Magggistrati maggistrati ewwywa i maggistrati!
La mia natura superficiale e vanesia nonché poco incline ad occuparsi di politicame, se non in funzione puramente anti-sbroc e più per il piacere fine a sè stesso di farlo che altro, se n'è stata bella tranquilla in questi giorni, visto tutto il casino e le urla sulle liste del Lazio la democrazia in pericolo sbroc sbroc di turno. Non mi ci avvicino nemmeno con una canna nemmeno stavolta, non preoccupatevi. E se foste preoccupati non me ne può fregare di meno, quindi zittini e bòni. E' che ho notato un particolare storto, una roba che non mi torna, un affare poco comprensibile, una scureggia durante l'assolo di Duane Allman che insomma non mettevo a fuoco. Poi ho focalizzato.
Torniamo a pochi anni fa. Quell'imbecille di Beppe Grillo tuonando e strepitando, come suo solito, dà l'avvio alla santificazione della figura del magistrato, sorta di pistolero solitario nel mondo corrotto e ingiusto dell'Italia del malaffare, pieno di intralci e impossibilitato a portare a termine i propri lavori, osteggiato in tutti i modi da politicame vario per mezzo di burocrazia e leggi di merda. E fin lì, pur nell'inconsulto ragliare grillesco, si può anche concordare, dopotutto. Basta farci quel tanto di tara per non diventare sostenitori dell'IdV, insomma. Nel frattempo ci si mette pure Abberlustoni che ogni tre per due inveisce contro le toghe rosse, una roba patetica ma di sicuro effetto presso i suoi sostenitori. Insomma la figura del magistrato diventa quella del portatore di giustizia con le mani legate. Ci sono almeno un paio di figure che emergono: il magistrato De Magistris (che dal nome pare nato a Paperopoli o Topolinia) e il magistrato… ecco… com'é… dov'é finita… ah, ecco, CLEMENTINA FORLEO! Vi ricordate, tutti d'accordo a sostenere quella coraggiosa donna che poi fu cassata dal tribunale di Milano e spedita a quello di Cremona ad occuparsi di altre robe, quella a cui fu addirittura levata la scorta, e allora vai Grillo For Forleo, Africa For Forleo, Clem vai scoppiali tutti, insomma, ci siamo capiti. Ecco, ora io mi chiedo: dov'è finita Clementina Forleo? Lontano dagli occhi lontano dal cuore, si direbbe, perché su Facebook di pagine dedicate alla Forleo ce ne sono appena un paio e la più affollata (e pure piuttosto aggiornata, con mia sorpresa) ha circa seimila fan – una miseria confronto al collega De Magistris, che totalizza dieci volte tanto, anche in termini di pagine a lui dedicate (sia di favorevoli che di avverse).
La domanda, a questo punto, è semplice: perché il Popolo Viola di Annozero non spende qualche litro di bile e indignazione settimanale pure per la Forleo, rimasta sola, sciagattata e senza scorta? Perché Travagghio, Di Pietro, Repubblica e compagine non battono i piedi per lei? Perché? Sarà, forse, perché la sua inchiesta voleva mettere il naso nel polverone della scalata a Unipol, Fassino, D'Alema etc., e quindi avrebbe sollevato un merdaio epico nel mondo politico-mediatico-culturale di riferimento del Popolo Viola di Annozero? E, immagino, siccome le indagini della Forleo andavano pure a rivoltare merda nei cassetti del governo in carica, è stata allontanata da TUTTI, spazzata sotto al tappeto come la polvere polverosa. Un comportamento da merde di prima scelta, ancor più da parte dei furry della magistratura. Magistratura che, a questo punto, mi pare più che decisa a giocare sporchissimo nell'orrido agone politico in corso, come braccio armato di uno schieramento disposto ad uccidere democrazia per salvare la democrazia. O qualcosa di simile. Detesto le dietrologie, i complottismi e tutto questo genere di segate. Tuttavia, il caso della Forleo mi pare emblematico, quantomeno, di una precisa volontà: attaccare lo Chavez di Arcore con ogni mezzo e mezzuccio e calpestare chiunque si metta di mezzo, anche (e soprattutto, in questo caso) se nell'esercizio delle sue funzioni. Complimenti vivissimi.
Credo che Wendy Combattente, qui sopra, sarebbe perfetta qualora decidessero di trarre un film da Bayonetta. Tornando in topic, non so bene come si evolverà la situazione. Abberlustoni pare stanco, affaticato, prova ne è il suo lungo silenzio – siccome parla sempre quando è sicuro di sè, è abbastanza evidente il momento di difficoltà. Dubito che si ripresenterà alle prossime elezioni, viste pure l'età e la salute. Ma dopo? A pensarci bene, credo che per allora i miei dischi saranno sempre al loro posto, quindi dovrei essere ragionevolmente al sicuro. Ad maiora, anzi, ad fanculum. E un pensiero alla Forleo, ormai Straniera Senza Nome di sergioleoniana memoria. Vorrei tanto diventasse come Bayonetta e per prima cosa sterminasse tutti quei viscidi che le hanno dato il benservito…
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