Sono molte le persone che lo dicono, con tono di sfida: combattere il Sistema. Già. Il Sistema, quello che ci opprime, ci inganna e ci vessa, perseguendo i suoi turpi fini e pervertendo tutte quelle istituzioni che in teoria sarebbero nate per tutelarci e proteggerci, riempiendoci la mente di cazzate e falsità, dividendoci per farci scannare fra di noi, tenendoci all’oscuro e all’ignoranza, nel fondo della caverna. La rete trabocca di siti contro il Sistema, denunciandone l’attività malefica con spietata dovizia di dettagli. Dalla controinformazione degli anni ’60 e ’70 passando per la net-culture degli anni ’80 fino al moderno World Wide Web, alla fine la verità viene a galla: il Sistema vuole la nostra fine e si sta adoprando con ogni mezzo per schiavizzarci. Lo si dice pure in parlamento, grazie ai maldestri grillini. Tuttavia, di fronte a questo mare di accuse e indici puntati, nessuno si è mai preso la briga di chiedere il parere del Sistema, cosa voglia, perché lo faccia, quali siano le sue aspirazioni. E’ facile così. Qui, lo sapete, si fanno le cose seriamente, non ci si tira indietro di fronte al pan pepato come tutti gli altri vili teste di bigongia. E’ per questo che, forse unici al mondo, siamo andati a intervistare un disponibilissimo Paolo Sistema che ha soddisfatto tutte le nostre curiosità.
Buongiorno, signor Sistema…
“Buongiorno, ma ti prego, chiamami Paolo.”
D’accordo. Perché non si presenta ai lettori, Paolo?
“Nessun problema. Sono Paolo Sistema, e sì, sono proprio io quel Sistema che combattete con tanto impegno. Sono nato a Fremenzano, in provincia di Pillaretto. I miei si sono trasferiti in America negli anni 20, perché mio padre era diplomatico, io così ho studiato laggiù laureandomi col massimo dei voti in giurisprudenza ad Harvard. Ho fatto parte della confraternita Skull & Bones, e da lì strinsi i legami con alcune persone che subito dopo la laurea mi portarono nello staff di John Edgar Hoover prima e Richard Nixon poi.”
Addirittura! Un vero e proprio battestimo del fuoco, il suo! Che impressione aveva di questi uomini che, nel bene o nel male, hanno comunque fatto la storia?
“Entrambi avevano delle notevoli capacità e qualità, ma una visione delle cose troppo limitata. Si trovarono in posizione di potere, e ne fecero uso per risolvere le loro ossessioni personali. Avrebbero potuto, e dovuto, fare di più, pensare in grande. Giurai a me stesso che non avrei fatto i loro errori.”
Le si darebbe una settantina d’anni, settantacinque al massimo. Però, stando a quello che mi dice, dovrebbe averne almeno trenta di più!
“La medicina di cui io e alcuni stretti collaboratori (quelli che chiamate Illuminati, per la cronaca) possiamo servirci è molto, molto avanzata.”
Come divenne il Sistema che tutti conoscono?
“In realtà cominciai prestissimo. Ricordi il caso di Roswell? Ecco, io inventai la questione degli alieni e la feci girare fra la gente, mentre i militari dicevano che era un pallone di rilevamento metereologico o qualcosa del genere. Risultato: un gran casino su cui si continua a dibattere a vanvera. Io mi limito ad intascare una percentuale su ogni pubblicazione sull’argomento grazie ad una legge che feci approvare negli anni ’70 tramite un mio uomo di paglia.”
Ho quasi paura a chiederlo, ma… cosa successe a Roswell?
“Diciamo che la NERF e Neon Genesis Evangelion hanno il loro bel sostrato di realtà.”
Ah. Veniamo alle cose di tutti i giorni. E’ vero che c’è il suo marchio dietro ad ogni atrocità commessa nel mondo, dietro ad ogni ingiustizia, dietro ad ogni malefatta, dalle più piccole alle più grandi?
“Non esageriamo, non sono onnipotente. Purtroppo. Faccio il possibile, questo sì. Mi piace tenermi allenato, escogitare nuovi piani, mettere in moto processi storici e osservarne gli esiti.”
Però per i fatti eclatanti tipo 9/11, Kennedy, allunaggio, Ustica, gli UFO, i vaccini, le lobby etc. si può dire che è colpa del Sistema?
“Certo, certo, sono alcune delle mie mosse migliori degli ultimi anni. Per il 9/11 ho anche vinto un premio. Anche se il caso Oslodorf è quello di cui vado più orgoglioso.”
Cosa sarebbe?
“Appunto.”
Capisco. Cosa ne pensa di tutte quelle persone che lottano contro di lei ed espongono le sue malefatte su internet?
“Sono tenaci, da questo punto di vista li ammiro pure. Io elaboro piani estremamente complessi, però la catena di comando per l’esecuzione dei medesimi è lunghissima e profondamente ramificata. Fra governi, agenzie, industrie, media, ci sono sempre quelli che prima o poi fanno errori e sputtanano le cose involontariamente. Qualcuno nota un particolare su internet, magari da una telecamera di sorveglienza in bassa risoluzione o da un filmato di cellulare in penombra, e fa scoppiare un casino. E’ davvero seccante, ma purtroppo non posso fare tutto da solo. Pazienza, ci vorrà del tempo prima che tutta questa gente possa dire di aver sconfitto il Sistema (ride, nda)!”
Di solito, la maggior parte della accuse va alla CIA e al Mossad. Come mai?
“Perché sono in gamba e sono professionisti, quindi mi servo spesso di loro. Anche l’MI6 non è affatto male, eh.”
Cosa ci può dire delle scie chimiche?
“Un progetto molto interessante. Ci voleva qualcosa per ridurre la popolazione mondiale, controllare le menti delle persone a cui era stato installato il microchip con le vaccinazioni, fare scoppiare terremoti a comando e manipolare il clima. Avviare tutti questi progetti insieme sarebbe stato lungo e costoso, e grazie a internet fin troppa gente si stava svegliando. Così ho ideato le scie chimiche come soluzione ottimale. Hanno lo svantaggio che, da terra, l’inganno si scopre. Ma va bene lo stesso.”
E le crisi economiche?
“Quelle si fanno per poter poi causare le guerre e far arricchiere la massoneria ebraica. Ah, e per il petrolio. Anche il Vietnam.”
Ma in Vietnam non c’è il petrolio!
“Non più…”
Ok. Resta una sola domanda, la più importante. Perché?
“Perché sono malvagio.”
E rispondendo a quest’ultima domanda, Paolo Sistema mi fa vedere la carta d’identità: alla voce allineamento c’è proprio scritto chaotic evil. Ringraziamo Paolo per questa illuminante intervista. Da oggi sapete.