Megarissa per l’elezione del presidente della repubblica. Ognuno propone candidati balordi. Ognuno dei candidati balordi suscita reazioni accese pro e contro, ma tutte caratterizzate invariabilmente da un alto livello di stupidità. Essenzialmente, si sta facendo una sorta di selezione per il Grande Fratello. Nel senso, per il GF un team di autori seleziona fra gli aspiranti candidati dei casi umani che, messi insieme, facciano una bella polveriera. Per questa storia delle Quirinarie (bel termine di merda), il funzionamento è abbastanza simile: il Quirinale anziché la Casa, un potenziale inquilino scelto fra VIPS di comprovata moralità che dovrebbe dare una strigliata ai politicacci merdosi. In prima linea fra i quirinabili figurano eroi dello sbrocworld come Dario Fo e Milena Gabanelli: molti vorrebbero vederli mentre si aggirano per le stanze di palazzo con un lazo, pronti a cogliere sul fatto i malfattori o a redarguire con livore i trafficoni. Si critica tanto il mondo ipermediatizzato etc, ma tutti questi candidati sono solo personaggi mediatici privi di qualsiasi competenza necessaria del caso, caricati di aspettative proprio in virtù del loro stesso personaggio. Ho spesso detto che il wrestling è un modello interpretativo perfetto per la politica, e tutto questo ambaradàn non fa eccezione manco per il cazzo: perché un wrestler arrivi ai piani alti occorre che sappia lottare, che abbia una personalità coinvolgente, un personaggio forte, e che la sua ascesa venga costruita in maniera credibile, in modo che la cintura arrivi come coronamento di un percorso ad un personaggio/atleta di valore. Saltando questi passaggi, si rischia di bruciare troppo presto un wrestler. E’ successo molte volte, soprattutto quando la WWE si pigliava la fissa per un nuovo arrivato che scatenava un po’ di consenso iniziale, lo spingeva troppo presto in cima e arrivava puntuale l’epic fail. Adesso è simile, con la variante “viene da un’altra disciplina”: ricordate che per ogni Kurt Angle troviamo cento Ken Shamrock.
La situazione attuale vede i vari partitelli proporre i loro potenziali candidati, preclare personalità mediatiche, alcuni appunto estranei al giuoco della politica e provenienti dai generali degli Opliti del Bene. Non sto a discutere la bravura di Gino Strada o di Milena Gabanelli nei loro rispettivi settori. Ma ne discuto l’estraneità alla politica come valore positivo in quanto tale. Mi si dice, “eh sì ma Fingulfio Rapanelly e Coso Laggiù che sapevan fare per fare i ministri, che ne sa un fornaio di legge o un bercellatore di sanità?” Posso sbagliarmi, ma quest’assunzione è falsa come le ossa di un licantropo verde. Perché è vero che per es. un medico alla Sanità e un informatico alle Telecomunicazioni, per dire, potrebbero essere scelte ok. Ma non per ogni ministero c’è una formazione specifica. Soprattutto, si cerca un politico. E per fare il politico bisogna conoscere il campo di battaglia della politica, le sue regole istituzionalizzate e i suoi procedimenti, le sue bassezze, chi ne fa parte in quel determinato momento, su cosa far leva per ottenere un successo, che pressioni esercitare, a quali sottostare, mettere in relazione il nazionale con l’extranazionale etc, e fare il tutto da una cornice istituzionale, quindi selezionando accuratamente le parti di verità che si possono dire al popolo. Fine. Le cose funzionano a questa maniera, e per fare il Presidente della Repubblica devi saper nuotare nella vasca degli squali, ancor prima che essere un bravo allevatore di cavalli o un eccellente ingegnere civile o un arguto scrittore di battute sui negri.
Speriamo ora che tutta questa manfrina finisca presto perché mi ha già di molto rotto i coglioni. Almeno quanto quelli che strillano scandalizzati perché Justin Bieber, dopo la visita al Museo Anna Frank, ha detto che probabilmente Anna Frank sarebbe oggi una sua fan. E dio cane, che c’è di così scandaloso? La povera Anna Frank era una ragazzina, e se lo fosse nel 2013, avrebbe buone probabilità di essere fan di Justin Bieber, come molte sue coetanee. Tutto così, semplice, lineare, senza alcun bisogno di commenti. Avrei capito se il commento fosse venuta dalla bocca di rifiuti umani nazistelli stile Burzum o Darkthrone, ma qui proprio…
…quindi propongo Hulk Hogan presidente della Repubblica. Ha anche fatto un provino per entrare nei Metallica (dice). Ottime credenziali..
io avrei preferito totò schillaci o dj coccoluto, ma io sono realista mentre i griglini guardano troppa tv…
http://insensibilita.blogspot.it/2013/04/free-demo-craxi-qui.html
“E per fare il politico bisogna conoscere il campo di battaglia della politica, le sue regole istituzionalizzate e i suoi procedimenti, le sue bassezze, chi ne fa parte in quel determinato momento, su cosa far leva per ottenere un successo, che pressioni esercitare, a quali sottostare, mettere in relazione il nazionale con l’extranazionale etc, e fare il tutto da una cornice istituzionale, quindi selezionando accuratamente le parti di verità che si possono dire al popolo. Fine. ”
Dio cane, adoro la tua capacità di sintesi.
L’unico che mi viene in mente per la rappresentanza totale dello stato è Rocco Siffredi (che tra l’altro ha anche invaso la Polonia senza che nessuno osasse dire un cazzo).
E chi oserebbe a dargli dell'”unfit” per il ruolo?
Cordialità
Attila
Burzum avrebbe detto che oggi Anna Frank sarebbe andata in giro a bruciare le sinagoghe
Mah, l’argomento é serio ache perché poi l’ eletto ce lo puppiamo per sette anni; e la tendenza italiana é sempre piú “presidenzialista”.
Io andrei su un “prodotto sicuro e collaudato” la vecchia Emma.
sottoscrivo ma al momento non ha chances, deve solo sperare che la zizzania si sparga a piene mani e bruci a uno a uno i rivali più favoriti.
Comunque a quanto sembra eleggeranno Valerio Marini, verso cui provo profonda indifferenza, ma solo il fatto che si tromba il candidato di Grillo è già una piccola soddisfazione
sottoscrivo pure moi per la vecchia Emma. Nella lotta nel fango può dare filo da torcere alla culona della Merkel. Però nella gara delle magliette bagnate non ha scampo….
Che altro aggiungere? Un filosofo diceva che la verità più che essere suggerita andrebbe fatta subire; così come ci tocca subire questa massa di ipocriti ignoranti che berciano ora come hanno berciato ieri, basta avere un gagliardetto da sventolare sul loro cranio vuoto.
L’ineludibilità dell’agenda politico/spettacolare impostaci tramite i giornali, le tv, la rete e quant’altro su false istanze, falsi totem e false opinioni assomiglia al pastone che si dava alle galline.
Oplà, apri il cancelletto del pollaio, versi il pastone e tutti a razzolare nel cortile.
Nel pastone.