Un fucile narcotizzante spara una siringa ipodermica (sì, di quelle che vi conficcate nel culo per iniettarvi gli anabolizzanti colla speranza di farvi crescere un po’ di barba e peluria per impressionare le tipe agli afterhour vegani, cari i miei finocchiacci) con una dose di tranquillizzante, anestetico o altre robe del genere. Il bersaglio, una volta colpito, comincia ad avvertire sonnolenza e, dopo un po’, perde i sensi e si addormenta. Dopo un po’ = ENTRO 45 MINUTI. Nei documentari naturalistici abbiamo visto questa scena molte volte, ma per ovvi motivi vediamo l’animale colpito e subito dopo medici/ricercatori/etologi/etc tutti intorno, perché è inutile riprendere e montare il processo di narcosi indotta. Fra colpo e perdita dei sensi, naturalmente, l’animale probabilmente diventerà impaurito ed irritabile, potenzialmente più pericoloso di come lo sia di solito.
Ora, pensate a questa situazione: un bambino finisce nella gabbia di un gorilla di 180 kg, in uno zoo. Voi, personale dello zoo, dovete salvare il bambino. Ok, il gorilla per ora è curioso ma tranquillo, tuttavia non si sa come reagirebbe se entrasse gente nella gabbia per portarlo via – potrebbe considerarlo “suo”, tentare di proteggerlo e di conseguenza diventare aggressivo, mettendolo in grave pericolo. E scartate questa opzione. Narcotizzare il gorilla? Lo abbiamo visto, ci possono volere 45 minuti, e in quel tempo può anche impaurirsi e diventare pericoloso, mettendo di nuovo a rischio la vita del bambino. Resta un’unica via: uccidere il gorilla.
“Aveva un volto umano! Faceva le fusa!” E quel gorilla aveva accarezzato quel bambino come mai nessun umano avrebbe mai potuto fare! A tutta questa gente posso solo dire di andare a fare in culo. Deficienti, imbecilli, cretini e pure stronzi.
Come nessun umano avrebbe mai potuto fare mi sa di no, meglio di quei coglioni dei genitori che non l’hanno tenuto d’occhio è probabile, la scelta di abbattere l’animale è giusta, ora però che le due teste di cazzo ripaghino il gorilla o che in alternativa lo sostituiscano come in “The Blues Brothers”
ma che cacchio dico, come in “Una poltrona per due”, sempre John Landis comunque..
beh, può anche darsi che sia anche colpa dello zoo. mi pare che stiano svolgendo un’inchiesta.
http://www.telegraph.co.uk/news/2016/05/31/us-police-launch-probe-into-gorilla-exhibit-incident/
A tutta quella gente stupida non è caduto il figlio nella gabbia del gorilla, facile fare l’animalista con i figli degli altri.
Buttarci dentro genitori&animalari assortiti no?
giusto abbattere il gorilla e giusto far pagare i danni ai genitori fave. Poi ne ho sentita un’altra: un coglione ha cercato di suicidarsi facendosi mangiare dai leoni. Anche in questo caso i leoni sono stati abbattuti, ma qui ingiustamente secondo me
era lo stesso coglione che intanto recitava versi della bibbia credendo di essere il profeta samuele o un altro?
Non credo sia quello. Si è saputo del suo proposito perchè hanno trovato in tasca un bigletto con su scritto il piano suicida.
Allontanare tempestivamente la folla di gente radunatasi tutt’intorno tra fischi e lazzi a farsi i selfie in attesa del bambino sbranato dalla bestia (tra l’altro non un animale qualsiasi, ma un raro esemplare di gorilla di pianura occidentale, una sottospecie in via di estinzione), dopodiché far entrare nel recinto qualcuno del personale alla cui presenza il gorillone stesso era abituato… con tutta probabilità l’incidente si sarebbe così risolto in modo incruento.
Avviare poi una seria discussione riguardante tutti quelli che erano lì, o comunque tutti quelli ancora concordi nel ritenere “normale” una visita allo zoo, e “divertente” portarci i bambini: Passare il tempo andando a vedere come non-vivono dei reclusi…ma d’altronde lo stesso trattamento è riservato agli umani, allevati in gabbie mentali, schiavizzati dal debito, tirati su a mangimi. Tutto normale quindi. Perché stupirsi
Col senno di poi sono tutti CT della nazionale.
LOL.
come se il personale del parco non ci avesse pensato, a distrarre il gorilla attirandolo con del cibo. il problema è che aveva il giocattolo nuovo, e non se ne staccava.
Tipico esempio di Dunning-Kruger effect.
Negro, urge un tuo post sulla Brexit stile apocalittico-distopico.