Archive for marzo, 2013


E’ risorto il Signore!

Insomma poco fa mi chiama il Santo Padre, e mi dice che domani che palle gli tocca alzarsi e fare la magamessa con l’Angelus ecc., du’ coglioni che lui voleva fare invece come ai vecchi tempi che veniva a casa mia e ci si scolava le bottiglie di Knob Creek di fronte al barbecue ascoltanto i Pantera a duemila. Ora, purtroppo, che l’han fatto papa ho perso un amico, io però posso dire che lo conoscevo prima che diventasse famoso, quando era ancora underground, e voi siete solo dei massificati. Detto questo, il Santo Padre mi ha anche detto di fare una cosa per ricordare i vecchi tempi, cioè di mettere in giro per il giorno di Pasqua un po’ di musica ganza come gli garba anche a lui, anche se ora non può più dirlo con tanta leggerezza. Insomma, mi ha chiesto di farvi sentire la voce dell’Agnello Di Dio (strizzatina d’occhio e risantina, eheheh, che burla che burla), e io l’accontento. Bella Fra’, ci si!

Insomma, visto? E’ davvero un Papa fico questo qui, mica come vell’altro che collezionava ossa di negro.

Poesia è
Poesia sarà
Poesia che il mondo
Un dì salverà.

Ma però
Mi consentirà
Ci si fa ancora pochino, guarda, funzionano meglio le armi, smettila di stare lì al chiaro di luna con la penna d’oca per compilare quei versi, piglia la vanga e vai spalare la merda che oggi passa i camii a ritirarla. Ma sei veramente una testa di cazzo, eh, io non lo so.

esplosione

Ka-boom!

Il conto alla rovescia è iniziato, il M5M comincia a crollare su stesso, vittima della propria incompetenza e deficienza. Tutto come da programma. Solo, sbrigatevi con questo harakiri: abbiamo bisogno di un governo che almeno stia in piedi, possibilmente dove non si vedano sempre le stesse facce, e dove le nuove non siano le vostre. Certo, si può sempre far peggio, vedi Grecia e Ungheria… ma se possiamo fermarci prima, facciamolo.

Dopo svariati anni di freGuentazione di narrazioni varie, nei vari ambiti (letterarie, cinematografiche, videoludiche, musical-storiografiche) ci si rende conto di alcuni punti fermi che caratterizzano la narrazione di successo. Non nel senso di migliore, nel senso proprio di quella che funziona meglio e si traduce nella forma dominante, di maggior successo appunto, altrimenti sarebbe come dire che i Pink Floyd sono meglio dei Valient Thorr mentre sappiamo tutti che non è vero, ma sto divagando. Insomma mentre giocavo a Skyrim pensavo a quanto sarebbe ganzo un giuoco del genere ma online, stile mmorpg o come cavolo si dice, open world online con un cazzigliaio di giocatori in contemporanea e quest che decollano a tutto bordone e si intrecciano. Ripensavo anche a quel gioiello che è Reamde di Neal Stephenson, librone di cui scrissi poco tempo fa. E insomma, mi dicevo, chissà all’arrivo della next-gen di console (perché si gioca solo alla console svaccati sul divano col birrone, il pc priva della componente svaccoziosa e dunque no grazie). Da lì alla riflessione su come si sviluppi la Narrazione Vincente del mmorpg è stato breve. Ma attenzione, non la possibile storia (per quello c’ha già pensato la narrativa), quanto piuttosto perché, fra storia e fruizione della medesima, il mmorpg funziona così bene ed è una narrazione figa. Dopo un po’ sono arrivato a questo punti:

1) Trama con Grandioso Obiettivo Finale che si raggiunge mediante crescita del personaggio;
2) Un antagonista ben caratterizzato e apparentemente imbattibile;
3) Una lunga catena di eventi – alcuni direttamente legati al Grandioso Obiettivo Finale, altri collaterali ma che rinforzano la verosimiglianza e la profondità del mondo virtuale;
4) Una comunità di giocatori che stabilisce il confronto, permette di scambiare le proprie esperienze, suggerire sviluppi futuri agli sviluppatori etc etc, in un forum moderato;
5) Aggiornamenti periodici che estendano la longevità del divertimento con nuovi dettagli (di mondo, di storia, di armi, di leggenda) senza alterare la sostanza.

Naturalmente il fatto che la Bethesda stia lavorando a The Elder Scrolls Online ha avuto il suo peso. Soprattutto il giramento di minchia nel caso uscisse solo su pc, in tal caso scenderemo in piazza e bruceremo bandiere della Bethesda, come fanno tutti i movimenti di protesta che… ehi, però aspetta un attimo. Movimenti di protesta. Politica. Mmorpg. Bethesda. C’è qualcosa che non torna.

