Svpport Ze Metalz Fest
o "come ti organizzo un festival privo di bacucchi"

Il mondo del metal è strano e contraddittorio. Non perché sian tutti drogati e satanisti, ché quella è cosa buona. No, perché il pubblico del metal è il peggior nemico del metal stesso. I metallari (anzi, merdallari, dora in avanti) si piccano di essere una mistica elite lontana dalle masse che persegue come ultimo fine larte, si dicono lontani dalla mediocrità, dalla faciloneria, dal pecorismo delle odiate persone comuni che ascoltano tutto quello che gli viene propinato dai mass media senza alcuno spirito critico. I merdallari, a tutto questo, ci credono seriamente, fanno della loro musica un Sistema Di Valori cui obbedire senza discussione, un insieme di Dogmi Sacri, di Riti e di Osservanze, e da lì il passo al fondamentalismo è breve. Infatti la caccia alleretico, nel mondo del metal, è sport popolare. Eretico è solitamente chi prova a suonare in maniera diversa dai soliti stronzi, ad uscire un po dal consolidato. Cioè, in parole povere, i merdallari vogliono sempre la solita merda, possibilmente propinata dai soliti gruppi. Hanno scarsissima curiosità e coraggio, oppure possiamo dare la versione colta della questione dicendo che hanno unidea di arte presa di peso dagli antichi romani che credevano nel perfezionamento continuo di un modello noto. Io alla seconda non ci credo, vado per lassenza di coraggio e per il conformismo del gregge.

Questo pistolotto introduttivo trova conferma nei cartelloni dei festival estivi, pieni zeppi di vecchi, vegliardi, veterani e nelle reunion che impazzano selvagge da cinque anni. La sacralizzazione del vecchio a tutti i costi, il guardare con diffidenza ogni sonorità nuova, lomaggio sempre e comunque a band vecchie ormai a fine carriera (dai morti e sepolti, tipo Metallica, Iron Maiden, Ozzy, Megadeth, agli ancora dignitosi, come Motorhead, Judas Priest, Rush) fanno sì che i festival siano più dei gerontocomi che altro. Vedere un raduno del 2008 e trovarlo con le band del 1988 è, a mio parere, avvilente. I passatisti parleranno di vecchia scuola che non molla etc. etc., io sento gran puzza di muffa. Ebbene, ebbene, cosa fare? Qui si ragiona di gayna® e quindi ci mettiamo nei panni di un organizzatore di festival. Uno che vorrebbe riiniettare vita nella carcassa metal e nei cervelli dei merdallari, un branco di moralisti del menga ulteriormente peggiorati da quando Hammerfall, Angra, Stratovarius etc. sono venuti allo scoperto rinfocolando la mentalità inquisitoria e purista a oltranza, ecco, cosa dovrebbe fare? Non lo so. Io provo a metter su un mio festival ideale, seguendo i criteri di:

1) dieci anni massimo di carriera;
2) divieto assoluto di power merdal, e di qualsiasi cosa sia avvicinabile a Helloween e derivati ghei;
3) fiumi di gayna®.

Ecco cosa ne è venuto fuori:

Mastodon

I Mastodon da soli costituiscono il vertice del metal contemporaneo. Non solo: frantumano tranquillamente il culo a un bel po di gruppi storici. Farne a meno diventa impossibile.  La loro musica recupera un sacco di elementi dal passato e dalla classicità merdallara, e li ritrasforma in qualcosa di fresco e stimolantissimo. Sono virtuosi degli strumenti ma non dimenticano assolutamente il fattore ignoranza. Mettono insieme ritmiche intricatissime, asperità thrash (Metallica) e post-thrash (Pantera), Neurosis, psichedelia e aperture melodiche chitarrose che richiamano Lynyrd Skynyrd, Thin Lizzy, Judas Priest, Iron Maiden. Tutto insieme, sferragliante, brutale, nervoso e fresco, in canzoni splendide e originali. Sono epici, ferali e primitivi come le bestie mitologiche trattate nei testi, e allo stesso tempo massacranti e sofferti. Sono i Mastodon e vi spezzano la corteccia cerebrale. Sarebbero gli headliner della serata, ovviamente.
Qui il loro MySpace.
Disco consigliato: Blood Mountain.

