby lobby e vedrai che Irving non sbaglia mica tanto eh, a noi compagno!, e poi le banche il signoraggio e controllano leconomia e hanno fatto uccidere Kennedy, che non è mai andato sulla Luna, però ha progettato le scie chimiche, con cui si disegnano i cerchi nel grano, li fanno i militari per mandarsi segnali, così pilotano gli aerei che si stiantano nelle Torri Gemelle dove non cé morto nemmeno un ebreo e quindi è colpa loro, e poi sono americani, e poi così hanno fatto la guerra in Iraq, che se no cera il Patriot Act, e poi no, io non ho mai visto le camere a gas quindi sono solo una frottola, lo dice anche coso lì, e io credo che sarebbe meglio per una donna araba farsi picchiare in silenzio dal marito o sposare chi decide la famiglia e pregare altrimenti son botte e semmai essere anche lapidata se è finocchia, ma comunque mantenere la propria cultura, piuttosto che fare il cazzo che gli pare della sua vita, e poi ci si può trovare alla conferenza celtica dove si discutono in funzione di lotta anticapitalista contro le multinazionali della discografia i canti padani e perché no pure la Pizzica che ormai il Salento è come la Jamaica, quindi come Cuba, "hasta la victoria", però dire "sieg heil" è divertente vero compagno sì camerata, e io alla fine sto per la Russia e la Cina che poi si oppongono allImpero anche se poi così abbiamo tre Imperi però loro siccome eran compagni forse erano meglio e alla fine mica hanno mai venduto lonore dellItalia e non hanno mai tradito, e anche Hitler alla fine mica era tanto una merda perché pensa te se ci fossero ancora più ebrei in giro e poi dipingeva mica era un rozzo americano ignorante e poi svolgeva una funzione chiaramente antiimperialista insomma Hitler era un compagno, caro amico camerata.

Nel quadro del piagnisteo appena delineato, va ad incunersi perfettamente la musica dellECM, algida, fridigia, spogliata il più possibile di interferenze americane e volta ad una putredine davanguardia passatista, fra spiritualità cristianeggiante, suggestioni folk, eufonia secondo la buona creanza daccademia europea. Zac. La mia poliziotta di quartiere, tra laltro, è convinta che certa roba andrebbe abbattuta a fucilate. Io credo abbia ragione.

(foto: la mia poliziotta di quartiere, Adelina Ganasci)

*PDM è un Posto di Merda. Vedete? In un qualsiasi PDM, avreste un sacco di problemi a reperire la gradevole foto quassù. E se una donna volesse acconciarsi in tal guisa, come la mia poliziotta di quartiere, verrebbe tosto condannata. Dimmi te se non sono Posti di Merda. <!– –>

The CocaCola Index

Qualche mese fa, in una discussione telematica su temi estremamente elevati come Civiltà, Occidente, Tradizioni, Valori, Donne Nude (no, queste ultime mancavano purtroppo), uno degli interlocutori sbottò, piuttosto incazzoso:

"Ma che vi prende? Valutate il vostro benessere da quanta CocaCola potete bervi al giorno?"

o comunque una frase dello stesso tono & argomento. Chi sosteneva quella posizione è radicalmente antiimperialista e dunque gli addentellati e i sottintesi e tutto il resto sono deducibili senza grossi problemi. Io credo di aver risposto con una battuta e poi chi se lo ricorda, il resto della discussione. Però mè venuto in mente, questo discorso, proprio laltro giorno nella gozzoviglia pasquale. E cioè, ha senso valutare il nostro benessere da quanta CocaCola possiamo berci al giorno? Sono arrivato ad una conclusione piuttosto rapidamente, e la scrivo bene più sotto, a fine post, per evitare che venga fraintesa.

