Quel buon pittore dilettante antiimperialista, parte 2
Bei tempi, quando cera i tirannosauri

Luniverso antiimperialista è, dal mio punto di vista, un coacervo tanto strano quanto derelitto. Lo osservo dallesterno,  con un atteggiamento a metà strada fra lentomologo e il coroner – questultimo non a caso, perché lantiimperialismo pare un cimitero degli elefanti, il luogo ove claudicano ancora i residuati bellici del 900 e certe minchiate romantiche. E il terreno in cui, come già detto nella prima parte, il veterocomunista e il nostalgico del ventennio si danno pacche sulle spalle e si scambiano libri e opuscoli, scherzosamente invertono codici e saluti, e sognano unEuropa arcadica e libera dalla bieca industrializzazione, dal mercato globale e, ovviamente, dal Grande Satana fonte di ogni male, gli USA.

Il nemico aggregante

Poche cose uniscono come un nemico comune. Il nemico comune degli orfani di cui sopra, dopo il crollo del Muro di Berlino, sono diventati gli USA che hanno polarizzato tutto. Oh, ma tutto. Il fronte rossobruno compatto e solidale non ha dubbi: gli Stati Uniti sono sempre e comunque gli Aggressori, tutti gli altri sono la Vittima, e si parteggia sempre e comunque per la Vittima, secondo una retorica tipica di certo settantismo cerebrolitico per cui cé una Vittima che ha sempre ragione e lidentificazione è per sempre. E una qualsiasi analisi critica è non pervenuta. Certo, gli USA sono rapaci e vogliono controllare tutto, o quantomeno il più possibile, e sono intervenuti in guerra non per altruismo ma per interesse, e spaccano il povero medioriente ecc. ecc. Lo sappiamo tutti, è vero, e non è esattamente una bella cosa. E anche vero che sotto lala di quella formidabile e indubbiamente cinica potenza industriale si viva in condizioni migliori: con il progresso scientifico, medico, tecnologico, culturale e la sua veicolazione massiccia per mezzo di massificazione commerciale abbiamo un risultato non da niente – si vive più a lungo, si vive meglio, si vive più liberi. Noi, ora, rispetto a tutti gli altri, quelli di ora e pure di prima (cioè, anche di solo centanni fa). La considerazione strettamente empirica di questo fatto non mi risulta sfiori minimamente il mondo antiimperialista, per cui è sempre preferibile che i negri restino negri e resistano fieramente allimpero malvagio.

I confini

Il problema dei confini è uno dei ritornelli antiimperialisti per eccellenza. Tanto per iniziare, un rapporto terra/popolo in realtà non esiste affatto.  I confini infatti sono puramente giuridici, dunque anche lappartenenza ad un determinato luogo è frutto di giurisdizione, non di qualche proprietà intrinseca, di qualche flogisto che unisca una Terra con un Popolo. Queste sono minchiate termonucleari, lunica cosa che tenga è il fattore emotivo, giuridicamente inesistente, e quindi se un filippino nasce e cresce in Brasile (scelto a caso) è a tutti gli effetti un brasiliano – avrà legami con la terra dorigine della sua famiglia in base a quanto gli abbiano trasmesso i suoi e a tutta una serie di fattori personali. Non esiste alcuna legge, nel mondo civile, che leghi unetnia ad un territorio. E del resto, le identità nazionali europee furono inventate a tavolino nell800. Il mito "una sola Terra ad un solo Popolo" è un mito di stampo fascistone o giù di lì, ma nellattuale casino viene perfettamente condiviso dal comunistone.

Il caso esemplare è la questione Israele. Con quale diritto gli ebrei abitano certi territori, ci si chiede?
Ammettiamo il Legale Indissolubile Popolo-Territorio?

SI —> gli ebrei ci stavano, assieme ai palestinesi, millemila anni fa, e quindi possono sempre starci. Il confine giuridico formalizza la cosa, già legittima per natura.
NO —> il confine stabilisce giuridicamente la zona, in parte dei Territori Occupati, su cui non cé una vera nazione palestinese, quanto piuttosto un assembramento sostenuto dallArabistan vario.