High On Fire

Barbarici, cavernicoli, cupi, belligeranti, marci ed epici. Gli High On Fire sono tre ghiozzoni della madonna putrefatta, con un batterista rumorosissimo e gli amplificatori in perenne saturazione, ad un passo dalla fusione e dal sovraccarico. Pescano fra Motorhead, Slayer, Celtic Frost, Exciter e Venom, con più di una spruzzatina di Eyehategod, e ci tirano fuori una sbobba iperaggressiva, riottosa, ignoranterrima, efficace come unascia da guerra pesantissima e rugginosa conficcata in mezzo agli occhi. La loro efferata possanza ha un che di antico e sacrale, sembra quasi provenire da epoche lontane e mostruose, fatte di sortilegi, creature terribili, stregoni crudeli e orde di creature repellenti che spazzano via ogni vacua resistenza umana. Caos primordiale e distruzione, ovvero niente di meglio per le orecchie e il metal.
Qui il loro MySpace.
Disco consigliato: Death Is This Communion.


Project: Failing Flesh

Questo trio vede in formazione, alla voce e al basso, Eric Forrest, che già graziò con le sue urticanti corde vocali al filo spinato gli splendidi "Negatron" e "Phobos" degli incommensurabili Voivod. E pure i Project: Failing Flesh sono un gruppo con le contropalle fumanti, eh, mica cazzi. Il loro è un suono chirurgico, glaciale, figlio dellera industriale del metal (Prong, Fear Factory, Meshuggah, Voivod) e teso ad esplorare con rigore da scienziato e glaciale efficienza le possibilità della trasformazione corporea, la patologia umana, e tutto ciò che rende felice David Croenenberg (ma anche Ballard, Sterling e Away ne sarebbero felici). Chitarroni siderurgici, intelligenti commistioni elettroniche, atmosfere alienanti e sana iperviolenza inferta col distacco di un coroner psicopatico.
Qui il loro MySpace.
Disco consigliato: The Conjoined.

Soilent Green

Il sud degli USA è posto figo, per forza, perché ci si mangia benissimo e poi ci viene sempre fuori della musica incredibile da laggiù (da  Louis Armstrong ai Pantera, sempre terroni americani sono).  I Soilent Green sono cinque zozzi marci che vengono, guarda caso, da New Orleans, e spaccano veramente.  Hanno fatto proprio lo sludge sound della loro città, cioè quel metal rallentato, colloso, rovinato e gravido di sofferenza e malessere creato da Eyehategod e Crowbar, e lo hanno mescolato col grindcore
di Napalm Death e Terrorizer. Il risultato, naturalmente, è tanto distruttivo quanto spettacolare: un continuo saliscendi di riffoni collosi e groove animalesco, blastbeat a mille allora e calcinculo hardcore, spleen blues e senso di morte, sfattezza, decadimento e autocommiserazione nera. Proprio quello di cui avete bisogno per convincere il vostro cugino dodicenne che i Rhapsody fanno schifo.
Qui il loro MySpace.
Disco consigliato: A Deleted Symphony For The Beaten Down.

Stolen Babies

Ormai non è più un segreto: pure le donne fanno metal, anche se non sono le solite carampane di Lita Ford e Doro Pesch. Gli Stolen Babies hanno come leader la cantante Lisa, eclettica e visionaria, e la loro musica è una sorta di teatro espressionista merdallaro di grande suggestione. Da un lato si richiamano alla schizofrenia dei Mr. Bungle, dallaltro rappresentano una versione più terrena e concreta degli Sleepytime Gorilla Museum, dallaltro ancora fregatevene di tutto questo e immaginate le tastiere degli Oingo Boingo, Alice Cooper, i Faith No More e qualche bella bordata di metal classico. Surreali, grotteschi e schizofrenici, con una cantante bravissima e invasata, gli Stolen Babies son qui per inscenare il loro inquietante teatro di freak sanguinari e gotico americano. Tim Burton, previo accordo con Clive Barker, approverebbe.
Qui il loro MySpace.
Disco consigliato: There Be Squabbles Ahead.

Scissorfight

Incontri clandestini di lotta allultimo sangue. Bottiglie spaccate nel muso. Ostilità aperta verso lo stato, lautorità e la morale. Caccia, pesca e droga. Weekend passati a scuoiare opossum con "Cat Scratch Fever" in cuffia. Vita ritirata in un bosco, difendendo il proprio terreno con trappole per umani. Violenza, sarcasmo e neuroni bruciati. Tutto questo e sicuramente di più sono gli Scissorfight, quattro bruti misantropi del New Hampshire che suonano una specie di ibrido Pantera-AC/DC-Helmet semplificato nellarmonia e nei suoni, ricondotto al blues e colorato di crudele ironia su una vita condotta seguendo i bassi istinti e la brutalità di cui sopra, consapevoli che il resto è sovrastruttura e per di più nociva. Nichilisti come la merda, potentissimi e ghiozzi, sballati e sicuramente pericolosi, sono di quei gruppi che spaventano le mamme e quindi fighi in culo.
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Disco consigliato: Mantrapping For Sport And Profit.