Ragioniamoci sopra, vedrete che è semplicerrimo. Quanta CocaCola possiamo berci al giorno? Quanta ce ne pare. Questo perché la CocaCola si trova ovunque e a prezzi accessibili a tutti. In quali zone del mondo succede la stessa identica cosa? Il criterio di selezione è questo: la CocaCola deve essere disponibile in quantità sterminata a prezzi irrisori per tutta la popolazione locale, anche un barbone deve poter raccattere pochi spiccioli ed essere in grado di bersi la sua CocaCola senza problemi; e la si deve poter trovare dappertutto, bar, supermercati, rivenditori automatici, nei ristoranti, nei fastfood, ovunque. Approssimando per difetto, cioè eliminando dallelenco tutti i posti per cui ho anche la minima incertezza, vengono fuori i seguenti luoghi: Europa, Nordamerica, Giappone, Oceania.

Tutti questi luoghi sono contraddistinti da:

– Industrialismo avanzato;
– Tecnologia a go-go;
– Medicina avanzata;
– Alfabetizzazione;
– Istruzione;
– Libero accesso alla conoscenza;
– Cibo a prezzi bassi e in grande quantità;
– Ottantanni di vita media.

Insomma, mica male. E tutto questo merito della CocaCola? Manco per il cazzo. Sono solo caratteristiche tipiche di un paese in cui la celebre bevanda è disponibilissima a prezzi stracciati. A sentir dire lEco Antiimperialista, è quella parte orribile del mondo tutta capitalista yankee merda IsDraele etc etc. In realtà, la CocaCola è un sintomo, non è una causa. E il sintomo di tutto quellelenco lì sopra. Lidea di finire decapitato perché credi che il tuo teocrate/signore della guerra/capo di partito/lider sia uno stronzo certamente non ci piace, e questo, guarda caso, succede in posti che non presentano, fra i sintomi, la CocaCola.  Stabiliamo dunque un bel CCI, un CocaCola Index: Europa, Nordamerica, Giappone, Oceania hanno CCI 1, gli altri cè da stabilirlo ma son messi peggio e quindi stanno più giù in graduatoria.

Naturalmente questa non è lapologia del "migliore dei mondi possibili". Ci sono miliardate di "mondi possibili", lequazione di Everett tanto li descrive tutti, e comunque se cè questo non ci sono gli altri e quindi è inutile scassare tanto la nerchia. Fra i mondi esistenti, di sicuro questo è meglio, però, ahr ahr ahr. Che poi di cose da migliorare ce ne siano una betoniera lo so anchio, come il fatto che la distribuzione della ricchezza sia iniqua e tutte queste cose. Fatto sta che ogni cultura ancora indietro, per quel che mi riguarda, ci guadagnerebbe a migliorare il proprio CCI e contemporaneamente potrebbe benissimo tenersi gran parte dei propri usi e costumi, solo aggiornandosi allera del CCI  buttando via le anticaglie e i rimasugli medievali – per dire, se lIran o la Cina salissero in zona CCI 1, sarebbero molto diversi da come sono oggi, sicuramente migliori grazie alleliminazione dei propri orrendi regimi, ma ancora molto diversi da noi perché secoli di diversa cultura non passano via così a ufo.

Ed ecco che la stolida opposizione criptoluddista dei movimenti ambient-ecologist-idiot che trova adito sui vari Echi Antiimperialisti viene continuamente minata dalla sua stessa autoreferenza e deficienza. Non si riesce a capire come mai tutte le cose di cui tanto ci si lamenta, i vari demonizzati ormoni, fertilizzanti, onde elettromagnetiche, nucleare, plastica, ogm, etc etc, insomma, tutti i mostri tecnologici ricoperti di strali negli ultimi cinquantanni, ecco, sono abbondantissimi e pervasivi in quelle zone del mondo in cui la vita media è più lunga e meno dura, e non dove si muore di stenti. Questo non significa che non si debba essere prudenti e che si possa smerdare tutto impunemente, anzi – certamente gli sprechi dissennati e linquinamento vanno ridotti e razionalizzati.

E quindi rieccoci a bomba.

"Ma che vi prende? Valutate il vostro benessere da quanta CocaCola potete bervi al giorno?"

Risposta: SI.
<!– –>

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