E’ finita questa roba degli europei di calcio, finalmente. Ha vinto la Spagna per quattro a zero, e questo significa solo ed esclusivamente che la Spagna era nettamente più forte dell’Italia, senza nessuna possibile replica. No, niente “che sfiga”, “che sculo”, “però noi se…”, “la nostra è stata innanzitutto una vittoria morale” e fregnacce del genere. Mi dispiace solo che l’orrendo Travaglio sarà contento, ma oh, tutto non si può avere. C’è comunque un tipo di retorica che a me dà molto più fastidio di quella che vuole assolvere la nazionale: quella dei calciatori miliardari viziati sbroc sbroc. Retorica che, fra l’altro, viene sospesa non appena la nazionale vince, ma ritorna prepotente e livorosa in caso contrario. Adesso, porca troia, e pensare che a me del calcio non importa una cazzo di nulla, dove sarebbe il problema che i calciatori guadagnano sbombardoni di euri? Ve li rubano dal conto? Non direi. I soldi che arrivano ad un calciatore sono un concentrato di sponsorizzazioni, diritti televisivi etc. Siccome ci gira un monte di soldi attorno al calcio di alto livello, le squadre/società spendono cifre sempre più alte per assicurarsi i servigi dei migliori calciatori – perché dubito che darebbero gli stessi soldi a vostro cuggino o a voi o a me, e giustamente, aggiungo. Fin qui, tutto chiaro. Salta poi fuori che questi calciatori siano buzzurri ignoranti tatuati miliardari che tra l’altro si drogano, vanno a troie e scommettono sul calcio medesimo. E allora, io dico: e quindi?!? Un calciatore deve funzionare bene all’interno della squadra, fare il suo compito, contribuire alla vittoria. Tutto il resto sono cazzate, se non interferiscono con il successo della squadra, l’unica cosa importante quando si parla di calcio.
Si drogano, vanno a troie, sono incoscienti e pericolose teste di cazzo, e allo stesso tempo tremendamente bravi a fare quello che gli chiediamo. Sono i calciatori o i Mötley Crüe? Stessa cosa, stessa premessa, stessa mitologia: il tangheraccio di provincia con un particolare talento che porta lui, al posto di altri n-mila, in cima al mondo, e da quella posizione assume il ruolo di semidio, idolo dei giovani e nemico dei genitori che lo vedono come modello negativo immorale etc. etc. Tutto come da copione. Ma dove sta scritta questa storia del buon esempio? Questa immane gigantesca ridicola stronzata? Se qualcuno facesse uno studio accurata sulla correlazione fra:
– aumento del consumo di cccccccioga fra i ggggiovani
– aumento della prostituzione (lato utente) fra i gggggggggiovani
– aumento dei tatuaggi fra i giovani
– aumento della maleducazione & ignoranza fra i ggggiovani
e
– aumento degli stipendi e dei calciatori
non troverebbe una sega nulla. Tranne forse i tatuaggi, che però sono diffusissimi ovunque, non solo fra i calciatori, e questo per un rilassamento generale di certi costumi. Una volta il tatuaggio era roba da galeotti, ora è moda, in nessun caso è rilevante e in nessun caso c’entrano i soli calciatori. Le abitudini dei gggggiovani, qualora siano peggiorate, sono esclusivamente colpa dei genitori, che trovano semmai comodissimi capri espiatori nei calciatori, nei Mötley Crüe o in Jersey Shore.
A proposito di Jersey Shore, poco tempo fa capita una discussione con una amica di amici che ha un figlio di tredici anni che è simpatico e sveglio, ma pure megavandalo viziatissimo. Insomma, che dice lei? Che se il futuro è Jersey Shore lo vede nero. Io: “eh?” E lei eh sì, mio figlio quando sta in casa lo guarda e poi li imita sbroc sbroc la cultura sbroc sbroc dove finiremo sbroc sbroc. Ora, io dico: il figliolo fra un paio d’anni si sarà già scordato di Jersey Shore, tanto per iniziare. Il figliolo, soprattutto, non è mai stato guardato da suo padre, e sua madre gliele ha sempre date tutte vinte senza quella zoccolata nelle tempie al momento opportuno. Ora è scoppiato alle medie. E’ colpa… dei calciatori? Di Vince Neil? Della PS3? Incredibile a dirsi, stavolta non si può nemmeno incolpare il negro. E quindi, ‘sti moralismi penosi stioccateveli tutti quanti in culo, spero che Balotelli si sniffi quattro kg di coca e segni un triplo goal carpiato saltato con Bastard in cuffia a mille, e poi vada subito a puttane incornando la donna.
A tal proposito leggi cosa ha scritto il tuo amico Odifreddi
http://odifreddi.blogautore.repubblica.it/2012/07/02/824/
Solita piogga di banalità.
