Ora il mio più grande augurio sarebbe la sparizione del circo di Abberlusconi. Questo comporterebbe la di lui sparizione, ma pure quella del freakshow fatto di Brunetta, Santanché etc che senza la piattaforma abberlusconiana si scioglie come un vampiro sotto il solleone d’agosto a Copacabana. Non solo: improvvisamente, un sacco di comici e intellettuali e giornalisti sbroc si troverebbero d’improvviso senza lavoro. Vi immaginate un mondo purificato da Sabina Guzzanti, Michele Santoro, Luciana Littizzetto e Michele Serra? Forse sto correndo troppo con l’immaginazione, vabbeh. Concedetemi che sognare ogni tanto è bello. In ogni caso, questo accadimento testimonia più di ogni altra cosa la sconfitta, su tutta la linea, del PD e di tutto il suo contorno di culturame da pezzenti. Perché, lo ripeto per la centomiliardesima volta, in vent’anni contro lo stesso avversario che si è sempre comportato nello stesso prevedibilissimo modo, hanno rimediato pugni sul cazzo ripetutamente, con una rara miscela di stupidità e malafede. E quindi, che in vent’anni, ci debba aver pensato una lunga cordata di scandaletti e giudici, la dice lunga sulla mediocrità totale e assoluta della presunta Parte Sana Migliore Colta Sbroc Sbroc Del Paese.
E’ il suono della sconfitta, insomma. Nonostante i tappi di spumante. E quando si parla di “anomalia italiana”, pregherei di vedere non il sintomo, ma la malattia. Tornando al sintomo, non crediate che finisca qui. Abberlusconi ora diverrà quasi sicuramente un martire, e se ne avrà salute/tempo/voglia, potrà dar vita ad un movimento stile Appeppecrillo (nota: entrambi iniziano con la “A”. Coincidence? You decide!!111!). Immaginate la mobilitazione che Abberluscone potrebbe sollevare, potendo contare di un intero impero mediatico tradizionale a sua disposizione, nonché la generale ritrosia italiana a qualsiasi forma di progresso in qualsiasi ambito.
Nel frattempo, è morto Richard Matheson. Addio, grande vecchio. Tu eri importante, a differenza di tutti i nomi e cognomi fatti qui dentro.