Alcuni ragguagli telefilmici

Sia ieri che lo scorso lunedì mi sono trovato ad assistere alla doppietta telefilmica di Rai2, ovvero "Ghost Whisperer" seguito da "90210". Quindi ecco, volevo buttar giù due stronzate a riguardo perché non so che altro scrivere e non vorrei che passasse una settimana dallultimo post che ormai ha rotto i coglioni. "Ghost Whisperer" è ambientanto in una piccola cittadina americana ed è incentrata sul personaggio della giovane antiquaria Melinda Gordon, sensitiva in grado di vedere & sentire i fantasmi fin da bambina. Melinda aiuta i fantasmi a trovare la pace, così  che la smettano di scassare i coglioni agli abitanti del posto. Le puntante assumono a volte connotati particolari, quella di ieri per es. era chiaramente improntata allo stile j-horror e in particolare a "The Ring", con ragazzina fantasma in vestaglia bianca e capelli neri e connessione tecnologica sulla sfondo, tipo un sito web che teneva il conto dei morti, e poi la catena (per quanto ridotta) di vittime. In realtà cé un motivo più che valido per vedere "Ghost Whisperer", un motivo che dà alla serie una fragranza del tutto unica e originale, e si chiama Jennifer Love Hewitt:

Costruzione e risoluzione del dramma, in ogni puntata della serie, si sviluppano secondo questa struttura archetipica: sei perseguitato dallo spettro maligno ma ad un certo punto la tua strada incrocia quella di J-Lo Hewitt/Melinda Gordon che ti coccola amorevolmente fra le tette finché il timer del forno non trilla – a questo punto mangi una splendida e profumatissima torta di mele appena fatta, e la paura passa. La morbidosità effusa è tale che i fantasmi si dissolvono, probabilmente delusi e amareggiati dal fatto che ormai sono solo fantasmi di merda appunto, e certe cose non gli toccano, quindi che rompono i coglioni a fare? Non succede mica in ogni storia di fantasmi, ne converrete. Promosso a pieni voti, ovviamente, anche se non siamo certo ai livelli stellari di "Ugly Betty", "Dr. House" o "Desperate Housewives".

Diverso il discorso per "90210", un upgrade 2.0 del vecchio "Beverly Hills 90210". Vedete, io nel 1991, quando iniziò quella serie, avevo quindici anni. La detestavo dal profondo, da un lato per leffettivo scarso interesse per le vicende e gli amori e i litigi etc. di un gruppo di liceali. Che palle, i teen drama. Dallaltro lato lo detestavo ancora di più perché lo guardavano tutti, e io da buon metallaro controcorrente dovevo tirarmene fuori – la stesso spirito idiota che negli stessi anni mi portò a evitare "Twin Peaks", che ho visto per la prima volta due anni fa con sommo gaudio. Vabbeh, insomma, ho iniziato a vedere "90210" ma dopo circa un quarto dora mi sono addormentato. Questa serie revivalistica ha un grave problema: sa di vecchio e stravecchio, a parte le riprese e gli attori è tutto rimasto uguale e non sa duna sega ora come allora, e a quasi ventanni di distanza si sente puzza di marcio. Cé pure qui una famiglia che si trasferisce a Beverly Hills da fuori, e ci sono alcuni personaggi della vecchia serie ora quarantenni, ma nel complesso ci si sfa i coglioni presto. Questa qui è una serie del 1991 che non tiene conto di come si sono evolute le serie tv. E comunque queste robe fanno cagare lo stesso. <!– –>