Come di consueto, durante le feste chi ne ha voglia di scrivere lunghi e incasinati, nonché bellissimi e intelligentissimi, post? A giudicare dall’attività bloggheristica in giro, molti. Io no, non c’ho voglia un cazzo, e già per il titolo del post ho usato quello dell’omonimo pezzo dei Pantera, e solo perché lo stavo sentendo a volume vergogna durante la scrittura.

A fine anno si fanno le classifiche, di solito. Ok, stavolta voglio farlo anch’io. Le classifiche, ma del 2012:

Miglior film del 2012:
1) “Fratture scomposte fra le vertebre del negro” di Attanasio Pecora;
2) “L’uomo che anticipava le finte” di Joshua R. Cappotts;
3) “Oxiplegatz” di Daniel Petreskatki.

Miglior libro del 2012: 
1) “L’apostolo negro” di Thomas G. Gay;
2) “Economia globale e puppappera” di Salmaso Binocolo;
3) “Enciclopedia delle Scie Chimiche”, AA.VV.

Miglior disco del 2012:
1)  “Ambienteaux leu cajoness dans le merd” di Carla Bruny;
2) “Like a symposium on gallbladder removal” degli A Disleptic Hyeana On The Rocks;
3) “Meditazioni errabonde sull’essere ghei” di G.L. Ferretti

E torniamo al 2011. Votiamo chi è il personaggio più significativo, influente, importante, figo, imperdibile, geniale. Mario Monti? Ambrose Akinmusire? I Mastodon? No. Vogliamo gente che con il suo stesso apparire rende il mondo migliore e l’umanità degna di esistere. Vogliamo gente come (rrrrrrrrrrrullo di tamburi) Leanne Crow:

Leanne non ha bisogno di dire alcunché per rullare. Le basta farsi vedere.

E non deve rompere i coglioni al prossimo come fanno, regolarmente, Sabina Guzzanti o Serena Dandini o Concita De Gregorio.

Per tutta questa serie di motivi, nomino Leanne Crow personaggio del 2011 e chi dice il contrario, minimo minimo ascolta gli Zen Circus.