Lui, che discorsi.
Archive for novembre, 2011
In Superfantozzi c’è una scena molto breve e molto spassosa, quella di Robin Hood. C’è Fantozzi che fa il mendicante fuori da un pub inglese, e ad un certo punto davanti a lui si pianta una freccia, sparata da fuori campo. Tempo pochi secondi arriva Robin Hood che dà un sacco di monete d’oro a Fantozzi e gli dice: “Sono Robin Hood. Rubo ai ricchi per dare ai poveri.” Poi se ne va. Fantozzi prende tutte quelle monete e corre a casa, “Pinaaaaa!”, le versa sul tavolo tutto contento fra le incredule Pina e Mariangela, ma a questo punto arriva di nuovo la freccia, arriva Robin Hood, e Robin Hood si prende il denaro. Fantozzi ormai è ricco, e Robin Hood ruba ai ricchi per dare ai poveri. Il commento di Fantozzi: “Neanche venti minuti…”
Ora, tutte le mie perplessità sul governo Monti le ho espresse due post fa, quindi andatevele a rileggere, nel caso. Sono perplessità a monte di Monti (ehm…) in sè, più che altro per l’antipatia di un governo commissariato per rimettere una nazione in pari con i desiderata delle agenzie di rating, concetto che trovo pessimo e orribile. Tuttavia mi sarei aspettato, finalmente, di veder cambiare un po’ l’aria: i nuovi tipi nominati son tutti accademici e tecnici, alcuni pure cattolici di preclara fama e quindi garanzia di toni morigerati e nessun video con le puttane su XHamster nè battute sul culo della Merkel o che Obama è un negro. Cioè, si tratta comunque di gente titolata e non cazzari che il giorno prima vendevano gondole di plastica a Venezia. Insomma, dio lenticchia, ci siamo capiti: mi sarei aspettato, indipendentemente dalle mie perplessità, un po’ di calma, di distensione, meno bave alla bocche, meno vene otturate, un clima meno da curva sud.
Invece, come dice Fantozzi, “neanche venti minuti…” Monti trilaterale bildergerg scie chimiche signoraggio sbroc sbroc, e qui e là e su e giù, ed è lì per fare comodo a Abberlusconi, ed è lì per fare comodo a questo, ed è lì perché dieci anni fa giocava a tombola con la Carlucci a casa di Gheddafi, e i negri, e i comunisti, e gli arabi, e i fascisti. E che palle, dico io! Basta, andate tutti quanti a fare in culo!
Sulle mensole alle spalle di questa graziosa pulzella, fra le altre cose:
– la scatola originale di Dark Sun, una delle ambientazioni più belle mai partorite dalla TSR;
– stessa cosa, ma di Ravenloft;
– Forgotten Realms, box della seconda edizione;
– Planescape edizione originale;
– svariati Complete Bla Bla Handbook (tipo questo);
– svariati manuali della seconda e terza edizione nello scaffale a sx.
Il solo fatto di aver notato tutto ciò è, a dir poco, inquietante. Scott, Single, che ne dite?
Abberlusconi parrebbe pronto alla dipartita. I suoi consensi sono in calo da quando si sono addensate sempre più le ombre della grisi (“Se non ora quando?”, ovviamente, non ha inciso un cazzo di nulla). E quando la barca ha iniziato seriamente a imbarcare acqua, i topi hanno cominciato ad andarsene in cerca di altre poltrone. Tutto regolare e prevedibile, un comportamento da maschere della commedia dell’arte. Con l’uscita di scena di Abb.lusconi perdiamo un cattivo politico che ha occupato la scena per quindici anni al solo scopo di difendere i propri interessi, e questo facendo semplicemente il gioco delle tre carte a oltranza. Vorrei porre l’attenzione su due fatti e cosa se ne può dedurre.
Lo spread
Ecco la buzzoword di questi giorni. Lo spread, lo spread, lo spread. Lo scrivo tante volte per amor di Google. Più lo spread va a fare in culo, più si rischia la retrocessione al di fuori dell’Eurozona. Cosa di cui tutti sembrano preoccupatissimi. Anche se in fondo sperano che tutto vada in merda, così potranno dare la colpa a Abberlusconi di quanti iPhoneN non si potranno comprare nei prossimi cinquant’anni. Dovrò invecchiare con Abberlusconi nelle orecchie? Ma è uno scenario da incubo! E’ spassoso ma anche squallido l’accanimento mostrato dalla Stampa Internazionale: sembra quasi che tutto il casino di questi ultimi mesi sia colpa di Abberlusconi, ormai, tra un po’ pure la Grande Depressione del ’29. E’ un inadeguato cialtrone cazzaro e ridanciano. Vero. Gli altri governanti d’Europa sono cazzari non ridanciani, perché nessuno di loro ha saputo rispondere adeguatamente alla crisi, e sono anche messi peggio. (v. Spiked)
Lo spread, pt.2
Non so voi, ma trovo piuttosto brutta questa piega per cui tutto debba dipendere dalle valutazioni di mercato perché uno stato per finanziarsi emette robe con interesse che poi viene valutato con varie sigle incomprensibili dalle agenzie di rating e in base alle valutazioni di questi stronzi lo stato corre il rischio di non avere più una lira, deve tagliare tagliare tagliare e questo si ripercuote sul welfare. Non sono in grado di dire quale sarebbe lo scenario migliore per spezzare la spirale – lo sapessi, farei il consulente strapagato. Non so nemmeno se sia possibile. Certo, se defaultare e uscire dall’euro fosse il primo passo, non sarebbe poi così male. Però il nostro debito, se non ho capito male, è in Francia e Germania, quindi loro vogliono tener su la baracca e per farlo gli ci vuole un sicofante al governo che garantisca determinate robe per garantire la solvibilità, il che essenzialmente vorrà dire tagli tagli tagli, vedi sopra. Questo è, precisamente, lo scenario Abberlusconi-free auspicato.