Mi riviene in mente che ieri, ad un tavolo vicino al mio in un locale, c’erano i soliti infoiati che parlavano di politica. Ebbene, mi dicevo, se andiamo attraverso la storia italiano dal ventennio compreso ad oggi, che punti fermi troviamo? Almeno cinque cose che i governanti versicolore hanno offerto al popolo, tutti in maniera indistinta e necessaria:

1) Grandi discorsi roboanti dal contenuto salvifico e utopistico, ricco di ideali;
2) Un Invincibile Nemico causa di tutti i mali, dalla pioggia allo spread alle esondazioni nel Nerchio;
3) Un vasto numero di robe (dal calcio alle tribune politiche alle trasmissioni di Barbara D’Urso alle figscion ai cilm) attorno alla quale schierarsi in pro/contro facendo muro contro muro, e se una cosa ti piace sei X, altrimenti Y e comunque non ci parlo più con te;
4) Accogliere la lagne e i piagnistei di tutti;
5) Qualche riforma di facciata che dia l’idea del progresso e del cambiamento ma che non intervenga mai a fondo sull’essenza della nazione.

Confrontate punto per punto le robe qui sopra con quelle ancora più sopra. Pensateci bene. pensate a due più due uguale quattro. Fatto? Perché a questo punto mi si è aperta agli occhi la Verità Ultima: l’Italia in realtà è un mmorpg della Bethesda!!!!111!!! Dove noi siamo intrappolati come in Matrix e crediamo di essere la gente vera!11!!1! Mentre in realtà siamo solo due cose: o un NPC, o una persona che vive in un boiler connesso con la realtà virtuale sbroc sbroc tipo Matrix insomma. E quindi i produttori di Matrix hanno in realtà fatto quel film per farci capire, ma niente, non abbiamo capito un cazzo!  E come Mai’q il Bugiardo è passato attraverso i vari capitoli di Elder Scrolls, così ci sono i vecchi che si ricordano dei vari vecchi governi! Come in Skyrim ci sono i libri che parlano del passato avvenuto nei vecchi giochi, così noi c’abbiamo i libri di storia!!111! Metti che il primo capitolo sia stato The Italian Scrolls: Fascism, poi The Italian Scrolls II: The First Republic, poi The Italian Scrolls III: The Second Republic, poi The Italian Scrolls IV: Appeppecrillo, che è appena cominciato!!!!

Allora allora svegliatevi, ci hanno mandato un sacco di Neo, come Adam Kamion, Appepeppe, Giulietto Chiesa e David Icke, e noi non li abbiamo ascoltati! Altro che Bisdenbrgerg e Ammariomonti e la Trilaterale, il mondo è la Bethesda e dobbiamo ribbbellarci fate girare sveglia!!!!!!!!!!!111!!!!!!!!

E’ polemica. Neanche 24h dopo l’elezione, si inizia già a tirar fuori di tutto per far vedere che il Papa è sempre il Papa anche se cambia Papa. Il che non fa una grinza, no, voglio dire, si parla del Papa, mica del nuovo cantante dei Motley Crue. Purtuttavia, fa notizia questo dispaccio (che bel termine, debbo usarlo più spesso) che ad un certo punto riporta una frase del neo-pontefice risalente al 2007:

“Le donne sono naturalmente inadatte per compiti politici. L’ordine naturale ed i fatti ci insegnano che l’uomo è un uomo politico per eccellenza, le Scritture ci mostrano che le donne da sempre supportano il pensare e il creare dell’uomo, ma niente più di questo”.

Su Facebook, tale dichiarazione gira beffardamente (ah-ah, le rise, oioi) accompagnata da questa immagine:

Mettendoci la Kirchner, però, finiscono per dargli ragione. EPIC FAIL.

Meanwhile, sull’interwebs…

Non è una meraviglia? Come si fa ad augurare l’estinzione all’umanità, che ci crea l’interwebs che permette alla gente di avere simili conversazioni e atutti gli altri di esserne partecipi, sebbene in differita, spazzandosi via in due il culo dal ridere?

Banalità aggratisse

Abberlusconi, Bersano, Appeppecrillo.
I marò(nnaputtana) sono tornati a casa, forse come scambio di favori per una roba Finmeccanica, nel caso bene, fanculo all’India.
Boh, incollate pezzi di Michele Serra e Roberto Saviano.
La Garrincha Records fa musica di merda.

