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Fra le cose, persone e situazioni che ho sempre placidamente ignorato figuravano il Pakistan e Benazir Bhutto. Il primo lo infilavo distrattamente nel gran mucchio dei PDM (Posti Di Merda), la seconda invece zero. Cioè, davvero, mai sentita dire fino alla sua tragica morte di qualche giorno fa.
Ora so che questa donna di mezza età ancora affascinante era la leader del partito di opposizione pakistano (PPP), che già in passato aveva ricoperto ruoli politici importanti, e che veniva da unimportante e potente famiglia pakistana – il padre Zufilqar Ali era stato presidente e primo ministro, con posizioni piuttosto progressiste che spingevano verso laicismo ed emancipazione femminile.

Benazir fu primo ministro nel 1988 a soli trentacinque anni, una donna giovane in un PDM, di sicuro non una cosa da  poco. Con accuse di corruzione fu destituita nel 1990, ma riottenne la carica anni dopo, nel 1993. E fu di nuovo fatta fuori per lo stesso motivo, con linclusione del marito nella condanna. Tra laltro, visto che il clientelismo laggiù è quasi una cosa ufficiale, suppongo che queste accuse di corruzione fossero lo scampolo formale per chissà cosa. Dopo la modifica alla costituzione voluta dal rivale golpista Musharraf, Benazir non si è potuta ricandidare e se né stata a Londra e in Dubai per un po, salvo tornare proprio ultimamente in patria per candidarsi alle elezioni del 2008. Le sue posizioni progressiste, simili a quelle del padre, non hanno mai potuto trovare compimento a causa delle forti pressioni delle peggio teste dasciugamano. In compenso il programma nucleare pakistano è andato avanti bene sotto il suo precedente mandato, e pure i Talebani ebbero appoggi finanziari e strategici considerevoli da lei medesima.

Già al suo rientro in patria, il 18 ottobre scorso, cé stato un bellattentato. Il 27 lhanno uccisa, assieme ad una ventina di persone che erano lì.  Cé chi accusa Al Qaeda, che però nega – visto che finora Al Qaeda ha sempre rivendicato tutte le sue operazioni, non vedo perché non credergli (a meno di essere frequentatori di Luogocomune, intendo). Pare che lattentatore kamikaze avesse legami con Al Qaeda, però potrebbe in questo caso aver agito per i cazzi suoi o per altre organizzazioni ancora.

Quel che si evince dalla vicenda, da queste poche notizie che chiunque può reperire su internet, è che la Bhutto fosse una figura sfaccettata. A favore di progresso ed emancipazione in politica interna, anti-India, pro-Talibanz (sfuggiti di mano) e pro-nuclear in politica estera, incapace o impossibilitata a risolvere i conflitti civili del paese, PDM adesso ancora più instabile e nuclear-dotato di prima.
Dal punto di vista mediatico occidentale, Benazir era perfetta per la stampa e il sentimento del popolo di inclinazione mondialista (ovvero, colonialista in incognito). Rappresentava lideale sintesi di Emancipazione, Progresso, Convivenza, Civilità e Ddddemograzzia, politicamente stracorretta – cosa cé di meglio di una bella donna forte in un paese di muezzin barbuti bombaroli? La sua risolutezza antindiana poteva essere letta in ottica centrosocial-bandieradellapacista come resistenza agli USA, quindi ulteriore plauso e merito. E ora è diventata martire, anche se non si sa bene di che cosa visto che la vicenda è tutta da chiarire. O forse sì, ora che ci penso è Martire della Demograzzia. Il cono dombra proiettato dallideologia è più che sufficiente per cancellare dal suo curriculum le parole "talebano" e "nucleare".
Non sappiamo cosa sarebbe successo, se lei avesse vinto le prossime elezioni. La sua presenza fortemente polarizzatrice ha gettato un fiammifero nella polverirea pakistana, e ora son problemi…

Di sicuro cè una nuova icona da sfruttare, una nuova icona il cui volto comparirà su libri e magliette. Davvero. T-shirt, biografie, libri eventualmente suoi tradotti in tutto il mondo, veglie rituali, blocchi intestinali, tutto.  La riduzione di una figura ambigua, coi suoi pro e contro, meriti e demeriti, contraddizioni e complicazioni, a simbolo assoluto di QuelCheCiPare, nicchiando sui lati dubbi/negativi, è una pratica diffusissima – cé chi arriva a santificare Mussolini, del resto… Speciali Bhutto su MTV a giorni alterni coi "Save Birmania Now" e  "Dalhai Lama alè alè", Bono Vox che interviene dalla sua magione irlandese (si riconosce dal prato di quadrifogli), uno speciale su Repubblica, uneffige in soia venduta al negozio equosolidale, bandiere di Benazir sventolate ai cortei. Tutto questo e molto di più, mentre la Benazir reale sparisce, sovrascritta da quella favolisitica ddddemogratica veltron-cheguevariana. Del resto si sa, sono le proprietà misteriose di bomba atomica e pena di morte: si condannano solo se vengono dai biechi USA, altrimenti sono usanze, costumi, lasciamoli divertire questi negri.

Poi cé Falecio che se ne intende anche di più, eh. <!– –>