Premessa: la rubrica delle Pellicole Decrittate tratta solo ed esclusivamente di film mai guardati. Si basa sull’assunto che, da pochi elementi tratti dalla cartella stampa (trama, attori, produzione, nazionalità, sponsorizzazione) sia possibile a priori stabilirne pregi e difetti.
Synossi: dopo quasi vent’anni di coma, Eluana Englaro viene trasferita dal padre in un ospedale di Udine dove permettono l’interruzione dell’alimentazione artificiale. E’ polemica: c’è lo scontro Quelli Che La Vita Va Salvata Sempre E Comunque e Quelli Che I Diritti Civili. Un senatore del PDL dall’incredibile nome di Uliano Beffardi (ancora non ci si crede, al nome dico) viene convocato d’urgenza per firmare un decreto per impedire lo stacco dell’alimentazione. Beffardi, anche per vicissitudini personali (ma secondo me per il cognomen-omen), ha dei dubbi sempre più forti, ma sua figlia Maria invece col cazzo, è fuori dall’ospedale che protesta, così come Roberto e suo fratello, schierati sui fronti opposti di questa vicenda che aveva già rotto i coglioni a tutti dopo mezz’ora, fidatevi che io c’ero. E poi non solo, il dottor Pallido (ma dove li pigliano ‘sti cognomi?) si trova davanti al caso di Rossa (eh?), una tossica con manie suicide, mentre l’attrice ritirata Divina Madre (secondo me credono che ‘sti nomi siano raffinati vettori semiotici o qualcosa del genere) pensa tutto il tempo alla figlia in coma.
Morale implycita: guarda la gente, che merda. Cioè, pur di finire sui giornali, in tv e firmare autografi per strada battendosi il cinque alle trasmissioni di Gads Lernersz e Michele Santoro, o Abbruno Vespa e Massimo Giletti che dir si voglia, non esitano a passar sopra alla tragoedya di una vita bloccata in un corpo immobile eppur vivo, sebbene senza coscienza e incapace di provar alcunché. Avvoltoi! Merde! Stronzi! Che tempi, signora mia!
Giudizio finale: Michael Mann è stato fin troppo delicato. Doveva dare in escandescenza stile Gordon Ramsey e infilare la testa di Bellocchio in un tostapane.
“Questo film fa così cagare che lo consiglio dopo ogni pranzo”
Gordon Ramsey.
Ringrazio il cinema italiano che consente a negrodeath di scrivere le pellicole decrittate. E adesso mi serve una cura a base di expendables
Persino i NOMI dei personaggi sono didascalici fino al midollo. Non è possibile.
Abbravissimo! Come se l’avessi visto….
Cmq ci sarebbe da recensire anche quello della comencini, sulle donne che fanno carriera nel mondo dello spettacolo dandola a destra e a sinistra. Comencini…comencini, mica sarà parente di qualcuno famoso?!
Già fatto, nella puntata precedente di Pellicole Decrittate.
yuku!!! giubilo..
A Venezia la cosa migliore che ho visto è stata Ilary Blasi. Una figa stratosferica. Diocane.
un gradito ritorno!
“secondo me credono che ‘sti nomi siano raffinati vettori semiotici o qualcosa del genere” HAHAHAHAHAHAHA
Cos’ha detto Michael Mann?
In realtà niente, ha fatto solo il presidente della giuria (di fatto, coordinandola) che NON ha voluto premiare Bellocchio nè il resto del cinema italiano. Bellocchio s’è incazzato perché lui è un angloamericano che non può capire le sfumature. ==> ROTFLFAIL.
Pare che qualcuno dei giurati abbia osato dire che il cinema italiano è provinciale (ohibò!).
Il risultato è che c’è stato uno sforzo collettivo per dimostrare che è l’Italia intera a essere provinciale: http://duedimaggio.wordpress.com/2012/09/10/bellocchio-e-linciucio-trinca/
Ah, e Collateral vale più dell’intera filmografia di Bellocchio e di tutti gli amici suoi.
Ps: l’attrice ritirata Divina Madre […] pensa tutto il tempo alla figlia in coma –> trama completa del 90% dei film italiani
Questa sera il montaggio analogico mi ha completamente sconvolto!
Però avrebbero potuto istituire un premio per aver causato lo sbadiglio + lungo!
Gombloddddo ammmmerigano! Ci vuole mmmmale al bellllllo cccccinema nostro!
Cordialità
Attila
È ovvio che si tratta di un gombloddo!!! Dietro ce staranno pure li indiani che si rapiscono li nostri marò bbelli e li crucchi ‘nfami che ci causeno lo spreadde e s’arricchiscono alle spalle dei nostri pizzaioli. Ma voi mettere “Il cavaliere oscuro – il ritorno” contro “Bella addormentata”? Evviva l’Itaglia, evviva lo vero cinema, evviva Belloccio e i film impegnati, ma soprattutto evviva “La corazzata Kotionkin”!!!
Uliano Beffardi? Cristo, non ci credo… Orazio Grinzosi non c’è?