“What If…” era una collana della Marvel in cui si immaginava “cosa sarebbe successo se”. Se Wolverine fosse diventato capo dello Shield, se l’Uomo Ragno si fosse unito ai Fantastici 4, se Capitan America fosse diventato presidente degli States, cose così. Una speculazione extracontinuity, un divertissement, fate voi. Ora pensate ad uno “What If…” della situazione italiana degli ultimi vent’anni: “Cosa sarebbe successo se Abberlusconi fosse stato negro?” Beh, penso proprio che non avrebbe avuto alcun problema. Perché l’atteggiamento di Repubblica, l’Espresso, Concita De Gregorio etc. avrebbe dovuto fare i conti con i filtri ideologici a loro volta inseriti nella grande finzione sbroccotronica del Politicamente Corretto. E così tutte le accuse rivolte a Abberlusconi verrebbero girate in chiave di razzismo dell’italiano abietto e ignorante, e quindi stigmatizzate. Lui potrebbe dire, anziché “comunistacci sbroc sbroc!”, cose tipo “ce l’hanno con me perché sono negro!”, oppure “KKK sbroc sbroc!”, e Repubblica e il ceto intellettuale semicolto (definzione non mia, ma di C&F) al codazzo strillerebbero all’Italia ignorante che trova sbocchi in figure mediatiche e magistratiche che non desiderano un negro e vogliono fare di tutto per toglierlo di mezzo, que’ bastardi.

Esempi:
– “Lo accusano di corruzione perché un negro, fosse stato bianco avrebbero cercato di difenderlo!”
– “Travaglio è di destra e razzista, per questo perseguita Abberlusconi scrivendo quei libri che puntano ai bassi istinti razzisti degli italiani!”
– “La Lega non ha niente contro i negri se lavorano, infatti sostiene Abberlusconi, ce l’ha solo con gli immigrati cladestini!”
– “La gente critica il bunga-bunga e il satirismo del premier per un ancestrale riflesso condizionato. Il negro è da sempre sinonimo di grande vigorìa sessuale e quindi l’italiano teme che la sua moglie e compagna ne rimanga attratta. Come vedete, si tratta di una forma mentis micragnosa, la stessa di chi non vuol pagare le tasse.”
– “L’evasione… con tutto quello che hanno dovuto subire i negri nelle campagne di Libia ed Etiopia, Abberlusconi fa quasi bene a non pagarle! Anzi, lo dovrebbero esentare moralmente!”

Visto? Non dite che non è vero. Sono bestiali automatismi condizionanti per cui prima si deve valutare l’appartenenza dell’oggetto discussione ad una categoria protetta, poi emettere un giudizio in accordo con l’interazione fra la categoria protetta in questione e la propria ideologia preferita. Capirete bene che un Abberlusconi negro avrebbe tutta la stampa dalla sua e chi lo critica è un razzista di merda sbroc sbroc. Ora, di tutto il politicamente corretto non se ne può più. Una persona o un gruppo di li valuto dal loro operato, indipendentemente dall’essere negri, finocchi, svedesi, pellerossa, sikh, terroni o ebrei. E ci faccio tutte le battute cattive che mi pare, come lascio liberi loro di farle su di me.

Perché magari il più debole in un conflitto può pure meritarsi le legnate, uno può essere testa di cazzo e negro, e forse chi combatte e muore per un ideale senza pianificare niente e senza obiettivi potrebbe essere solo un esaltato imbecille idelogizzato e se lo fucilano non è una gran perdita (da Gesù al Che gli esempi non mancano), e chi fa parte di una popolazione arretrata dai costumi ripugnanti è obbligato ad abbandonarli qualora si trasferisca in zone più civilizzate, perché se lo arrestano perché sventra la figlia in minigonna fanno solo bene e non sono razzisti che ne ignorano i costumi millenari, e se detti costumi ripugnanti, oltre ad essere ripugnanti, fanno vivere una popolazione peggio di come viviamo noi, quindi sradicandoli non si fa un pessimo servizio, e poi un’utopia (dal comunismo al turboliberismo stile Ayn Rand al regno dei cieli al budello di tu’ ma’) altro non è che una pericolosa massa di merda con cui branchi di esaltati travolgono un sistema per tirarne su un altro ancora peggiore oppure ammaestrano criceti ottusi fidelizzandoli all’infinito grazie ad una retorica millenarista del cazzo, e per finire varie e demenziali.

Emmo’bbasta veramende però! Pragmatismo o morte, edonismo o recisione della carotide, e chi dice il contrario, beh, mi dispiace dirlo, è un negro.