L’Espresso cala l’asso: Appeppecrillo, tramite un paio di prestanome, avrebbe tredici società fantasma in Costarica. Ka-boom!!! Anzi, ka-boom!111!!!!! Perché ovviamente grillology è scoppiata e la zuffa mediatica sta tracimando ovunque. Al punto che su questo blogbs abbiamo deciso di partecipare all’agone perché, sebbene non quanto le tette, certi argomenti portano visite, e le visite insufflano l’ego. Cosa c’è da dire? Solo una cosa: ora Appeppe è in ballo e gli tocca giocare, e il gioco è sporco, basso e schifoso. Grillology difende Appeppe a più non posso, eppure il tutto si potrebbe ridurre ad un banale chi di media ferisce di media perisce, oppure te l’avevo detto. Nel senso, finché Appeppecrillo strillava in piazza e dal web era una cosa. Ora che è entrato a palazzo (ed è inutile dire che lui non si è candidato, è l’incarnazione del movimento e quindi il bersaglio più grosso), si sono messe in moto tutte quelle meschinerie su cui nessuno batteva ciglio quando il bersaglio era Abberlusconi. Hanno intervistato un coglione di grillino che crede a Zeitgeist, è laureato in cazzologia e si appresta a ricoprire qualche ministero. Il che non lo rende più inadatto di Nicole Minetti: nessuno dei due avrebbe mai dovuto ricoprire un incarico più prestigioso dell’usciere del Palazzetto del Freno a Mano sulla Rena. Entrambi rappresentano l’inettitudine al comando. Entrambi sono sintomi di qualcosa di stortissimo nel sistema di valutazione locale. Entrambi tornano utili per nutrire llllla mmaccccchina del fuanguooooo. A proposito, l’articolo dell’Espresso è ancora vago e sibillino, e questo articolo di replica non dice molto di più.

Ma c’è un “ma” grosso come Godzilla, ed è la magistratura che procede un po’ come il cazzo che gli pare scegliendo bersagli e modalità. Ora qui si specula e basta, sia chiaro. Ma vien da pensare (visto che il passato anche recente è pieno di questi esempi) che la magistratura avessere dossierato da un pezzo Appeppecrillo e aspettasse il momento buono per fargli esplodere il merdone dritto nel culo. Le offerte di trattativa di Bersani e chi altro, molto probabilmente, erano l’ultima chance. Ora la macchina si è messa in moto e potrebbero seguire parecchi attacchi a mezzo stampa, testimoni, cosi e cosaltri, con lo scopo di fiaccare e delegittimare il più possibile Appeppe e il M5M.

I lettori abituali a questo punto potrebbero immaginare che io mi sfreghi le mani e faccia ahr ahr ahrrr. In realtà no. Appeppecrillo mi fa schifo, è una testa di cazzo, il suo movimento una merda e non credo assolutamente che un rinnovamente possa venire pensando che l’uomo della strada in quanto onesto farà bene anche se non sa e non capisce un cazzo.  Queste mie opinioni non cambiano di una virgola, insomma, Appeppe e il suo movimento mi fanno sempre stracagare balene putrefatte. Trovo tuttavia ancora peggiore questo cordone magistratura-stampa, perché è uno mostro del tutto senza controllo. Mi faceva schifo quando il bersaglio era Abberlusconi, mi fa schifo pure ora. Vuol dire stare in uno stato ostaggio di un organo sbirresco, mosso da un fascismo built-in. E in effetti, è proprio così, in fondo, di che mi metto a blaterare a cazzo. E’ difficile a questo punto capirci bene, soprattutto capire cosa pensare. Sono sempre stato realpolitiko, e quindi contemplo sporcizie e bassezze di ogni tipo nell’ottica dell’interesse nazionale. Iniziative del genere tuttavia non sono partite dal mondo politico e soprattutto sono arrivate a destabilizzare ulteriormente un momento dove ci vorrebbero calma e sangue freddo. Una totale dichiarazione di irresponabilità, dio lampada: difficile scorgere una seppur vaga forma di difesa dell’interesse nazionale in questa guerriglia fra morti di fame. E quindi vaffanculo.

Con questo post spero di chiudere per sempre, o giù di lì, l’argomento Appeppe e M5M perché tutto pensavo tranne che scrivere una cosa del genere.

Ha fatto de’ trabagai col petrolio, ok, ma tutti a vantaggio della sua popolazione, per renderla indipendente, o quantomeno più indipendente possibile, da poteri esterni, dice.
L’ha fatto a fin di bene, dice.
La gente ne ha giovato, dice.
Magari tutti potessero avere simili risorse e gente che le amministra così per il bene della gente, dice.
E poi ha revocato cariche a gente collusa con i grandi consorzi energetici, di fatto mettendoli alla porta, dice.

Dice, eh. In effetti parrebbe puro buonsenso.

Ma non se, pur nel rispetto di quelle robe là, hai la sventura di chiamarti Sarah Palin. Dice.

Dice è morto Chavez.

L’ha detto Rasputin, svegliandomi alle quattro di notte con una telefonata. Io ve ne rendo partecipi. E, in fondo ma pure in superficie, son d’accordo.

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