Archive for dicembre, 2013


NO, ovviamente.
Ergo pigliativi le pvppe e non rompete il cazzo, che tanto venite qui solo per questo.
Buonnatale etc etc.

Ah, un filmino per smaltire l’abbiocco:

Buonanotte, me le sono rotte.

L’unica cosa “Dal Basso” degna di interesse.
Movimenti politici, iniziative, scioperi etc. sono la stramerda che deve andarsene a fare in cazzo. Ed è “dal basso”, ma si omette sempre “del QI medio dei partecipanti.”

Albert Einstein è famoso, quindi non vi spiego chi sia nè come lo sia diventato. Non ho nemmeno niente da dire su di lui nello specifico, quanto piuttosto prenderlo ad esempio di come, da alcune semplici proposizioni, si tendano ad estrarre informazioni false ma consolatorie, solitamente in maniera del tutto strumentale.

“Pure Einstein non era bravo a scuola.”
Ok. Cosa possiamo inferire da questa irrilevante informazione? Che un genio della fisica come Einstein non fosse bravo a scuola. Generalizzando, che non essere bravi a scuola non significa essere trogloditi ignoranti destinati ad una vita di sbozzamento scalini in usocapione. Strumentalizzando, che non esser bravi a scuola implica genialità non riconosciuta da un estabilishment non meglio identificato.

“Pure ad Einstein davano del pazzo per la teoria della relatività.”
Ok. Cosa possiamo inferire da questa irrilevante informazione? Che inizialmente la teoria di Einstein sia stata accolta con scetticismo. Generalizzando, che una teoria, SOTTOPOSTA ad una pubblicazione scientifica, superando la peer review e messa a disposizione di scienziati e ricercatori di tutto il mondo, possa alla fine convincere in virtù di esperimenti indipendenti, dibattiti etc. Strumentalizzando, che chiunque se ne esca con un’apparente stronzata in realtà va ascoltato perché ehi, magari pure lui alla fine c’ha ragione.

Mettendo insieme queste cose, Einstein non fu un brillante studente, tuttavia poi dopo essersi laureato & dedicato alla fisica ha elaborato una teoria, poi l’ha sottoposta ad una rivista scientifica accademica. Quest’ultima, dopo peer review, l’ha pubblicata (testo originale in tedesco, traduzione). La comunità scientifica internazionale a questo punto si è trovata in mano tutti gli elementi per poter compiere gli stessi studi ed eventualmente contestare, sulla base di altri articoli, la teoria della relatività ristretta. Chiaro, fin qui, no? E’ come funziona il mondo della scienza, quella che funziona e permette avanzamenti e progressi. Con le sue storture inevitabili, ok, che tuttavia non invalidano il sistema in sè, in cui sono gli scienziati ad avere l’ultima parola.

Adesso arriva la bruttura del 2013, ovvero il metodo Stamina su cui non mi pare di aver mai scritto un cazzo perché mi dava troppo sui nervi. Oggi leggo che il TAR sospende la bocciatura del metodo maledetto. Non so se vi rendete conto, ma il team di esperti (=MEDICI, SCIENZIATI) sotto la direzione del Ministero della Salute aveva detto vaffanculo Stamina, e allora lo stronzo lì della Stamina ha fatto ricorso al TAR, e quest’ultimo gli ha pure dato retta, perché pare necessario che alla commissione «partecipino esperti, eventualmente anche stranieri, che sulla questione non hanno già preso posizione o, se ciò non è possibile essendosi tutti gli esperti già esposti, che siano chiamati in seno al Comitato, in pari misura, anche coloro che si sono espressi in favore del metodo». DIO CANE, si può? Ma maledetta la Sacra Sindone! Sarebbe da ridere, non fosse per la gran voglia di prendere tutti questi imbecilli e tirarli in una gabbia di leoni a digiuno da una settimana. In definitiva, la vox populi col megafono dei giudici ha più peso del parere degli scienziati, in pieno italian style. Soprattutto quando, ad oggi, lo stronzissimo metodo Stamina dimmerda non è mai stato sottoposto a peer review, non è un cazzo, non si sa come dovrebbe funzionare, niente.

Più si va avanti, più stregoni bastardi maledetti stile Stamina riusciranno a farsi largo. Perché vengono con una ricettina pronta all’uso che dà barlumi di speranza, anche se non si capisce bene sulla base di cosa, e poi contrastano le obiezioni con la solita retorica della lobby Big Pharma sbroc sbroc. Radunano gruppi numerosi, probabilmente sempre più numerosi col passare del tempo, e i numeri servono per consenso e voti. La democrazia dell’ignoranza e del mongoloidismo come norma unica dell’esistenza, alla faccia dello studio e dell’informazione, prosegue imperterrita. Beh, se non altro, tutta ‘sta gente che si cura col guano di archeopteryx conservato sotto rapanello si sottopone involontariamente ad un esercizio di darwinismo. Peccato solo che nasceranno sempre nuovi stregoni pronti a irretire nuove legioni di gonzi, in una spirale merdosa inarrestabile. Fanculo.

