Quel buon pittore dilettante antiimperialista, parte 1
Debunking ECM Records
Il signore che vedete lì sopra è Manfred Eicher, padre-padrone della rinomata ECM Records, etichetta tedesca in attività da quasi quarantanni. Hanno inciso per ECM artisti come Keith Jarrett (responsabile dellespansione stessa delletichetta grazie al megasuccesso di un disco sopravvalutato allo sfinimento come il "Koln Concert"), lArt Ensemble Of Chicago, Dave Holland, Paul Bley, Jan Garbarek – jazzisti, per definirli in una parola sola. Nel 1984 nasce la costola ECM New Series, che pubblica gente come Arvo Paart, Heiner Goebbels, Meredith Monk, Ketil Bjornstad, ascrivibili al giro della "contemporanea". Forse. Il punto è, adesso, chissenefrega? Immagino questo salti per le menti di voialtri lettori. Ebbene, è unelucubrazione personale, questa, che non so quanto possa interessare il resto del mondo. La scopera del ridicolo universo del "Progetto Eurasia" mi ha permesso di riordinare pensieri e sospetti accumulati negli anni, e dunque preferisco scrivere tutto qui. Alla memoria di goooooogle.
In principio era il gèz
Eicher aprì lECM proprio per il jazz. Da allora, questa casa discografica viene spesso premiata e lodata per le sue operazioni jazzistiche. I nomi fatti sopra (Jarrett, Bley, AEOC, Holland…) sono perfettamente in tema, e in un periodo di crisi come gli anni 70 cementarono lassociazione pavloviana fra ECM e detta musica. Per seguire la metamorfosi del suono ECM e laffermazione della sua estetica peculiare basta esaminare, a mio avviso, la discografia del sassofonista Jan Garbarek: costui nella primissima parte della sua carriera pubblicò una serie di album vulcanici e roventi come "Afric Pepperbird", "Tryptikon", "Witchi-tai-to" che seguivano le orme, niente meno, di Albert Ayler e Archie Shepp. "Witchi-tai-to" è del 1973, basta andare avanti di soli due anni per trovarci di fronte a "Dansere" e "Dis", che definiscono una volta per tutte il suono ECM. In questi lp si compie una sorta di procedimento alchemico lavorando di fino in laboratorio per creare uno stile musicale nuovo e completamente artefatto. Dal jazz si estrae chirurgicamente limprovvisazione, la si inserisce altrettanto chirurgicamente in un contesto minimal, ambient, dai suoni purissimi e riverberati, intimo e bucolico, ricco di echi del folk nordeuropeo. Questa musica immota e glaciale, contemplativa e cugina della new age, è estranea alla modernità ed è intrinsecamente, putridamente, arianamente, nibelungicamente europea.
European niggers of steel
Lasciamo perdere le eccezioni e puntiamo alla regola: ECM, la gloria del sound "next to silence", immobile, cristallino, algido e lutulento. E incredibile la maestria di Eicher nellarte del bispensiero: fin troppi ormai ritengono punta di diamante del jazz letichetta che più coscientemente ne è la negazione, che accentua il formalismo maniacale a scapito dellespressività, che subordina la natura stessa del jazz a putride concezioni tardoromantiche europee. Cioè, da un lato il piede nella staffa "jazz", dallaltro quello nellaccademia, anzi, Accademia – lartificiale musica improvvisativa creata da Eicher non vuole perdere il contatto con jazz probabilmente per questioni di nomea, ma ambisce ad essere trattato col rispetto dovuto ad una creazione artystica dalta accademya europea (che, naturalmente, DEVE essere superiore)! Le produzione della ECM New Series si spingono ancora oltre. Con questa musica si crea, rigorosamente in vitro, una nuova musica colta assolutamente europeizzante e antimoderna dove il richiamo al passato arcaico e alle radici e alla spiritualità dei popoli europei è sempre ben presente grazie alluso di materiale sonoro folk di varia natura (nordico, estone, germanico… dipende dallautore) che costituisce lossatura sonora ed emotiva delle lunghe litanie, in parte composte e in parte improvvisate ma sempre disinfettate e frigide, made in ECM. Occorre rimarcare come questo tipo di musica nasca in maniera del tutto artificiosa, in laboratorio – in natura, per così dire, non esiste. E nonostante gli autori siano disparati, suona sempre come "musica di Eicher". Perché? E il momento di definire un target.