Quindi, perché scassare il cazzo? Ci sarebbe posto per tutti i due, e Israele è riuscita a sistemare la questione geografica con Egitto e altri vicini. Con tutti tranne la Palestina, usata dalle potenze arabe come testa dariete e fonte di casini in funzione antioccidentale. La situazione è complessa, chissà quando e se tornerà a posto. Non mi trova daccordo la mitizzazione del "resistente", del terrorista che si fa saltare in aria fra i civili. E che continua a essere sfornato pure quando IsDraele retrocede e fa concessioni – manca la volontà di trovare un accordo, cé quella di continuare a fomentare il disordine, la guerra etc. etc. da parte palestinese/arabistana. Tutto questo mi parrebbe abbastanza evidente, eppure da una parte sono tutti carnefici e dallaltra sono tutte vittime. E indovinate un po? Solo i primi sono occidentalizzati e alleati degli USA.  Per quanto mi riguarda, la soluzione ideale per la  Palestina sarebbe quella di mandare a fare in culo  tutto il coranismo, gli imam etc, sviluppare uneconomia libera e allearsi coi nemici storici in un programma di crescita tecnologica e culturale – richiederebbe un balzo quantico in termini di mentalità, ma non vedo altre vie percorribili.

Nel supporto alla Palestina contro gli USA, rei di aver comprato per due baiocchi lonore dellItalia nelle 2a Guerra Mondiale (versione dx) e di essere un impero capitalista (versione sx), si schierano tutti i rossobruni insieme appassionatamente.

LArcadia dellEuropa Perduta

Il Grande Satana è tale anche perché corrompe la perduta anima dellEuropa, terra di Grandi Culture e Antiche Tradizioni e Grandi Popoli, con nuove sirene – quelle del progresso, del piacere, dellindustrializzazione, e di tutti i processi culturali innescatisi nel corso del 900. Rivolgere uno sguardo pieno di nostalgia ad un Passato Mitico di Veri Uomini, Vere Donne, Tradizioni & Valori diventa un tratto comune rossobruno. E strano, perché quelle che una volta erano le istanze proprie dei progressisti sono viste, in maniera assurdamene ingenua e deleteria, come forze reazionarie (!) o al limite imperiali (?). Abbracciare lecologismo coatto e demenziale, immaginare un mondo arcadico e puro lontano dalle spire dellIndustria, fa venire in mente tutti quei coglioni dell800 che pensavano ad Arcadie perdute e popoli di pastorelli felici, mentre Marx elaborava tuttaltro. Si vorrebbe uneconomia di non si sa bene cosa, "prodotti naturali", biomerda, la fantomatica energia gratis e illimitata che chiunque abbia dato fisica generale è autorizzato a deridere, anzichè investire in sataniche tecnologie e godzilleschi biotech. Si vorrebbe un bel mondo di localismo, senza le malvagie multinazionali che ti permettono di avere tutto a basso prezzo, e con "tutto" intendo proprio i beni di prima necessità come… il cibo, per esempio. Certo, sarebbe ottima cosa l
a riduzione dei nostri sprechi e un equilibrio fa parte ricca e povera del mondo, in modo che tutti ne possano beneficiare. E chissà come mai, immagino che se e quando tutti i vari PDM* cambieranno radicalmente mentalità, lo faranno senza il ripudio completo della propria cultura – solo levoluzione e ladattamento, che non credo facciano così male. Il dato empirico evidenzia come i PDM siano sempre PDM e nessuno di questi sia un posto da CocaCola Index 1, del resto. Ma non ditelo allantiimperialista: il PDM deve restare PDM, e resistere contro il malvagio impero, è meglio, anche se forse il compromesso con tale impero comporterebbe il miglioramento delle condizioni di vita medie del PDM stesso. E poi lEurasia, come dimenticarla. Il vaneggiamesto eurasiatico è una specie di gioco di ruolo in cui si progetta/vaneggia unEuropa potente come un tempo e antiimperialista che sostiene gli antiimperialisti dogni dove; ma oramai manomessa e sciabordata comé, la vecchia Europa, è destinata a rimanere tale e quale nel lungo termine. Allorizzonte si profila il policentrismo con Cina, Russia e (forse, in seconda battuta) India. Questi giocatori di ruolo eurasiatici dellUltima Thule credono, sulla base di non-si-sa-cosa, che Cina e Russia facciano salire sul trono la vecchia Europa e realizzino il Paradiso Terrestre di stretta osservanza antiamericana…

