Archive for febbraio, 2010


Tuocca a nnnuoi
Tuocca a nnnuoi
Tuocca tuocca tuocca a nnnnuoi

(foto: una panoramica della I&I Mansion)

Buonasera ragazzi, qui su I&I non siam mica teste di fagiano, ci prendiamo a cuore le complessità del mondo moderno e le difficoltà incontrate dai giovani. Ricorderete certamente liniziativa Tuoccannuoi lanciata pochi mesi in fa in cui la redazione invitava i lettori a inviare email su email grondanti desperienza di vita vissuta, per mettere a nudo le contraddizioni, giusto? Bene, è tempo di raccogliere quanto seminato. E per raccogliere quanto seminato, ci vuole un mietitrebbia deccezione che vada a sporcarsi le mani con la realtà e ce la racconti per filo e per segno, evidenziandone le storture attraverso le storie di vita vissuta che insomma lavete capito ora basta. Bene, abbiamo uninviata deccezione, la cara amyca Kim, ci senti Kim?
 

Forte e chiaro, dio impestato! Sono qui fuori dagli stabilimenti della TAO, come potete vedere, lazienda che produce la fortunata crema Musclemerd che consente a tapinacci di sviluppare una muscolatura impressionante senza muovere un dyto in circa quattro settimane. Sapete, no, quelli di questa pubblicità leadersz dellinterwebs:

Vedete il regazzo lì della pubblicità, che fisicaccio? Bene, non è andato una sega in palestra nè ha usato proteine in polvere o creatina. Quel che non sapete, dio spazzola, è il dietro le quinte di questa foto! Naturalmente non ci saremmo mai interessati di questo caso, non ci avesse contattato Pancrazio Cicalecci, uno che lavora alla TAO in qualità di aggiustatore di formaggi. Pancrazio, presentati, vai, e non metterci troppo che poi la gente si scassa la minchia.

"Ciao, mi chiamo Pancrazio, ho venticinque anni e lavoro alla TAO da tre. Quando ci hanno assunto questi della TAO ci hanno detto che era unazienda giovane, moderna e dynamica che aveva bisogno di giovani, moderni e dynamici per svolgere essenziali lavori di concetto con buone prospettive di sviluppo e un business plan sine nerpio uso capione."

E perché ci hai chiamati?

"Da dove comincio? Vediamo… Ogni giorno io e miei colleghi dobbiamo prendere dei cd spezzati a metà e grattare la merda dagli interstizi delle mattonelle nel pavimento e accumularla in un angolo, ben modellati in guisa di cubo da cinquanta centimetri di spygolo. Dopodiché, una volta accumulati abbastanza cubi, possiamo lavorare alla fabbricazione delle cravatte."

Cravatte? Come mai?

"Beh, cè un fiorente mercato cravatticolo, si presuppone che sia in espansione nei prossimi venticinque, duecentocinquantanni. I provisdorsz e gli asdvisorzs sono stati chiarissimi a riguardo."

E dunque, il problema sarebbe che…

"Non abbiamo il dizionario, non possiamo bercellare i bercelli, ci mancano le terrinche dove riposizionare le cravatte. Se vogliamo le terrinche dobbiamo piallarle a mano dai cubi di merda, che però…"

… però…

"… servono per  coprire a giorni alterni i pavimenti dei due hangar posizionati da un estremo allaltro della zona industriale della TAO, che vi ricordo occupa venti chilomentri quadrati. Fra i nostri compiti figura infatti quello di spostare tutti questi cubi un giorno sì e uno no. Siccome deperiscono, non possiamo farne troppi, quindi è necessario il trasporto, perché se almeno una volta al giorno i pavimenti non sono tappati, si apre un varco dimensionale sulle rive del Flegetonte."

E la crema Musclemerd, di grande successo? E vero che ti fa venire quel fisico?

"Non è esatto. Il fisico viene dopo un mese che lavori lì dentro – sposta e risposta, bercella a mano etc etc e poi ti credo che ti viene, e in genere è vero, in meno di un mese. Quello che non viene detto è che la Musclemerd ti viene venduta solo dopo un mese che lavori lì, e serve per preservarti il fisico in forma."