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L’opposizione fa più schifo di chiunque altro.
Io lo dicevo. Questi coglioni hanno passato anni a invocare le dimissioni di Abberlusconi per i processi, la moralità, le battute, tastare di culo alla Merkel, dare del negro a Obama, Ruby, il Bunga Bunga, le puttane e l’impresentabilità. Hanno fatto fuoco di fila sparando sull’immagine e l’hanno solo rafforzata, giustificando così il governo del gioco delle tre carte (“eh, dio merda, io avrei anche fatto questo e quello, ma purtroppo ‘sti comunisti…”). Mai, nemmeno per sbaglio, avessero detto quali fossero i rischi veri cui si andava incontro (tagli! tagli! tagli! al welfare! welfare! welfare! e tasse che vengono assorbite a fondo perduto senza reinvestimento in loco!), nè quali misure avrebbero adottato loro per venire incontro alla crisi. Illustrarla, far capire i propri piani, apparire convincenti e farsi votare di conseguenza. Questioni base che sarebbero patrimonio di una sinistra moderna e pragmatica. Ma no, il Popolo Viola, il Popolo Arancio, la Moralità signora mia! Mobilitiamo la ggggggente per la ripristinare la Moralità del paese, per le intercettazioni, per le battute, per i processi! E poi per difendere le culture delle minoranze perché gli sporchi leghisti di Valdobbiadene Affangolo non vogliono una moschea accanto al polentaio! Beh, a pensarci bene non è strano per dei filoeuropeisti che seguono l’ideologia (e il potere, e i compensi) del Grande Mercato Ad Ogni Costo e hanno nascosto sotto due tonnellate di politicamente corretto le questioni sostanziali – almeno in questo sono stati abili, gli va riconosciuto, perché i loro seguaci e sostenitori si ritengono pure colti, intelligenti e parte sana del paese.
Comunque, intanto almeno si esce dallo stallo. Restare in un minimo locale troppo a lungo significa che qualcosa da qualche parte è andata a fare in culo.
Spero che a questo punto qualcuno capisca. Avere risorse è importante per assicurare il bene nazionale. Se per farlo bisogna sporcarsi le mani, che lo si faccia, e affanculo le buone maniere. Tipo stringere alleanze con dittatori algerini in cambio di idrocarburi e investimenti infrastrutturali in loco a lungo termine. Oppure con leader russi (tra l’altro la Russia entra nel WTO, e non so valutare esattamente la roba, ma non credo sia male) per i loro gasdotti diretti in Europa. Pure la TAV. Per esempio, eh. A naso, si tratta sempre di investimenti a esito positivo, che garantiscono per i bond, che garantiscono il rating, che garantisce l’arrivo di soldi per uno stato sociale. O in alternativa garantiscono uno spazio di manovra autosufficiente, con risultati analoghi.
Te però vallo a spiegare alle solite teste di bomba per cui l’oltraggio alla morale e le puttane fanno decrescere il PIL e tolgono Santoro dalla tv. La mia accoppiata ideale? Roosevelt presidente del consiglio, Kissinger ministro degli esteri. E un 20-25% di persone con diritto di voto.
Il motto riportato lì sopra, di autore ignoto, compare spesso nel facebookame. Mi è ricomparsa ultimamente questa versione qui stile V For Viennetta e così l’ho scelta per continuare un attimo il discorso precedente. E’ un concentrato di idiozia della più bieca e mongoloide, ma che fa molto ribbbelle 2.0. Elenca una serie di attività piuttosto comuni che tutti compiamo per poter vivere le nostre vite (di cui qualcuno sarà soddisfatto, qualcun altro no, ma non è questo il punto) e poi aggiunge “ripeti con me: io sono libero”, come se in realtà queste azioni & norme ti fossero imposte dall’alto e tu in realtà privo di queste costrizioni incredibili andresti a combattere i mostri Aniba e saresti finalmente libero. Un espediente retorico banale che punta ai bassi istinti, può essere afferrato da chiunque e fa presa ovvia su’ mongolacci. Perché:
1) Go to work: sì, uno lavora, così può ottenere i danari necessari alla propria sopravvivenza e allo svolgimento delle attività normali. Il danaro serve per pagare le bollette, i vestiti, la roba da mangiare, avere un tetto sopra la testa, riscaldamento, acqua corrente etc etc. Magari il tuo lavoro consiste nel far sì che la gente possa avere questi servizi. Ma se ti senti in prigione, puoi pure andare a vivere di caccia e pesca in una foresta. Vediamo quanto duri.
