Il motto riportato lì sopra, di autore ignoto, compare spesso nel facebookame. Mi è ricomparsa ultimamente questa versione qui stile V For Viennetta e così l’ho scelta per continuare un attimo il discorso precedente. E’ un concentrato di idiozia della più bieca e mongoloide, ma che fa molto ribbbelle 2.0. Elenca una serie di attività piuttosto comuni che tutti compiamo per poter vivere le nostre vite (di cui qualcuno sarà soddisfatto, qualcun altro no, ma non è questo il punto) e poi aggiunge “ripeti con me: io sono libero”, come se in realtà queste azioni & norme ti fossero imposte dall’alto e tu in realtà privo di queste costrizioni incredibili andresti a combattere i mostri Aniba e saresti finalmente libero. Un espediente retorico banale che punta ai bassi istinti, può essere afferrato da chiunque e fa presa ovvia su’ mongolacci. Perché:

1) Go to work: sì, uno lavora, così può ottenere i danari necessari alla propria sopravvivenza e allo svolgimento delle attività normali. Il danaro serve per pagare le bollette, i vestiti, la roba da mangiare, avere un tetto sopra la testa, riscaldamento, acqua corrente etc etc. Magari il tuo lavoro consiste nel far sì che la gente possa avere questi servizi. Ma se ti senti in prigione, puoi pure andare a vivere di caccia e pesca in una foresta. Vediamo quanto duri.

2) Get married: nessuno ti obbliga. Puoi startene single, puoi convivere, puoi vivere in condizioni di poligamia e poliandria addirittura. E’ solo una questione di volontà, tant’é che pure colui che per primo vergò quelle parole conoscerà un diluvio di persone non sposate. E poi c’è che si sposa perché, per tutta una serie di motivi, vuole farlo.

3) Have some kids: anche lì, mica è obbligatorio. Faccio notare come il matrimonio di cui sopra, nelle varie incarnazioni che ha avuto nella storia dell’umanità fino a oggi e quindi non solo nel bieco occidente capitalista sbroc sbroc, ha sempre avuto fra i suoi compiti quello di tutelare la prole. Ma non pretendo che chi sia arrivato a scrivere/condividere il 2 possa avere la cultura per capirlo.

4) Pay your taxes: certo. Sistemi idrici ed energetici, sanità, educazione, manutenzione della città etc etc si pagano, perché sono lavori (v. punto 1) che servono la collettività e la collettività, giustamente, deve pagarli perché la spesa sia il più possibile contenuta in quanto suddivisa, in modo che i servizi essenziali siano alla portata di tutti.

5) Pay your bills: eh, il vero uomo invece ruba, sapete com’è.

6) Watch your tv: atto puramente volontario. Nessuno ti obbliga nemmeno ad avercela, la tv. E se anche tu fossi un cosiddetto “condizionato dalla tv” (figura amatissima da chi se ne vuole distinguere), sarebbero solo ed esclusivamente cazzi tuoi. Il fatto che la tv possa veicolare cattivi contenuti non significa che ci debba essere un’autorità preposta alla sorveglianza dei telespettatori e al loro benessere morale e spirituale.

7) Follow fashion: altro atto puramente volontario. Ci sono persone suscettibili alla moda, solitamente persone che non hanno mai sviluppato un proprio senso critico ma si affidano a quello più diffuso al momento (in maniera selettiva, cioè solo in determinati ambiti, o globale). Beh, di nuovo, sono cazzi loro. Non sta scritto da nessuna parte che non debba essere così. Nè che un qualche Central Scrutinizer debba, come per la tv, salvaguardarti dalle mode,

8) Act normal: meglio mordere i passanti? Guidare bendato? Usare ippopotami come mezzi di locomozione? Credo che il rispetto dell’altro sia abbastanza importantinino, se si vuol vivere decentemente. Ma non posso pretendere che lo pensi un coglionazzo.

9) OBEY THE LAW: già, meglio rubare, frodare, saccheggiare, rapinare, spacciare, tutte le attività che contraddistinguono un Vero Uomo Libero dalla massa di Pecore. Ma ora che ci penso, come mi ha fatto notare un corregionale, queste persone vedono in maniera positivissima merdacce come Che Guevara, i brigatisti rossi e neri, i Fratelli Musulmani… e Guy Fawkes. Terroristi del cazzo, insomma.

Sì, sono free, libero come l’aria e Nuvenia Pocket. Già solo perché non sono un ideologizzato coglione che fa “diritti = porci comodi, doveri non per venuti” e si lamente che il Malwagyo Systema lo opprime e gli impedisce di realizzarsi. Meno male, altrimenti staremmo freschi. E come direbbe il professor Bernardo De La Paz a questi mongoli, la rivoluzione è una scienza, non puoi infilarci dentro pezzi a caso sperando che funzioni.