Ehm, guarda, se ti dovessi dire la verità non ci sto capendo più unemerita sega. Quale sarebbe il tuo problema allora? Fai tutto questo gratis?

"Gratis? Ma sei scema? Lavorare alla TAO ti fa intascare 5000 euri al mese più gratifiche, vacanze etc, e appena smetti hai comunque un vitalizio di Musclemerd per mantenerti per sempre il fisico in forma e mantenere alto il buon nome dellazienda nel tempo. Insomma, si fa una boia, ma il trattamento è di lusso."

Uhm… allora, ti riformulo la domanda, magari con un paio di disegnini visto che mi pare un pochettino stenterello. Premessa: tu hai contattato la redazione di I&I Tuoaccannuoi perché qualcuno ti ascoltasse mentre parlavi dei tuoi problemi. Io sono venuta qui. Ti ho fatto varie domande, da cui emerge una realtà, quella della TAO, fatta di lavori pesanti e duri ma ben retribuiti di cui non ti puoi lamentare, peraltro ti ci fai il fisicaccio a vita. Corretto?

"Certo, certo, fin qui tutto perfetto."

Bene, premesso lo sproloquio di due millisecondi fa, dicci: qualé il problema che vuoi denunziare?

"Hmm? Nulla."

Vuoi dire che non hai problemi col tuo lavoro e la tua vita?

"No."

Ci chiami per un tuo problema, veniamo lì, e ora mi dici che non hai nessun problema?

"Proprio così."

Bene studio, a voi la linea! Salutiamo volentieri Pancrazio che, come abbiamo visto, ha risolto i suoi problemi grazie a I&I Tuoaccannuoi, la rubrica raddrizzatorti! Un bacione da Kim bella vostra!

Eh eh, cara, sono felice! E voi da casa, se avete problemi che vi angustiano, subite ingiustizie, venite vessati dalla mala, vi rubano il motorino, vi mobbano etc etc, non esitate a farvi sentire! Perché Tuoccannuoi! Tuoccuannoi! Tuocca tuocca tuocca a nuoi! <!– –>

Iniziative stupide

Ho scoperto oggi questo gruppo Facebook fatto allo scopo di diffondere uniniziativa, quella denominata "Leggere, leggere, leggere – 26 Marzo 2010, Primo esperimento nazionale". In tutta onestà mi pare una mongoloidata di quelle pese. Ma pese.

Il senso delliniziativa è riassumibile in "in Italia la gente non legge, ascolta musica di merda ed è rozza e alla fine Mariadefilippi sbroc sbroc, quindi ognuno di noi il 26 provi a regalare un libro ad uno sconosciuto, un libro che gli garba non quello che ritiene la merda degli ultimi cinquantanni, nella speranza che questo capiti nelle mani del non lettore di turno che quindi colto dalla generosità del gesto si metta a leggere e diventi una persona migliore, questo è un tentativo di migliorare le cose perché ehi, io ci credo".

Personalmente sono un lettore avido dalla tenera età, mi piace molto discutere di libri letti, cerco sempre robe nuove e il fatto che io detesti visceralmente lo sport per es. mi lascia un sacco di tempo per leggere. Ho sempre cercato di diffondere quel che mi piace fra conoscenze e amicizie – musica, film, libri, freni a mano sulla rena, solite cose, del resto anche sto blogbs ne parla. Nel farlo mi sono reso conto presto, però, che devi trovare persone almeno parzialmente ricettive, altrimenti tutti i tuoi sforzi non servono ad un cazzo. Posso decantare in ogni modo la grandezza di Vernor Vinge, per dire, ma se al mio amico lì glimporta una sega è probabile che accetti la mia copia di "Universo Incostante" per educazione, si annoi dopo dieci pagine e me lo restituisca dicendomi che insomma gli fa cagare ghepardi imbalsamati col guano di piccione. Ed è pure sacrosanto. Il fatto che in Italia si legga poco vuol dire allitaliano in media piaccia poco leggere, e cé poco da fare. Se ad una persona non piace leggere, difficilmente cambierà idea. Cé poi questa idea malsana che è meglio leggere merda piuttosto che niente. Ma dove sta scritto? Meglio dedicare il tempo a qualcosa che piace piuttosto che leggere merda!

