Ingozzatevi e scureggiate fortissimo, che è Natale.
Archive for dicembre, 2012
Se c’è una roba che in questi giorni mi garba veramente da mori’ è Die Young, l’ultima canzone di Ke$ha. Mi piacevano anche altre robe sue, ma questa è veramente il top. Ha la forza trascinante e cazzara che poteva avere l’anno scorso Party Rock Anthem (altro numero di genio). Tra ritmo che pesta e mette in moto il pancreas, flow della strofa davvero acchiappante e un bridge-ritornello fenomenali, è veramente una hit da urlo. Una hit pop che è molto più fica di quel che può essere il rock mainstream di oggi, perché se uno accende la radio che ci può trovare? Finocchiacci come i Muse, i Radiohead o i Kasabian o roba del genere, insomma, nessun genitore si preoccuperà perché il figlio ascolta dei tizi che piagnucolano e si preoccupano della crisi energetica. Due palle. Invece Ke$ha, con la sua immagine pubblica da white trash queen che si trascina da una festa all’altra ubriacandosi con alcolici pezzenti all’insegna della più totale e disinibita irresponsabilità, è la cosa più simile ai Mötley Crüe del 1983 che possiate trovare in giro, e non fatevi ingannare dal fatto che non sia ruock coi guitarroni ma electropop del più ballabile: tutto, ma proprio tutto quello che c’era di pericoloso e dannoso (e quindi bello) in Shout At The Devil si ritrova paro paro in Ke$ha, soprattutto in Die Young. Guardate il video fichissimo:
Visto? C’è tutto l’armamentario di Shout At The Devil: il party irresponsabile e degenerato, Satana, la cccioga, il trombaggio etc etc. Lo dice pure Alice Cooper, che Ke$ha è molto più rock di tanto rock da boy scout che va per la maggiore, e da che mondo è mondo Alice Cooper ha sempre ragione. E ora, a me gli occhi. Ke$ha naturalmente ha un team di professionisti coi coglioni quadrati che lavorano per lei e curano la sua promozione. E oggi la promozione si combatte su una miriade di fronti, fra cui l’interwebs. L’entourage promozionale di Ke$ha ha sicuramente visto, negli ultimi anni, il proliferare di pagine su pagine interwebbare dove una composita congerie di deragliati mentali, imbecilli, ignoranti, stupidi e ritardati scandaglia minuziosamente i videoclip di Lady GaGa o Beyoncè per decifrarne il simbolismo demoplutogiudoilluminatonegro. Cosa c’è di meglio che riempire un video esattamente di tutte le cazzate a cui credono queste teste a travaso, che così lo diffondono viralmente nei loro forum e nei loro blog? E’ classico e giusto: visto che gli idioti sono tanti, serviti di loro – sono pure gratis. Detto fatto:
Questa era la sbroc queen Fiorella Mannoia, ma basta usare Google per trovare migliaia di imbecilli come lei. Per esempio, cercate Ke$ha “Die Young” Illuminati e verrete inondati da merda purissima qualità oro. E solo in italiano, figuriamoci! Morale della favola: qua la mano Ke’, qua la mano staff, avete babbato i gonzi e fatto un fracco di danaro sfruttando i loro encefali di medusa e la loro abissale stupidità. Vi voglio bene. Colgo l’occasione per dire che la porta dell’Inferno si trova sotto gli uffici della Garrincha Records, che pubblica cose talmente schifose che all’Inferno sono proibite per oltraggio al pudore.
La laurea come pezzo di carta per ottenere l’impiego statale fisso è stato il leitmotif dell’Italia dagli anni ’80 in là. Ascensore sociale all’infinito. La gente voleva tutti i figli laureati, lo stato glielo ha concesso con tutte quelle riforme scolastiche (da Berlinguer fino alla cosa lì dell’ultima volta che ora non mi viene il nome). Solo che, dai e dai, tra un po’ ci sono più insegnanti che alunni. E allora? Li si precarizza, che almeno possono fare a turno e qualcosa rimediano. Ora il piatto piange, si decide di razionalizzare: se ne assorbe un tot e gli altri vadano a spostare basi d’ombrellone a cottimo.
Problema: c’è da selezionare fra 300.000 insegnanti – numero invero altino, per uno stato impezzentizzato, dovuto al grandissimo numero di persone che negli anni si son beccati la laurea in materie letterarie varie perché così sarebbero andati a insegnare.
Soluzione: un piccolo test di livello scuola media, il cui esito viene valutato da un computer. Chi lo passa poi viene valutato per la qualità dell’insegnamento. Ma intanto così si screma un po’ di gente in maniera rapida.
Sapete, è quella cosa tanto invocata in Italia che si chiama… com’era… ah sì. MERITOCRAZIA. Quella roba che non tiene conto di parentele, famiglie, amicizie, prebende e raccomandazioni. Com’è che un semplicissimo test meritocratico è una merda ministero del cazzo sbroc sbroc le scuole i nostri figli se non riuscite a passarlo in quanto teste di piombo?

Pwning Florence since 2011
Pare che stasera in tivvù ci sia qualcosa di deteriore ed orrendo. Nello specifico, Roberto Benigni (aargh) che legge la Costituzione (tutta o in parte, non so e non me ne frega), con aneddotti e pinzillacchere varie, nello stile benignesco che tra le persone di cvltvra in Italia ha tanto successo. Non solo, è un atto di fede nonché un dogma: se Benigni ti rompe il cazzo, ovviamente sei lì con la scheda elettorale in mano che non vedi l’ora di votare Abberlusconi. Bene, è abbastanza inutile soffermarsi ancora su questi meccanismi triti e ritriti, quelli per cui la cultura coincide con la didascalia e la trasmissione di un discutibile Messaggio Edificante Che Educhi Il Popolo. Tutto ciò è merda aberrante. Qui si pigliano le distanze in maniera netta e piuttosto vi offriamo alternative valide ai maestrini con la penna rossa. Per restare in tv, su MTV c’è Jersey Shore. E’ l’ultima stagione, quindi è pure importante, su, non fate gli stronzi. Peccato sia solo una puntata, ma ci si può accontentare. Altrimenti ci penso io a offrirvi un programmino ricreativo niente male.
1) Film: El Dia De La Bestia, spassoso film spagnolo a suon di Satana, metal etc:
2) Musica: un concerto completo dei Gov’t Mule alla Mountain Jam del 2008:
Poi non dite che questo blog non si preoccupi di dare qualcosa ai giovini per immunizzarli dalla merdaglia dilagante, eh.
Non si riesce nemmeno a far durare un governo tennico di un anno e mezzo. Un governo criticabile da mille punti di vista, ma che per lo meno sembrava stabile nel momento in cui la stabilità era cruciale. E invece un cazzo. Arriva chi, a sfrangiare la coglia? Abberlustone. Che con un governo immobile, che stava a fare il gioco delle tre carte all’infinito, ha causato il suo stesso patatracco e l’arrivo del governo tennico che è durato un anno e mezzo. Ora veramente, basta. Io non ce lo posso fare veramente a sopportare di nuovo Popolo Viola, Se Non Ora Quando?, gente che si sente intelligente perché non guarda i cinepanettoni ma Fazio e via discorrendo. Abbiate pietà, dio bestia bestiona.