L’Espresso cala l’asso: Appeppecrillo, tramite un paio di prestanome, avrebbe tredici società fantasma in Costarica. Ka-boom!!! Anzi, ka-boom!111!!!!! Perché ovviamente grillology è scoppiata e la zuffa mediatica sta tracimando ovunque. Al punto che su questo blogbs abbiamo deciso di partecipare all’agone perché, sebbene non quanto le tette, certi argomenti portano visite, e le visite insufflano l’ego. Cosa c’è da dire? Solo una cosa: ora Appeppe è in ballo e gli tocca giocare, e il gioco è sporco, basso e schifoso. Grillology difende Appeppe a più non posso, eppure il tutto si potrebbe ridurre ad un banale chi di media ferisce di media perisce, oppure te l’avevo detto. Nel senso, finché Appeppecrillo strillava in piazza e dal web era una cosa. Ora che è entrato a palazzo (ed è inutile dire che lui non si è candidato, è l’incarnazione del movimento e quindi il bersaglio più grosso), si sono messe in moto tutte quelle meschinerie su cui nessuno batteva ciglio quando il bersaglio era Abberlusconi. Hanno intervistato un coglione di grillino che crede a Zeitgeist, è laureato in cazzologia e si appresta a ricoprire qualche ministero. Il che non lo rende più inadatto di Nicole Minetti: nessuno dei due avrebbe mai dovuto ricoprire un incarico più prestigioso dell’usciere del Palazzetto del Freno a Mano sulla Rena. Entrambi rappresentano l’inettitudine al comando. Entrambi sono sintomi di qualcosa di stortissimo nel sistema di valutazione locale. Entrambi tornano utili per nutrire llllla mmaccccchina del fuanguooooo. A proposito, l’articolo dell’Espresso è ancora vago e sibillino, e questo articolo di replica non dice molto di più.
Ma c’è un “ma” grosso come Godzilla, ed è la magistratura che procede un po’ come il cazzo che gli pare scegliendo bersagli e modalità. Ora qui si specula e basta, sia chiaro. Ma vien da pensare (visto che il passato anche recente è pieno di questi esempi) che la magistratura avessere dossierato da un pezzo Appeppecrillo e aspettasse il momento buono per fargli esplodere il merdone dritto nel culo. Le offerte di trattativa di Bersani e chi altro, molto probabilmente, erano l’ultima chance. Ora la macchina si è messa in moto e potrebbero seguire parecchi attacchi a mezzo stampa, testimoni, cosi e cosaltri, con lo scopo di fiaccare e delegittimare il più possibile Appeppe e il M5M.
I lettori abituali a questo punto potrebbero immaginare che io mi sfreghi le mani e faccia ahr ahr ahrrr. In realtà no. Appeppecrillo mi fa schifo, è una testa di cazzo, il suo movimento una merda e non credo assolutamente che un rinnovamente possa venire pensando che l’uomo della strada in quanto onesto farà bene anche se non sa e non capisce un cazzo. Queste mie opinioni non cambiano di una virgola, insomma, Appeppe e il suo movimento mi fanno sempre stracagare balene putrefatte. Trovo tuttavia ancora peggiore questo cordone magistratura-stampa, perché è uno mostro del tutto senza controllo. Mi faceva schifo quando il bersaglio era Abberlusconi, mi fa schifo pure ora. Vuol dire stare in uno stato ostaggio di un organo sbirresco, mosso da un fascismo built-in. E in effetti, è proprio così, in fondo, di che mi metto a blaterare a cazzo. E’ difficile a questo punto capirci bene, soprattutto capire cosa pensare. Sono sempre stato realpolitiko, e quindi contemplo sporcizie e bassezze di ogni tipo nell’ottica dell’interesse nazionale. Iniziative del genere tuttavia non sono partite dal mondo politico e soprattutto sono arrivate a destabilizzare ulteriormente un momento dove ci vorrebbero calma e sangue freddo. Una totale dichiarazione di irresponabilità, dio lampada: difficile scorgere una seppur vaga forma di difesa dell’interesse nazionale in questa guerriglia fra morti di fame. E quindi vaffanculo.