Targetz, yeah
LECM è la musica per tutti coloro che vogliono essere "colti" e "bene" ma non hanno il tempo, la voglia, i mezzi per acculturarsi davvero. LECM dà loro un surrogato di complessità: i suoi dischi si ricollegano istintivamente ad alcune caratteristiche (uniformità di suono, formalismo, compostezza) tipiche della musica classica europea pre-900, immediatamente percepite come sinonimo di cultura, richiamano il passato ancestrale della Vecchia Europa, e gettano un ponte, più fittizio che altro, verso il presente con le contraffazioni/negazioni jazz e la new/next age. Sembra musica complessa, ma lo è solo per finta – fa leva su complessi e paure, la paura dellalterità e del nuovo che avanza, dei barbari alle porte e dei vecchi valori che non vogliono più dire un cazzo. LEuropa, terra di stasi e decadimento, non può che essere il terreno di caccia favorito. Ed una borghesia (sempre che il termine abbia ancora senso, non lho mai capito) che vuole qualcosa di nuovo e contemporaneo che allo stesso tempo rassicuri sulle certezze delleuropeità come bene supremo, che sembri elitaria e difficile ma in realtà non lo sia e non metta quindi soggezione, ecco una borghesia simile (o aspirante tale) non può che sentirsi confortata da Garbarek con lHilliard Ensemble, dai tintinnabuli di Paart, dal minimalismo folk di Bjornstad etc etc. Apprezzare liguaggi musicali autenticamente nuovi e fortemente contrapposti a quello europeo, come il jazz appunto, comporterebbe troppo sforzo e la necessità di concedere spazio ad unaltra cultura, addirttura, parbleu, proveniente da unex colonia. "Ma insomma, non è importante che sia bello da sentire, anziché tante storie?" mi chiede qualcuno. Larianissima e paneuropea musica di Eicher mi risulta interessante, bella e vivida quanto il banco del pesce surgelato, mi dispiace. E roba morta che vive di vita artificiale.
Rossobruni for ECM
Gli intelletti rossobruni (secondo lottima definizione di Uriel) sono quelli più impressionabili dallestetica, nonché dallideologia di fondo, dellECM. Istintivamente credo gli appaia come un baluardo: da sx è una strenua rocca che si difende dagli assalti dellImpero Americano e dal colonialismo, da dx rifiuta la modernità e la civiltà industriale per rievocare un mondo di Tradizione e di Stirpe e Sangue e roba simile, sempre in opposizione al colonialismo imperialismo e cazziemmmazzi.
Un rapido confronto visivo:
A sinistra, la copertina di "Cool Struttin", un album di Sonny Clark: si tratta di jazz hardbop, ricco di blues, ritmicamente elastico, pieno di finezze quanto di straripante energia. Roba negra, dura, frenetica, che nasce in un contesto culturale dinamico, veloce, nervoso e fertile.
A destra, la copertina di "Bagatellen und Serenaden", raccolta di pezzi per piano solo e complesso da camera dellucraino Valentin Silvestrov: musica intima, piana, per lanima e giammai per il corpo, fatta di divagazioni atonali e motivi ermetici dispensati con la giusta parsimonia.
Le due copertine sono naturalmente intonate ai rispettivi album. Metropolitana, sensuale, veloce la prima, immota, grigia e severa la seconda. Una coglie unistantanea di vita dai molteplici rimandi, laltra contempla uno squarcio di immota natura lontana dalle brutture del mondo contemporaneo. Per il velleitario, la seconda è di sicuro un simbolo di pace interiore, discrezione, toni moderati e infine arte. Anzi, Arte.
E dunque…
Dove vuole arrivare questo lungo ed inutile excursus, ci si chiede. Ad evidenziare la logica dellECM, a come sia artificiosa e fintamente culturale, a come si colleghi a certe tendenze criptoarianeggianti che serpeggiano sempre più in giro, indifferentemente a dx e a sx. In quella sx e in quella dx che forse forse si trovano a coincidere e a scambiarsi libri quando il nemico è Israele, e di riflesso gli USA, e il 9/11, e il signoraggio, e la resistenza iraqena, e quella palestinese, e gli ebrei, e lolocausto etc. etc. E il resto alla prossima puntata.
Nota di update: potrebbe, questo tipo di sound, semplicemente piacere, fregandosene di tutto il resto dellimpianto di cui sopra? Certamente, ci mancherebbe. Solo che il discorso che voglio fare è un altro, e si riconnette alle teorie del Progetto Eurasia citato allinizio, teorie che trovano affinità con limpronta estetica dellECM. <!– –>