E insomma, no, ieri capita che guardo la tv ma non una delle cose che vedo di solito (per la cronaca sono: “Man vs. Food”, “Abito Da Sposa Cercasi”, le robe di Gordon Ramsey, “Acquari Di Famiglia”, “Diario Di Una Nerd Superstar” e le repliche di “Tre Cuori In Affitto” su Frisbee), ma piuttosto una trasmissione di politicame non meglio identificata. Per prima cosa c’è Renzi che viene intervistato un po’ dal conduttore e un po’ da un altro tizio. Su Renzi non ho opinioni precise, fondamentalmente perché non me n’è mai fregato un cazzo. Comunque, un po’ da quel che avevo carpito da fonti di terza mano, un po’ da quel che ho sentito ieri in prima persona, Renzi sa parlare, è comunicativo, dice (o ha detto in quella specifica circostanza) cose di elementare buon senso – il che mi porta a (s)ragionare su quel che leggo oggi su varie bachece di Sbrocbook. Cioè, cose tipo “so cosa non voterò: di sicuro niente centrodestra nè Peppecrillo, e se le primarie le vincesse coso, lì, come si chiama, quell’altro, forse lo voto”. Coso lì è uno che in effetti non ricordo bene, Civati o qualcosa del genere. Con un rapido giro internettaro, partendo da Wiki, si capisce già una cosa: se uno non vuole votare nè centrodestra ma Peppecrillo, si metta l’anima in pace perché votando un noioso professorino sbroc con la sfiga nel codice fiscale, come Civati, cdx e Peppecrillo hanno la strada spianata. Tornando alla trasmissione, arrivavano pure comunicati rosiconi di D’Alema che a quanto pare è inviperito con Renzi. Risate grasse, ahr ahr ahr, speriamo D’Alema prenda domicilio in Molise una volta per tutte. Il punto su cui riflettevo comunque è: perché ora tanti odiano Renzi? Secondo me, già solo il fatto che sia l’unico politico comunicativo fa scattare l’associazione con Abberlusconi, e quindi l’odio. E poi, ha qualche chance di vincere, quindi questo lo rende terrorizzante: stare in eterna oppisizione ti consente di lamentarti all’infinito e non fare un cazzo, fedele all’armiamoci e partite che è molto italian style. E soprattutto, fedele alla completa irresponsabilità e disorganizzazione pd-esca: se vince il leader che mi va bene ok, altrimenti separatismo e nuovi rivoli. Oh dio cane, mai, mai che la gente accetti il risultato e si organizzi attorno al leader scelto per portare avanti un programma o una decisione o almeno una tombolata. No. Che teste di merda.

Parlando di teste di merda, la trasmissione proseguiva coi campioni indiscussi del genere: Peppekrilo e i krillini. Era un po’ che non vedevo/sentivo queste scimmie, ma onestamente dopo cinque millisecondi avevo una gran voglia di annegare Genova in un cocktail di napalm e agente arancio. Questa congerie di biliosi scemi infoiati proprio non si può sentire. Ma l’ho scritto un sacco di volte, è solo che li avevo un po’ persi di vista. Credo che i krillini si distinguano in due gruppi, ovvero krillini per incazzatura tappavena e krillini scemi autentici, con un insieme intersezione non vuoto. Da quella che è colpa delle banghe e dell’Europa, a quelli della demograzzia partecipata, a quella della solidarietà e delle idee, a quella che si traferisce in Thailandia ma magari torna se vince Appeppe e le cose migliorano, per finire a Peppe stesso che urla in crescendo rossiniano le condizioni e i referendum da dettare all’Europa, che in base a qualche assurdo principio dovrebbe fare quel che vuole lui, così, senza condizioni. Rabbia e ignoranza, ripeto. Già solo per le parole d’ordine e gli slogan grilleschi ripetuti a minchia ‘sta gente non si dimostra molto diversa dai PDL o dai circoletti sgommunisti. E poi confondere/ignorare volontariamente “democrazia” e “democrazia rappresentativa”, unita a colossali falle sui concetti economici terra-terra come il discorso sull’euro, mi perplime (=mi fa venir voglia di decapitazioni di massa stile Arabia Saudita) e non poco.

Ok, sono bastati quei minuti alla tv ieri per riprender coscienza del peggio dell’umanità. Che nausea. Ne avevo preso le distanze, ma ora ritorno al mio eremo isolato dalla merdaglia, se non tramite occasionali inevitabili Facebookate. Ma come si fa, diranno alcuni. In realtà non è difficile, basta selezionare accuratamente le proprie frequentazioni. Negli anni ho imparato a circondarmi di persone che o vomitano all’idea di tutto questo sbroc e hanno la vita piena di interessi interessanti che li tengono lontani da politicame e rompimento di coglioni al prossimo (due cose che vanno a braccetto), oppure che so già essere sbroccatissime e quindi se ormai mi tocca tenerle per amicizia di lunga data o similia ok, ma ci parlo del tempo, della pizza e delle scuregge, limitando la frequentazione all’inevitabile. Per il resto, meglio erigersi un muro intorno. Dentro il muro, le persone e le cose che mi piacciono e mi fanno stare bene, fuori dal muro tutto il resto, fra gente e cose di merda. Sarà per questo che vivo tranquillo e rilassato, e voialtri idioti siete sempre ansiosi e agganghiti, brutti imbecilli. Tiè.

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