In Italia la cultura è vista come qualcosa di necessariamente pedante e pedagogico, e questo ha portato ad uno strano cortocircuito. Partiamo dallalfabetizzazione: nei paesi protestanti iniziò con la massiccia diffusione della Bibbia, ma in un paese cattolico era inconcepibile, visto che la libertà di interpretazione da parte del fedele andava proibita. Bene, flash forward. Una nazione di contadini semianalfabeti si trova, nellimmediato dopoguerra, a subire un processo di industrializzazione e alfabetizzazione forzato per allinearsi coi paesi atlantici e continentali. Leffetto è stato una grottesca imitazione della cultura stessa, o meglio la sostituzione della cultura con lestetica della medesima. La cultura era quella che si faceva a scuola, dunque doveva essere pedagogica, didascalica, noiosa – una forma mentis delirante e scellerata che ha bandito per sempre il piacere dalla cultura. Il periodo 68-77 ha solo estremizzato tutto questo creando le fazioni dei pedagoghi e degli insofferenti, come sintetizzato dal genio di Salce e Villaggio con la scena di Fantozzi e la Corazzata Kotionnkin.

Lesperimento del 26/3/2010 è in realtà la giornata del pedagogo, dove migliaia di persone si caleranno nei panni del Cavalier Guidobaldo Maria Riccardelli con lo scopo di educare il volgo, perché ovviamente chi legge è intelligente. Non restateci troppo male se ad un certo punto qualcuno vi dirà che "LibroGanzo è una cagata pazzesca" fra gli applausi scroscianti. Non ha funzionato una volta, non funzionerà nemmeno adesso, ahr ahr ahr. Oh, se mi offrono un libro che mi piace lo piglio, eh, mica faccio il coerente schizzinoso io. <!– –>

E polèmia!

Per via di Gad Lerner che ha detto qualcosa su qualche argomento.

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Post laNpo

Il nuovo cd di Battiato si chiama "Inneres Auge – Il tutto è più della somma delle sue parti". Potrebbe essere unammissione di colpa: una canzone qua e unintervista là fanno sembrare Battiato un imbecille da esposizione, ma componendo il puzzle vediamo come invece layurvedico terrone sia molto, ma molto più imbecille. Per tutto il resto cé Colonia Lunare. <!– –>

Avatar
ovvero il massimo numero di diocani esclamati al cinema

Diocane, Avatar. In questo periodo se ne discute un sacco, linterwebsz pullula di roba sul film di Cameron, e per sfruttare questa corrente dico la mia pure io. Ma dire qualcosa è un po un casino, tutti hanno detto tutto, aggiungere un post ad una marea di post per dire le stesse cose che dicono tutti, siamo sicuri che ne valga la pena? No, ma chi se ne frega, come per tutte le altre cose mai scritte qui sopra.

Passata lintro quasi giustificatoria e inutile, parto col dire questo film è una meraviglia assoluta e non ho mai bestemmiato (mentalmente) di gioia così tante volte durante una visione cinematografica.  Avatar riempie i sensi anche se per forza di cose ne utilizza solo due. Lattenzione maniacale al colore, al dettaglio, alla plasticità della flora/fauna aliene rendono lecosistema di Pandora talmente vivo e reale che quasi se ne sentono odori e sapori, e pure la consistenza di tutte quelle incredibili piante, bestie, rocce, etc. Il 3D viene usato nellunico modo intelligente possibile, cioè al contrario di come si è sempre fatto: non per fare cazzabuboli in rilievo, ma per dare profondità allambientazione. Lo schermo cinematografico diventa una finestra su un qualcosa di più grande, senza confini.