Asesino

Il trio death/grind degli Asesino è, di fatto, una continuazione dellattività dei Brujeria (sempre sian lodati) da parte del chitarrista Asesino, evidentemente stufo di aspettare i comodi del Brujo. Il death ipercompresso, sparatissimo, senza pause di questo gruppo è una goduria per lignoranza brada e la gayna® sprigionate. Se prendete i Brujeria dellalbum "Brujerizmo", li semplificate e ne amplificate il lato hardcore, ecco che ci siete. Tra laltro i ritornelli hanno una loro greve e sboccata orecchiabilità che li rende veramente forti. Testi in rigoroso spagnolo che inneggiano a Satana, alla droga, allincesto, al narcotraffico, alla pornografia e a tutte le cose utili per passare un bel quarto dora. Poi sul palco tirano come iene.
Qui il loro MySpace.
Disco consigliato: Cristo Satanico.

Taint

Trio gallese che fa gayna® e ignoranza come la rena, ma non privo di una notevole dose di immaginazione e finezza: questi i Taint, dispensatori di riff giganteschi che pesano quanto lAyers Rock e ritmi pieni di groove, melodie rudi e calde berciate con voce maschia e ruvida, e canzoni dalla struttura complessa ma mai troppo tortuosa, non di rado alle prese con riuscite esplorazioni psichedeliche. Si potrebbero citare i Black Flag, i Neurosis, gli Iron Maiden e buoni ultimi i Mastodon, fra i riferimenti di questi baldi giovanotti incazzosi e potenterrimi. Tutta la devastanza sana del metal unita ad una sensibilità melodica non banale e al gusto per la divagazione strumentale tanto visionaria quanto logica, ecco, questo sono i Taint che si meriterebbero di essere apprezzati in lungo e in largo.
Qui il loro MySpace.
Album consigliato: The Ruins Of Nova Roma.

Grand Magus

Un po di roba epica ci vuole. E dunque, chi è più epico oggidì dei Grand Magus, terzetto svedese che rievoca la pulsioni guerresche dei primi Manowar, il gelo nordico e le leggende norrene dei Bathory e la dolente possenza dei Candlemass? I Grand Magus aggiungono più blues (soprattutto nel primo album), una fantastica voce à la David Coverdale da parte del chitarrista JB, e un senso di sconfitta e di abbandono che li rende davvero incredibili – non si lotta per sopraffare il nemico, trionfare sul male o conquistare un regno, no, si lotta contro gli elementi, si soffre e si fatica sperando di stare vivi. Lepica del vichingo che scala montagne trasportandosi un macigno in spalla con spirito di sagrifizio, questo sono i Grand Magus, mani callose e spirito indomito. Epici come niente al mondo, oggi, e fanculo al power merdal ghei.
Qui il loro MySpace.
Album consigliato: Monument.

E poi
Ora, io volevo aggiungere anche un altro paio di gruppi, i 3 Inches Of Blood e gli Alabama Thunderpussy, ma non ho più voglia di scrivere. E poi pure Kylesa e Baroness ci starebbero troppo bene. Resta il fatto che tutti i musicisti che ho citato qui sono spettacolari e capacissimi di prendere il mano le redini del metal, spaccando il culo ai vecchi che ormai campano del loro mito e dei giova
ni mediocri ipersopravvalutati o pateticamente revivalisti. Chi sostiene, rassegnato, che di nuovo non ci sia nulla e attende il prossimo cesso degli Iron Maiden o dei Ramma Gay vada dritto a fare in culo. Vuol dire che è merdallaro. Chiaro, un festival come il Svpport Ze Metalz testè ipotizzato richiamerebbe un massimo di duemila persone, però sarebbe una figata perché getterebbe uno sguardo sul metal che non sta a piagnucolarsi sullombelico stringendo in mano il santino di Rob Halford (personaggio che gode della mia stima e ammirazione incondizionata, sia chiaro). Forse in America lo potrebbero anche organizzare, qui è un po difficile, i merdallari si sa, storcono il naso e gridano "falsoooo!" a tutto ciò che non rientra nelle convezioni assodate e certificate ISO9000. <!– –>