2) Get married: nessuno ti obbliga. Puoi startene single, puoi convivere, puoi vivere in condizioni di poligamia e poliandria addirittura. E’ solo una questione di volontà, tant’é che pure colui che per primo vergò quelle parole conoscerà un diluvio di persone non sposate. E poi c’è che si sposa perché, per tutta una serie di motivi, vuole farlo.
3) Have some kids: anche lì, mica è obbligatorio. Faccio notare come il matrimonio di cui sopra, nelle varie incarnazioni che ha avuto nella storia dell’umanità fino a oggi e quindi non solo nel bieco occidente capitalista sbroc sbroc, ha sempre avuto fra i suoi compiti quello di tutelare la prole. Ma non pretendo che chi sia arrivato a scrivere/condividere il 2 possa avere la cultura per capirlo.
4) Pay your taxes: certo. Sistemi idrici ed energetici, sanità, educazione, manutenzione della città etc etc si pagano, perché sono lavori (v. punto 1) che servono la collettività e la collettività, giustamente, deve pagarli perché la spesa sia il più possibile contenuta in quanto suddivisa, in modo che i servizi essenziali siano alla portata di tutti.
5) Pay your bills: eh, il vero uomo invece ruba, sapete com’è.
6) Watch your tv: atto puramente volontario. Nessuno ti obbliga nemmeno ad avercela, la tv. E se anche tu fossi un cosiddetto “condizionato dalla tv” (figura amatissima da chi se ne vuole distinguere), sarebbero solo ed esclusivamente cazzi tuoi. Il fatto che la tv possa veicolare cattivi contenuti non significa che ci debba essere un’autorità preposta alla sorveglianza dei telespettatori e al loro benessere morale e spirituale.
7) Follow fashion: altro atto puramente volontario. Ci sono persone suscettibili alla moda, solitamente persone che non hanno mai sviluppato un proprio senso critico ma si affidano a quello più diffuso al momento (in maniera selettiva, cioè solo in determinati ambiti, o globale). Beh, di nuovo, sono cazzi loro. Non sta scritto da nessuna parte che non debba essere così. Nè che un qualche Central Scrutinizer debba, come per la tv, salvaguardarti dalle mode,
8) Act normal: meglio mordere i passanti? Guidare bendato? Usare ippopotami come mezzi di locomozione? Credo che il rispetto dell’altro sia abbastanza importantinino, se si vuol vivere decentemente. Ma non posso pretendere che lo pensi un coglionazzo.
9) OBEY THE LAW: già, meglio rubare, frodare, saccheggiare, rapinare, spacciare, tutte le attività che contraddistinguono un Vero Uomo Libero dalla massa di Pecore. Ma ora che ci penso, come mi ha fatto notare un corregionale, queste persone vedono in maniera positivissima merdacce come Che Guevara, i brigatisti rossi e neri, i Fratelli Musulmani… e Guy Fawkes. Terroristi del cazzo, insomma.
Sì, sono free, libero come l’aria e Nuvenia Pocket. Già solo perché non sono un ideologizzato coglione che fa “diritti = porci comodi, doveri non per venuti” e si lamente che il Malwagyo Systema lo opprime e gli impedisce di realizzarsi. Meno male, altrimenti staremmo freschi. E come direbbe il professor Bernardo De La Paz a questi mongoli, la rivoluzione è una scienza, non puoi infilarci dentro pezzi a caso sperando che funzioni.
No, non te, no, nemmeno te, dico a quell’altro che ha scoperto V For Vendetta col film e ora rompe i coglioni al prossimo ogni tre per due, in particolare oggi che è il 5 novembre. Dico a lui a tutti i suoi amici.
Quindi vaffanculo. C’è una cosa per cui detesto le primavere arabe, e non è perché ora tanti arabi andranno a star peggio perché la sharia prenderà sempre più piede con tutto ciò che comporta, tanto sono un ballino di cazzi loro e poi soprattutto gli garba così, tanto sono incivili trogloditi di merda, ed è questo: ora gli esaltati convinti della ribbbbellione 2.0 sono davvero convinti e pensano che a condividere link e minchiate si arrivi alla rivoluzzzzzzione. Nessuno che scenda in piazza coi forconi ad autorizzare la cariche della polizia, ovviamente: no, tutto dal pc, con l’idea che il governo, in base ad un numero di mi piace inferiore alle aspettative, e al numero sempre crescente di V nell’avatar di Facebook, si caghi addosso e si dimetta e permetta a tutti di fare gli artisti e gli esperti di comunicazione equosolidale.
No, veramente, basta. Io conoscevo la Congiura delle Polveri before it was kewl perché avevo letto il fumetto nella prima metà dei ’90, e quindi sono più kewl di voi, ma anche non l’avessi mai conosciuta sarei più kewl lo stesso. Quindi andate a fare in culo voi, Guy Fawkes, il 5 novembre, di tutto e di più. Mi verrebbe voglia di decapitare Alan Moore, per giunta.