Ora, la critica mossa da quasi tutti al film è che la storia sia trita, lineare e prevedibile. E anche vero, comè vero che i personaggi sono perfettamente funzionali allo svolgimento della medesima senza mai essere memorabili. Ok, mi verebbero un paio di sospetti. Il primo è che, visto lincredibile dispendio finanziario, la storia sia stata semplificata al massimo per consentire a chiunque di godersi lo spettacolo. Il secondo, che non esclude il primo, è ben diverso: dopo aver speso anni a immaginare, definire, progettare, dettagliare lecosistema Pandora, Cameron voleva condividerlo con tutti noi. La storia serviva per veicolare Pandora nella sua interezza, senza metterlo mai in secondo piano. Sono tantissimi i riferimenti che si colgono qui dentro: fra le righe vediamo come Frank Herbert, Alan Dean Foster, Robert Heinlein, Brian Aldiss, Normal Spinrad, Jack Vance, JRR Tolkien abbiano prestato suggestioni, vertigini, sensazioni, dettagli, armi, bagagli a Cameron, che ha sintetizzato tutto nella sua personale enciclopedia xenobiologica su schermo 3D. Ed è questo, a mio vedere, il senso del film: la rappresentazione viva e pulsante di un mondo alieno credibile, disvelato attraverso una storia in cui gli umani sono, per forza di cosa, i cattivi. Se il protagonista è Pandora, Pandora va difeso dalla distruzione.

Alcune sottolineature:

– Jake Sully deve entrare fra i Navi per comprenderne cultura, usi, lingua, chiave essenziale per il successo (sia quello iniziale terrestre, sia quello dopo il passaggio dalla parte dei Navi). La sua immersione in un mondo alieno e coloratissimo, la necessità di conoscere, sapere e adeguarsi allalieno, pena una brutta fine, è una cosa tipica di Jack Vance. E se alla tragedia sostituissimo distacco e humor, Avatar sarebbe un film molto Vance-iano. Quando faranno una trasposizione cinematografica di un libro di Vance, eh? Adesso la tecnologia cé, ringraziamo Cameron!
– Il Buon Selvaggio
è un concetto che odio profondamente, come quasi ogni cazzata ottocentesca che si rispetti. Nel film, il Buon Selvaggio cé, con la sua religione panteistica ewwywa la natvra. Eppure proprio questo aspetto, per chi lo sa cogliere, nasconde un livello di complessità molto interessante. I Navi parlando di natura etc etc e si iterfacciano nevralgicamente con le loro bestie. Come dice ad un certo punto Sigourney Weaver, tutto il pianeta è interconnesso, per un totale di 10^14 interconnessioni neuronali. Questo significa che linsieme delle forme di vita locali fa parte di una gigantesca rete neurale ricorrente in cui la presenza degli invasori è lerrore da minimizzare e le coscienze dei defunti sono variabili di stato. 
–  Leroismo primitivo, le giungle sterminate e riti di passaggio mi riportano alla mente Edgar Rice Burroughs e il ciclo di John Carter.
– Era proprio necessario che il protagonista fosse lumano invalido etc etc? Di sicuro era il modo più rapido e coinvolgente per immergere lo spettatore in Pandora, un pezzo alla volta.  Un apprendimento graduale fino a diventare un Naavi e infine il condottiero. Sully è pure avvantaggiato: non essendo uno del Popolo, non ha gli stessi tabù e le stesse paure da selvaggio, quindi vede tutte le questioni da due punti di vista. I Navi hanno cambiato Jake, Jake cambierà i Navi? E la prima cosa che mi viene in mente e che sarebbe bello come idea portante dei prossimi filmi. Passare da umano invalido a superumano a Navi a super Navi è molto zelazniano dunque una figata invereconda.

