I bei post a punti di una volta



(foto: Benedetta Mazza, vera vincitrice di Miss Italia 2008)

– Ho visto poi la Miss Italia del 2008. Ma è un cesso! Dio marajà di Bambalore, è uno scheletraccio duna mezzasega con le spalline strette, i fianchi piatti e larghi, completa assenza di tette, culo, cosce e pancia. A me, quando vedo questa Miss del 2008, viene in mente “Arbeit Macht Frei”, e non so perché, ma sono sicuro che sia linequivocabile segno di qualcosa che non va. La mia idea di bella donna è che, alla soddisfazione visiva, si accompagni il pregustamento della soddisfazione tattile. E una conditio sine qua non. La stessa per cui Kate Moss fa cagare il cazzo. Mentre Benedetta Mazza, che aveva fatto storcere il naso a causa della sua taglia 44 e delle sue forme muliebri, è la vera vincitrice morale di Miss Italia. Mirigliani, mummia di merda, stioccati un candelabro in culo.

– Non mi si può accusare di essere un fan dei Pink Floyd, anzi, lunico loro album che davvero mi piace è il bellissimo esordio “The Piper At The Gates Of Dawn”, e comunque apprezzo molto pure i successivi due. Insomma, quelli dove il cervello brasato di Syd Barrett era presente, a tutti gli effetti o in spirito. Dopo, sinceramente, mi scassano i coglioni. Ciononostante, un brindisi a Richard Wright.

– Poco tempo fa era morto pure Johnny Griffin, grandissimo tenorsassofonista nato nellera dellhard bop, dal suono potentissimo e dalleloquio fluente, spigoloso, sfonda-accordi. Era considerato “il sassofonista più veloce del west”, ai tempi, proprio per quanto era veloce, espressivo e padrone dello strumento. Splendido in veste di sideman per Thelonius Monk (prendetevi “Misterioso” e “Thelonius In Action” per esempio) come da leader (album crepitanti e meravigliosi come “A Blowing Session”, “The Congregation”, “Johnny Griffin Sextet”, quelli della serie “Tough Tenors” assieme al poderoso Eddie “Lockjaw” Davis). Gayna a fiumi, John. Uno dei colossi saxophonistici.

– Pare poi sia uscito il disco dei Queen + Paul Rodgers. Non ho un particolare interesse a sentirlo. Solo voglio dire: Paul, come puoi fare una cosa simile? Non ti rendi conto che ora per la stragrande maggioranza della gente non sarai più la meravigliosa voce dei Free e, in seguito, dei Bad Company, o più in generale uno dei simboli del blues elettrico inglese emerso a fine 60 primi 70? No, ora tutti ti associeranno ad un disco del cazzo registrato assieme a due sgommotroni putrefatti come Brian May e Roger Taylor. Che rabbia, che rabbia. Non potevi, Paul, prenderti lintera formazione dei Thunder (meno il cantante Danny Bowes magari) e fare un disco degno del tuo nome? Ok, è vero, cavresti guadagnato di meno. A me dispiace, però. E una fine carriera ingloriosa, Paul.

– Oltre le comiche,
al di là di ogni categoria del ridicolo, in completo sprezzo di qualsiasi vago concetto di amor proprio, il Niù Italian Epic di WuMinghia e cagnolini scondinzolanti vari arriva alla versione 2.0. E non linko, perché non se lo merita. Ve lo cercate. Piuttosto vi linko Lucio, al solito ganzissimo e perfido.

Fine. <!– –>