E’ anche bellissimo leggere i commenti della pletora di imbecilli che gli danno ragione. Spocchia ai massimi livelli. Vadano a fare nel culo
Se il marchese de Sade leggesse Odifreddi, correrebbe nudo fuori di casa verso il più vicino monastero certosino per prendere i voti.
prego che ad Odifreddi un bel giorno vengano fuori le stigmate, così, solo per ridere un po’…
io prego gli vengao fuori anche le emonroidi, cosi’ sta qualche giorno in casa a pensare, senza scrivere stronzate.
il problema del caclio è che come sport è noioso e fa stracagare. il fatto che i calciatori vivano da tamarrazzi rende il tutto più sopportabile, altrochè
il CACLIO, AHAHAHAHAAHAHAHAH!
amen.
boh, a me piacciono l’NBA e l’UFC, sono abituato a ben altri standard, a me i calciatori sembrano dei ciellini spiantati con i tatuaggi fatti probabilmente dalle suore orsoline, Alessio Sakara o Chris “Birdman” Andersen, per esempio, surclassano qualsiasi pedatore in campo “artistico”.
L’unica cosa che non ho mai capito è perchè certi negroni tipo Lebron si riempiono di tatuaggi che poi tanto non si vede un cazzo, o se li fanno bianchi che sembrano dei graffiti rupestri o possono pure evitare.
Per quanto riguarda l’aspetto economico, se uno si comporta professionalmente ogni sbroccata è puramente inutile e ridicola, per quanto riguarda l’aspetto sociologico-educativo è ridicola anche se non si comportano professionalmente.
Amen (2)
Solo due note a margine:
– se i vari tifosi mettessero il 25% dell’ “amor patrio” che mostrano alle partite nel loro lavoro e vita giornaliera…staremmo tutti meglio.
– sicuramente il cattivo esempio si corregge con il buon esempio e vari schiaffoni.
Ho scoperto solo da poco che é proibitissimo (almeno in Veneto) dare uno sberlone al figlio stando in pubblico; non ero aggiornato, sono ormai nonno.
Bel colpo, cosí alleveremo un bel pollaio di bastardi. Cui prodest?
Chi cazzo è Jersey Shore?…….sono vecchio, vero?!!
aahhhhh!!! ho capito! e dire che ho avuto il “privilegio” di vederli dal vivo l’anno scorso in giro per Firenze.
c’e` questa necessita` diffusa di sentirsi superiore. e, nel caso dei calciatori, superiore e defraudato (della serie: “mapperche` un buzzurro si sbatte tutte le veline che vuole e io no?” ). discussione con amicie e conoscenti un po’ radical chic (ma neanche tanto, che` son ben lontani dai redditi da vero radical chic), si finisce a parlare di Zidane che incorna Materazzi. Peccato, ha fatto la figura di quello poco professionale, dico io. Niente, il vuoto, per gli altri il fatto che un calciatore possa avere una professionalita` era un concetto da rifiutare (“ma non puoi paragonare quello del calciatore ad un lavoro vero”) eran tutti troppo contenti di pensare che si tratti di 4 buzzurri che fanno un lavro che potrebbero fare anche loro se solo volessero.
penso sia un retaggio della nostra storia, insomma una volta gli idoli erano i gladiatori ed oggi ci siamo ridotti ai pallonari, insomma, per l’audace (e pugnace) maschio italico per prendere così tanti soldi come minimo si dovrebbe rischiare la pelle, altro che quattro calcetti, mi devi squartare una tigre ed infilzare tre mirmilloni, porco il mondo che ciò sotto i piedi…
Sì, credo anche io, alla fine è la spiegazione che mi convince di più.
più semplicemente, penso che avere un feticcio da disprezzare faccia comodo a tutti. per alcuni è “il calciatore” (“ma come, anch’io gioco a calcetto tutti i giovedì, perchè la Fico non la smolla anche a me?”), per altri è “il politico” (“è tutto un magnamagna, signoramia”) e via così … la ricetta è semplice: prendi una categoria, banalizzala et voilà, un nemico pret-a-porter, pronto per la Settimana dell’Odio!
Qui si parla parla ma le vere domande non se le fa nessuno
Chi è il figone?
Leanne Crow, che qua dentro è comparsa più volte, a differenza di Alda Merini.
E tu la metti come prima figura in un’articolo che si intitola “roba che proprio non sopporto”?
Facci caso, raramente le foto che pubblico sono legate al testo.
Il parallelo Motley Crue – calciatori ci sta benissimo, però han dato ben più soddisfazioni i MC. Sono dei cazzoni ma non mi risulta che abbiano mai fatto un dietrofront per l’amor della correttezza politica imperante. Mica come gli autodafé di Cassano di fronte alla Clerici, tanto per citare un esempio tristissimo.
Sì, indubbiamente i Crue sono impenitenti e più fichi. Non sapevo di questi mea culpa, che vergogna.
chiappe sode, chiappe dure… mmm