Con questo post spero di chiudere per sempre, o giù di lì, l’argomento Appeppe e M5M perché tutto pensavo tranne che scrivere una cosa del genere.
Si torna sempre li. La maggistratura e i giuornouali attaccano (a torto o a ragione, non entro nel merito) i nemici del PD e quest’ultimi cerebrolessi gli vanno dietro per ri-ri-ri-ri perdere le elezioni a catena….
Il dilemma sta in questo: civiltà, ragionevolezza e onestà intellettuale senza colpi bassi nei confronti del tuo avversario (meglio, nemico) politico?
Oppure à la guerre comme à la guerre?
Chi paga poi le conseguenze in un momento in cui tu affermi che ci vorrebbe responsabilità?
Non ci sono più figure autorevoli di riferimento culturale in ambito politico, o, se ci sono, nessuno ha interesse a sentirli parlare.
L’affermazione del M5S, più che una sconfitta del vecchio mondo politico, è uno svergognamento di tutto il popolo italiano.
Quelli che hanno delegato le responsabilità e se ne fregavano di tutto, l’importante era poter fare a modo loro. Mantenere i feudi, i vassallati e le prebende da distribuire poi a cascata in piccoli rivoli di cui gli “straccioni” così simili a loro, giù al fondo, facevano tesoro.
Ora la melma italiana viene a galla direttamente dai bar (la rete) ad alzare la voce, ad esigere, a minacciare canagliescamente agitando le mani sudaticce verso il vuoto politico che aveva scelto per essere rappresentata.
E adesso si troverà davanti ad uno specchio.
Per poco, però, perché se questi idioti del M5S credono di giocare a fare i cittadini comuni ed egualitari scopriranno presto di avere, come diceva De André in questa canzone:
….una coscienza al fosforo
piantata tra l’aorta e l’intenzione,
noi ti abbiamo osservato
dal primo battere del cuore
fino ai ritmi più brevi
dell’ultima emozione
quando uccidevi,
favorendo il potere
i soci vitalizi del potere
ammucchiati in discesa
a difesa
della loro celebrazione.
L’analogia è imprecisa ma spiega bene cosa ci può attendere: una sostituzione del potere, e forse una sostituzione del paradigma del potere.
Che nulla cambia.
Questi sono i nuovi rappresentanti del potere.
Già ci si stanno arrotando sopra le gengive, al guinzaglio del duo.
A meno che…
bravo. la penso esattamente come te. ora nel caso di Grillo vedo con molta piú chiarezza che tipo di tattica viene usata dalla stampa e dalla magistratura. con Silvio la cosa era poi degenerata perché lui ci metteva del suo, a dire il vero.
fa’ conto che da un po’ leggo testate straniere per capire che cazzo succede in Italia. a legger i siti dei giornali italiani trovo una vera e propria lotta nel fango.
ma caro, ok che appepppeccrillo (laido buffone) lo stanno mettendo a fuoco lento more sbirrico (e quindi more sbirrico fanno errori scioucchi ed evitabili). Ok sulla tesi di fondo. Ma la Minetti ! Ma ha visto che culo! che tette! che fisiho da urlo!!! Altro che usciera del palazzo del freno !! Maitresse del Palazzo del Pompino d’Oro, Ministra del Consiglio di Giove Carnale, e mill’altre cose ancora !! Lasciate ch’almeno il contribuente maschio si rifaccia gl’occhi! Abbondanza e sapienza nell’essere abbondanti. Del dementello grillologo, invece, uno sfigato nullafacente e perdigiorno buonannulla (ringraziasse, giove serpente, la sorte d’esser stato eletto parlamentar de’ pitocchi), non possiamo CERTO dir altrettanto. Più Minetti per tutti !!
(e meno grillologi infra ‘oglioni, ovviamente).
Per carità, inettitudine per inettitudine, meglio la Minetti.