Di tutto di più

Resistere allimperialismo oltre ogni ragionevole limite porta, come dicevo più sopra, ad un bordello intricatissimo di relitti culturali, una volta in conflitto e ora a braccetto. Dal momento che lImpero (e Palpatine cé, anche se in Vaticano) è sempre il male, qualsiasi cosa sia contrario allImpero è sempre comunque il bene e poi del maiale non si butta via nulla. E così dagli allebreo, travestendo lantisemitismo con lantisionismo perché Israele è USA e quindi ebrei USA e quindi tutte le dicerie sugli ebrei sono vere lobby lobby lobby e vedrai che Irving non sbaglia mica tanto eh, a noi compagno!, e poi le banche il signoraggio e controllano leconomia e hanno fatto uccidere Kennedy, che non è mai andato sulla Luna, però ha progettato le scie chimiche, con cui si disegnano i cerchi nel grano, li fanno i militari per mandarsi segnali, così pilotano gli aerei che si stiantano nelle Torri Gemelle dove non cé morto nemmeno un ebreo e quindi è colpa loro, e poi sono americani, e poi così hanno fatto la guerra in Iraq, che se no cera il Patriot Act, e poi no, io non ho mai visto le camere a gas quindi sono solo una frottola, lo dice anche coso lì, e io credo che sarebbe meglio per una donna araba farsi picchiare in silenzio dal marito o sposare chi decide la famiglia e pregare altrimenti son botte e semmai essere anche lapidata se è finocchia, ma comunque mantenere la propria cultura, piuttosto che fare il cazzo che gli pare della sua vita, e poi ci si può trovare alla conferenza celtica dove si discutono in funzione di lotta anticapitalista contro le multinazionali della discografia i canti padani e perché no pure la Pizzica che ormai il Salento è come la Jamaica, quindi come Cuba, "hasta la victoria", però dire "sieg heil" è divertente vero compagno sì camerata, e io alla fine sto per la Russia e la Cina che poi si oppongono allImpero anche se poi così abbiamo tre Imperi però loro siccome eran compagni forse erano meglio e alla fine mica hanno mai venduto lonore dellItalia e non hanno mai tradito, e anche Hitler alla fine mica era tanto una merda perché pensa te se ci fossero ancora più ebrei in giro e poi dipingeva mica era un rozzo americano ignorante e poi svolgeva una funzione chiaramente antiimperialista insomma Hitler era un compagno, caro amico camerata.

Nel quadro del piagnisteo appena delineato, va ad incunersi perfettamente la musica dellECM, algida, fridigia, spogliata il più possibile di interferenze americane e volta ad una putredine davanguardia passatista, fra spiritualità cristianeggiante, suggestioni folk, eufonia secondo la buona creanza daccademia europea. Zac. La mia poliziotta di quartiere, tra laltro, è convinta che certa roba andrebbe abbattuta a fucilate. Io credo abbia ragione.

(foto: la mia poliziotta di quartiere, Adelina Ganasci)

*PDM è un Posto di Merda. Vedete? In un qualsiasi PDM, avreste un sacco di problemi a reperire la gradevole foto quassù. E se una donna volesse acconciarsi in tal guisa, come la mia poliziotta di quartiere, verrebbe tosto condannata. Dimmi te se non sono Posti di Merda. <!– –>