E dopo limmersione in quel mondo azzurroverde che pare dipinto da Roger Dean che si scambia gli acidi con Magritte e il Cameron stesso del meraviglioso The Abyss, io applaudo con violenza, e se film come Avatar manderanno la Comencini a fare la cassiera ne sarò felicissimo, e fanculo pure a Baaria che non ho visto ma di sicuro fa cagare stalagmiti di uranio 214. Questa è unopera che, bene o male lo deciderete voi, lascerà un segno. Avatar è BELLO, nel senso più letterale del termine: bellezza in forme e colori che si muovono. E un distillato di bellezza, unesperienza estetica che qualcuno potrebbe anche definire fine a sè stessa. Nel caso, rispondetegli "e allora?", poi prendete il batticarne e fratturategli le tempie. <!– –>

E pensare che una volta la droga aveva pure il suo fascino

Charlie Parker era innanzitutto Charlie Parker.
Si drogava, ma non era Charlie Parker per questo.

Jimi Hendrix era innanzitutto Jimi Hendrix.
Si drogava, ma non era Jimi Hendrix per questo.

Rob Tyner era innanzitutto Rob Tyner.
Si drogava, ma non era Rob Tyner per questo.

Dexter Gordon era innanzitutto Dexter Gordon.
Si drogava, ma non era Dexter Gordon per questo.

Phil Lynott era innanzitutto Phil Lynott.
Si drogava, ma non era Phil Lynott per questo.

Miles Davis era innanzitutto Miles Davis.
Si drogava, ma non era Miles Davis per questo.

E potrei continuare un bel po.
Tutte queste persone sono morte. Tutti quanti erano sia artisti che, in diverse fasi della loro vita, drogati. Qualcuno di loro è morto per overdose, qualcun altro no. Ma una cosa dovrebbe essere ovvia: prima veniva il loro talento e la loro bravura, poi il fatto che si drogassero.

Morgan ha in comune con tutti costoro solo la droga.

Purtroppo per lui, a differenza di tutti costoro non ha la minima scheggia di talento.
Purtroppo per noi, a differenza di tutti costoro è ancora vivo. <!– –>

Luniverso intero è pregato di andarsene a fare in culo

Ho un postone in canna che aspetterà. Pensavo di sostituirlo con un post su Avatar, ma aspetterà pure quello. Perché? Perché ho letto questa ferale notizia: Gabriele Muccino si prepara a a girare un film di fantascienza. Da grande appassionato di fantascienza, ho un opinione abbastanza netta sul cinema di fantascienza, cioè che si tratti nella stragrande maggioranza dei casi di merda fumante. Ma anche nella merda esiste una qualche forma di dignità, se è merda autentica, nata per fare la merda, che lì resta. Il caso di Muccino è un caso di parassitosi, di uno che viene ad invadere un terreno che non conosce, che non ama, non gli compete e che probabilmente disprezzava fino allaltro ieri, per cercare chissà quale patente.

No, così non va bene per un cazzo. Considerate che farà molto peggio di quanto fece Salvatores con lorrido Nirvana, per il semplice fatto che Salvatores la telecamera la maneggia meglio. Resta il fatto che certe cose non si abbiano a fare. Che larroganza di questi cialtroni-parassiti dovrebbe essere fermata col napalm. Perché finché Muccino racconta le sue storielle idiote di -enni alle prese con le loro stupide vite stereotipate lammore trionfa fatte con il culo, beh, alla fin fine è il suo terreno dazione. Se lo è scelto, ci ha fatto successo, che ci resti, no? Invece dovremmo sorbirci lexploit fantascientifico di questo monumento allencefalogramma piatto, e non solo: quasi sicuramente molti applaudiranno, questo sì che è cinema mica Avatarsz, ewwywa la fantassienza italgiana di Hollywood che riconosce un maestro italiano, etc etc sbroc sbroc.

E nel frattempo, mentre lo scempio si compie, andate in libreria. Quanto Heinlein, Stephenson, Leiber, Sturgeon, Silverberg, Vance, Cadigan, Spinrad, Cordwainer Smith, Bester, Herbert, Banks potete comprare? Poco e niente. In compenso potete attendervi il film di fantascienza di Muccino, diocane, mica merda e polistirolo.

Aaaaaaaaaaaghhhhh!!!!!!! <!– –>

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